CATEGORIE

Nobel Pace, Maria Ressa: più difficile essere un giornalista oggi

di TMNews sabato 9 ottobre 2021
2' di lettura

Roma, 9 ott. (askanews) - "É stato come un tornado": è il commento della giornalista filippina Maria Ressa, che ha vinto il premio Nobel per la Pace assieme al collega russo Dmitry Muratov. I due hanno vinto il Nobel l'8 ottobre per il loro lavoro nel promuovere la libertà d'espressione in un tempo in cui la libertà di stampa è sempre più sotto minaccia. "É dedicato davvero a tutti i giornalisti del mondo - ha commentato in un'intervista a distanza a France Presse la co-fondatrice di Rappler, sito di notizie che fa della libertà di stampa la sua battaglia - è molto più difficile e pericoloso fare il giornalista oggi".

"Grazie, sto ancora elaborando, ancora elaborando. È sorprendente, non è vero? Sono scioccata, scioccata".

"È stato come un tornado. Ma è un esempio di cosa è stata la vita dal 2016. È come se ci fossero questi incredibili alti e questi incredibili bassi e sai che è un continuo ping-pong in una gamma di emozioni mentre stai facendo il tuo lavoro. Ma suppongo che sia ok, è diventata la mia realtà".

"Rappler (il giornale di cui è co-fondatrice, ndr) è un faro. Il premio Nobel per la Pace è come un sole, in questo senso. È anche un'infusione di energia, non abbiamo mai smesso di fare giornalismo responsabile e continueremo a farlo. Per me personalmente? É un onore incredibile".

"É davvero per tutti i giornalisti del mondo. Che sono l'altra parte, giusto? Abbiamo davvero bisogno di aiuto su molti fronti, è molto più difficile e pericoloso essere un giornalista oggi".

"Spero che questo non sia un bene solo per i giornalisti filippini, ma che ogni reporter riceva una scarica di adrenalina e che possa aiutare anche i giornalisti di tutto il mondo".

(Fonte Afp)

tag

Ti potrebbero interessare

Macron: attacchi Usa contro l'Iran fuori dal quadro della legalità

Oslo, 23 giu. (askanews) - L'Europa in ordine sparso: se il cancelliere tedesco Merz dice che gli Stati Uniti hanno fatto bene a bombardare l'Iran, per il presidente francese Emmanuel Macron sono attacchi "fuori dal quadro della legalità" ed è la via diplomatica che deve essere perseguita contro il rischio della bomba atomica di Teheran. Macron parlava da Oslo in conferenza stampa con il premier norvegese alla vigilia del vertice Nato dell'Aia e del vertice Ue di Bruxelles.

"L'ho detto fin dall'inizio: se si può considerare legittimo neutralizzare delle strutture nucleari in Iran, tenuto conto degli obiettivi che ci prefiggiamo, non esiste però un quadro di legalità, no. E quindi bisogna dirlo chiaramente: non c'è legalità in questi attacchi, anche se la Francia condivide l'obiettivo di impedire all'Iran di dotarsi dell'arma nucleare. Noi riteniamo, con coerenza sin dall'inizio, che ciò debba avvenire attraverso la via diplomatica e tecnica" ha detto Macron. Quanto alle conseguenze, "in effetti l'escalation è possibile, e la chiusura dello stretto di Hormuz potrebbe farne parte. È stata una commissione del Parlamento (iraniano), ieri, a ipotizzare a un certo punto un'opzione del genere,... In ogni caso non si tratta di una decisione formale, dunque preferisco astenermi oggi dal commentare scenari. Le conseguenze, in ogni caso, per l'economia mondiale a cominciare dalla Cina e molti altri Paesi sarebbero enormi e credo che provocherebbero una reazione da parte di molti attori internazionali".

TMNews

Teheran reagisce, proiettili contro base Usa in Qatar

Doha 23 giu. (askanews) - Esplosioni e proiettili nel cielo di Doha: l'Iran ha preso di mira una base militare Usa in Qatar, definendola una risposta "potente" all'"aggressione americana" ovvero ai bombardamenti dei siti nucleari dello scorso weekend. Sembra però che la base fosse stata evacuata, ovvero che Washington fosse al corrente dell'attacco.

