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Il dissidente ceceno in esilio in Austria: temo la mano russa

di TMNews giovedì 5 maggio 2022
2' di lettura

Roma, 5 mag. (askanews) - Sono passati 23 anni da quando il presidente russo Vladimir Putin ha inviato i carri armati in Cecenia per "pacificare il Caucaso" e le violenze proseguono ancora, anche per coloro che sono scappati. Dal 2009 sono due i dissidenti che avevano testimoniato pubblicamente contro gli abusi del leader ceceno Ramzan Kadyrov e che sono stati assassinati in Austria.

"Il problema è che una volta che mostri la tua faccia ci saranno delle conseguenze e la tua famiglia in Cecenia potrebbe soffrire".

Nato in Austria da genitori rifugiati ceceni, Zelimkhan Kazan (nome di fantasia) non può ottenere il diritto di cittadinanza, perché non guadagna abbastanza soldi e non ha documenti russi.

"Io stesso ho ricevuto delle minacce, sono sotto minaccia perché mi sono espresso contro Kadyrov, ho espresso la mia opinione", racconta in un'intervista anonima a France Presse.

"Non fa alcuna differenza se prima eri un soldato o no. Cercano di sradicare le persone che sono contro Kadyrov. In questo caso lo fanno usando l'Interpol e poi praticamente li rinchiudono in prigione e dalla prigione in Russia e lì c'è morte certa".

Poliziotti in borghese lo controllano "tre o quattro volte al mese", racconta indignato. Ma quello che lo preoccupa di più è la mano lunga della Russia:

"Potrebbero torturarmi, farmi patire la fame. Uccidere i miei parenti, così da tirarmi fuori tutto quello che so in termini di informazioni, potrebbero indagare ulteriormente nel senso di trovare i miei parenti tramite le informazioni. E via così di seguito...".

Il giovane sventola la bandiera della Repubblica Cecena di Ichkeria, entità statuale non riconosciuta creata dal governo separatista ceceno nel 1991.

"Anche se lavoro e ho tutto quello che mi serve, non sono ancora sicuro al 100% qui in Austria, nel senso che non mi sento a mio agio", ha concluso.

(IMMAGINI AFPTV)

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Da Kiev leader europei alla Russia: tregua di 30 giorni da lunedì

Kiev, 10 mag. (askanews) - Il vertice dei leader europei riuniti a Kiev ha proposto una tregua di 30 giorni a partire da lunedì, con l'accordo, e la garanzia, degli Stati Uniti.

L'annuncio è stato fatto dal presidente francese Emmanuel Macron, in Ucraina al fianco di Zelensky insieme con il britannico Keir Starmer, il tedesco Friederich Merz e il polacco Donald Tusk, mentre altri leader, come Giorgia Meloni, hanno partecipato in videocollegamento.

"Non ci sono precondizioni per questo cessate il fuoco, né da parte degli ucraini né da parte dei russi: è destinato a durare trenta giorni, a terra, in aria e in mare, con un monitoraggio fornito principalmente dagli Stati Uniti d'America, e al quale contribuiranno tutti gli europei che sono pronti".

Macron ha aggiunto che se la Russia non accetterà la tregua verranno messe in atto nuove sanzioni contro Mosca.

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Marcegaglia: il costo dell'energia non è più sostenibile

Firenze, 10 mag. (askanews) - "Il tema del costo dell'energia è di strategia industriale e di lungo periodo. Questo costo dell'energia, se lo paragoniamo con quanto pagano i nostri competitor in Spagna, Francia, Germania o in Svezia, non è sostenibile". Lo ha detto, a margine del Forum, Piccola Industria a Firenze, Emma Marcegaglia, presidente e Ad di Marcegaglia Holding.

"Non riusciamo più a competere con costi dell'energia di questo tipo. Dobbiamo ragionare con una logica di breve periodo e di lungo periodo Dobbiamo intervenire col disaccoppiamento, Energy release, gas release, nel breve periodo, che possono dare energia alle imprese a costo competitivo e poi bisogna lavorare nel lungo periodo sul tema del nucleare. Questo -ha detto ancora Marcegaglia- è il tema più importante e più sentito".

"Il 108 di cui si parla è un costo di 156 euro in bolletta con gli oneri aggiuntivi", ha ricordato Marcegaglia, riferendosi al costo in megawattora.

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Il più grande raduno di Harley-Davidson in Europa vicino Saint Tropez

Milano, 10 mag. (askanews) - Migliaia di appassionati di Harley-Davidson si sono riuniti nel Golfo di Saint-Tropez (Var) questo fine settimana per accendere i motori e condividere la leggenda, nonostante il clima economico e politico incerto per il marchio.

Si tratta del più grande raduno del genere in Europa, insieme agli "Harley Days" organizzati ogni anno a Morzine (Alta Savoia). Su strada, è una sfilata continua di moto scintillanti e rombanti, spesso decorate in modo elaborato, immatricolate in Francia ma anche in Italia, Regno Unito, Germania, Grecia.

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Papa incontra cardinali: Leone XIV per enciclica "Rerum novarum"

Roma, 10 mag. (askanews) - Papa Leone XIV ha incontrato i cardinali nell'Aula nuova del Sinodo in Vaticano, accolto dagli applausi. "Il Signore che mi ha affidato questa missione non mi lascia solo", ha detto rivolgendosi a loro, spiegando poi la motivazione per cui ha scelto il suo nome da Pontefice.

"Diverse sono le ragioni, - ha detto - però principalmente perché il Papa Leone XIII, infatti, con la storica Enciclica 'Rerum novarum', affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un'altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell'intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro".

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