Macron: la Francia non vuole essere dipendente da Cina o Stati Uniti
Hanoi, 27 mag. (askanews) - Proporre una "terza via" tra Stati Uniti e Cina, una via francese e per estensione europea, in una regione che vive in modo particolarmente diretto la crescente conflittualità fra le due superpotenze. E' l'obiettivo del viaggio di Emmanuel Macron in Vietnam, Indonesia e Singapore, cominciato da Hanoi, dove ha incontrato il presidente vietnamita Luong Cuong e firmato intese commerciali che delle fonti citate da Euronews hanno stimato a un valore di 5,3 miliardi di euro, in particolare nei settori dell'energia, dei satelliti per l'osservazione della Terra, dei vaccini e delle ferrovie.
E in Vietnam, dove la Francia è anche antica potenza coloniale e dove la Cina è un vicino potente ma anche ingombrante, Macron ha esposto la sua visione anche agli studenti dell'Università di Scienza e Tecnica di Hanoi: "Non vogliamo dipendere dalle grandi potenze. Vogliamo cooperare, ma scegliendo. E così, in ogni settore, dall'istruzione, all'innovazione, alle industrie, alla salute, all'energia, alla geopolitica, alla difesa".
"Vogliamo essere in grado di lavorare con gli americani e i cinesi - ha aggiunto il presidente francese - vogliamo avere le migliori relazioni al mondo, ma non vogliamo dipendere da loro. E vogliamo che la nostra sovranità e la nostra stabilità siano rispettate. Ovunque". "Il conflitto tra Cina e Stati Uniti d'America è un fatto geopolitico che getta l'ombra del rischio di un conflitto molto più ampio in questa grande regione", ha ribadito Macron.
Il viaggio del capo di Stato francese avviene sullo sfondo della guerra commerciale scatenata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha minacciato dazi al 50% contro l'Unione europea e del 47% contro il Vietnam, che sta valutando l'acquisto di aerei Boeing per ridurre il suo surplus commerciale con gli Usa. Nel frattempo in occasione del viaggio di Macron è stato firmato un accordo per l'acquisto di 20 aerei Airbus A330neo da parte di VietJet, compagnia aerea privata low-cost vietnamita, per un valore stimato di 7 miliardi di euro.