TMNews

Le prime spettacolari immagini dall'osservatorio Vera Rubin in Cile

Roma, 23 giu. (askanews) - Galassie mozzafiato, vorticose e multicolori, e nursery stellari: emergono con dettagli mai visti prima dallo spazio profondo catturate dall'Osservatorio Vera Rubin in Cile. Una di queste foto è un combo di 678 esposizioni che ritraggono la Nebulosa Trifida e la Nebulosa Laguna entrambe a diverse migliaia di anni luce dalla Terra in vividi toni di rosa su sfondi rosso-arancio.

Il gigantesco telescopio finanziato dagli Stati Uniti ha richiesto oltre vent'anni di costruzione sulla vetta del Cerro Pachon al centro del Cile; ha la camera digitale più grande del mondo che cattura immagini a 3.200 megapixel.

TMNews

Consorzio San Daniele DOP inaugura impianto di sostenibilità

Udine, 23 giu. (askanews) - Nella località di Trasaghis, situata a pochi chilometri da San Daniele del Friuli, è stato inaugurato il nuovo impianto per il recupero e la valorizzazione degli scarti salini derivanti dalla produzione del Prosciutto di San Daniele DOP. Nella mattinata di lunedì 23 giugno il Consorzio ha presentato una novità che, realizzata attraverso la società controllata Promo San Daniele Srl, rappresenta una delle più rilevanti azioni in chiave di sostenibilità ambientale avviate dal comparto negli ultimi anni.

A fare gli onori di casa è stata la sindaca del Comune di Trasaghis Stefania Pisu:

"Siamo veramente orgogliosi che il Consorzio di San Daniele abbia scelto il nostro territorio per realizzare quest'impianto perché rappresenta a tutti gli effetti un modello, un esempio di economia circolare e di sostenibilità ambientale. Il nostro territorio ha la fortuna, pur essendo una piccola realtà, di avere una zona industriale che all'epoca è stata sapientemente strutturata e organizzata, per cui siamo orgogliosi che ad oggi abbia di nuovo vitalità e possa rifiorire ancor di più con l'insediamento di un'azienda che ha un nome, una storia, una certa solidità e un prodotto d'eccellenza".

Unica nel suo genere a livello europeo, la struttura permette di trattare e rigenerare due tipologie di rifiuti, il sale solido esausto e la salamoia, trasformandoli in prodotti riutilizzabili nell'ambito del trattamento stradale antighiaccio, della concia delle pelli e dell'industria. A sottolineare l'importanza dell'impianto è il Direttore Generale del Consorzio Mario Emilio Cichetti:

"La sostenibilità è uno dei pezzi della nostra filosofia. Essendo un prodotto d'indicazione geografica fortemente legato a un territorio, il legame con l'ambiente e il rispetto dell'ambiente sono due pilastri importanti della nostra filosofia e quindi questo è un dato concreto, un esempio concreto di quello che abbiamo voluto fare e potuto fare, in termini concreti, per tutto l'ambiente".

Il trasporto dei rifiuti salini, prima fuori regione, è ora quasi completamente eliminato: gli automezzi che partono da San Daniele del Friuli percorrono solo 35 km tra andata e ritorno, con una riduzione delle distanze stimata dell'88% e una conseguente diminuzione del 90% delle emissioni di CO2. L'impianto è quindi anche un vanto per la Regione Friuli-Venezia Giulia, come ammesso dall'assessore regionale alle attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini:

"Siamo abituati a dare esempi positivi anche ad altre regioni d'Italia. Questa è stata un'idea eccellente che abbiamo portato avanti assieme al Consorzio fin dal 2020. I tempi per il rilascio delle autorizzazioni sono stati molti brevi, a dimostrazione dell'efficienza della macchina regionale".

L'inaugurazione segna una tappa fondamentale all'interno dell'articolato programma di azioni di sostenibilità avviato ormai da tempo dal comparto legato alla produzione del San Daniele DOP.

TMNews