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Lagostina celebra 120 anni di vita e buona cucina

di TMNews giovedì 8 luglio 2021
3' di lettura

Omegna, 8 lug. (askanews) - Centoventi anni di storia, riconoscimenti e buona cucina che hanno contribuito a rendere il "Made in Italy" sinonimo di qualità e design in tutto il mondo. Celebra il passato ma guarda già al futuro Lagostina, l'azienda italiana leader mondiale nella produzione di pentole in acciaio che ha festeggiato i suoi primi 120 anni di vita con una giornata-evento nella storica sede di Omegna (Vb), sul Lago d'Orta.

Fondata nel 1901 da Carlo ed Emilio Lagostina per produrre posate in ferro stagnato, negli anni si è imposta sul mercato mondiale soprattutto per la produzione di pentole in acciaio Inox e a pressione esposte, con la collezione "Casa mia", anche al Moma di New York come esempio dell'eccellenza italiana. Dal 2005 fa parte del Groupe Seb, multinazionale di articoli da cucina.

Il presidente e Ad, Thierry De La Tour D'Artaise.

"È un marchio 'magico' in Italia ma non solo - ha spiegato - è molto conosciuto in Canada per esempio, dov'è il primo marchio, il più famoso e poi in tanti altri Paesi in cui rappresenta il fascino e la tecnologia italiani. Ero convinto che ci sarebbe voluto del tempo per riorganizzare la produzione e la commercializzazione in chiave più moderna, aprire a nuovi Paesi ma sapevo che ci saremmo riusciti. Mettendo insieme i team di lavoro di Lagostina e Groupe Seb abbiamo sviluppato nuovi prodotti per nuovi mercati, abbiamo fatto investimenti anche per la comunicazione digitale e penso che tutto questo porterà a nuovi grandi successi".

La comunicazione è sempre stato uno dei punti chiave per il successo di Lagostina. Indimenticabili negli anni '70 le pubblicità di Carosello con "La Linea" di Osvaldo Cavandoli che hanno scritto pagine importanti della storia televisiva italiana. Un'eredità oggi raccolta dallo chef stellato Antonino Cannavacciuolo, il più iconico dei masterchef italiani e brand ambassador di Lagostina.

"C'è stata l'evoluzione in cucina perché c'è stata l'evoluzione delle pentole che ci permette di avere una cottura omogenea, una cottura perfetta - ha spiegato lo chef - oggi stanno uscendo pentole con doppiofondo, con fondo di calore omogeneo in tutta la pentola che ci permettono di fare un grandissimo lavoro. Io sono ormai tanti anni che sto usando le pentole Lagostina e sinceramente sono veramente molto interessanti, per questo uso già in casa mia le pentole Lagostina, figurati in cucina. Poi hanno questo design molto bello, sportivo, bello da vedere in cucina con questo rosso e la scritta molto importante, perché poi pure il design è molto importante, la vista no"?

E a proposito di "linea", nel corso dell'evento è stata presentata anche la nuova linea di pentole, "Icona" realizzata in acciaio riciclato e riciclabile al 100%. L'attenzione all'ambiente, infatti, è uno dei punti cardine dell'azienda, come ha spiegato il direttore marketing, Francesco Baldissera.

"Siamo molto impegnati nella riduzione delle emissioni di Anidride carbonica entro il 2030 - ha spiegato - c è un progetto che è già stato lanciato, questo in un'ottica anche di sensibilità nei confronti del consumatore. Al giorno d oggi il consumatore è sempre più consapevole nelle scelte di acquisto e noi vogliamo andare incontro alle esigenze del consumatore sia dal punto di vista di prodotto, come intera azienda ma anche dal punto di vista di modalità di comunicazione".

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Nel 2024, Una Boccata d'Arte ha raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di 100 progetti complessivi, firmati da 100 artisti in 100 borghi italiani. La mostra "Dove non sono mai stato, la sono" fino al 6 luglio 2025 presso Fondazione Elpis a Milano racconta questa esperienza quinquennale attraverso un allestimento che restituisce l'importanza delle reti territoriali sviluppate nel corso di questi anni.

In occasione della conferenza stampa, la Presidente Marina Nissim ha illustrato ad Askanews il progetto: "Oggi siamo qui a presentare la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, un progetto che nasce nel 2020. I giovani artisti vengono portati in 20 borghi ogni anno, un borgo per regione, e sono invitati a dialogare, a avere un momento di incontro e a lavorare all'interno del borgo. È un evento prettamente partecipativo, di condivisione, di scambio, di riflessione e di rigenerazione.

In questo spazio, che è lo spazio a Milano di Fondazione Elpis, abbiamo oggi una mostra che vuole documentare i primi cinque anni di Una Boccata d'Arte. Abbiamo delle opere di alcuni artisti che hanno presentato il loro lavoro sul territorio e soprattutto la mostra vuol far capire la dimensione e l'importanza di questo progetto. In cinque anni, avendo già toccato cento borghi, siamo riusciti a lasciare 40 opere permanenti sul territorio e questo vuol dire che questo segnale, questa scintilla, questo progetto temporaneo in realtà ha lasciato una testimonianza permanente e questa è lamia più grande soddisfazione". Ad ogni edizione, Una Boccata d'Arte acquisisce sempre maggior consapevolezza rispetto alla necessita di dare vita a opere e progetti in cui le comunitàpossano riconoscersi: sono tanti gli artisti che hanno lavorato sulle memorie preesistenti o sulla definizione di nuove occasioni di aggregazione, in molti casi mettendo in campo le proprie identità culturali d'origine.

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

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