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Milano: nuovo look a Certosa aspettando la nuova sede Whirlpool

di TMNews lunedì 17 ottobre 2022
2' di lettura

Milano, 17 ott. (askanews) - Una giornata di volontariato per contribuire a rigenerare l'area che a breve ospiterà il nuovo quartier generale dell'azienda: è l'iniziativa che ha visto, a Milano, oltre un centinaio di collaboratori della Whirlpool, impegnati nel quartiere Certosa in una serie di interventi di riqualificazione realizzati con il supporto della onlus Wau!Milano (We Are Urban! Milano).

L'iniziativa ha previsto la pulizia e il restauro dei muri della stazione "Certosa" e dell'Istituto scolastico Comprensivo "Console Marcello"; la realizzazione di un murales sul muro vicino la fermata del tram di Piazza Cacciatori delle Alpi e infine il restyling degli invasi che delimitano la carreggiata di proprietà comunale. "Siamo qui per la riqualificazione dell'area dove sorgerà il nostro quartier generale per la regione Europa - Medio Oriente - Africa che ospiterà il prossimo anno più di quattrocento dipendenti Certosa - spiega Fabio Colombo, HR senior director EMEA, Business HR and People Strategy di Whirlpool Corporation - L'obiettivo di oggi, che vede impegnati più di cento dipendenti di Whirpool Corporation, è di contribuire alla riqualificazione dell'area per creare un ambiente e un contesto più confortevole per la nostro futura struttura. Ma è anche quello di continuare nell'impegno e della responsabilità che abbiamo nei confronti delle nostre comunità, tipico dei valori di Whirpool Corporation".

L'iniziativa da un lato segna una simbolica tappa di avvicinamento lungo il percorso che porterà all'apertura del nuovo quartier generale EMEA di Whirpool prevista entro aprile 2023; dall'altro dunque conferma l'impegno dell'azienda a partecipare a quella collaborazione pubblico-privato-volontariato che si sta rivelando strumento efficace per dare linfa positiva alle diverse zone della città e al tessuto di comunità che le animano. "Noi come amministrazione con le politiche partecipative promuoviamo e incentiviamo iniziative come questa, che rendono iù belli i nostri quartieri - commenta Gaia Romani, assessora al Decentramento del Comune di Milano cheha voluto assistere all'inizio dei lavori - E' un modello che viene già replicato in tante altre parti della città ed è un modello tramite il quale il Comune di Milano può coprogettare assieme ai privati e ai gruppi di cittadini spontanei come cambiarne insieme e rimodellare alcune parti di città che ancora non hanno avuto attenzione da parte di tutti noi, e farlo insieme".

La nuova sede di Whirlpool, ideata da RealStep e Jamestown, certificata Leed Gold, si sviluppa per oltre 7.000 metri quadrati su due piani, con soluzioni e spazi innovativi che rispondono all'obiettivo di combinare comfort, innovazione e sostenibilità. Per il quartiere Certosa è un intervento dal forte impatto rigenerativo per le sue ricadute sul tessuto economico e sociale.

Una presenza positiva che comincia a farsi sentire già a partire dai murales e della pulizia della piazza, come riassume la battuta di Gilles Morel, presidente EMEA di Whirpool, anche lui tra i volontari che hanno partecipato all'inziativa: "Per noi è un gesto importante per la comunità", dice.

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Nel 2024, Una Boccata d'Arte ha raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di 100 progetti complessivi, firmati da 100 artisti in 100 borghi italiani. La mostra "Dove non sono mai stato, la sono" fino al 6 luglio 2025 presso Fondazione Elpis a Milano racconta questa esperienza quinquennale attraverso un allestimento che restituisce l'importanza delle reti territoriali sviluppate nel corso di questi anni.

In occasione della conferenza stampa, la Presidente Marina Nissim ha illustrato ad Askanews il progetto: "Oggi siamo qui a presentare la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, un progetto che nasce nel 2020. I giovani artisti vengono portati in 20 borghi ogni anno, un borgo per regione, e sono invitati a dialogare, a avere un momento di incontro e a lavorare all'interno del borgo. È un evento prettamente partecipativo, di condivisione, di scambio, di riflessione e di rigenerazione.

In questo spazio, che è lo spazio a Milano di Fondazione Elpis, abbiamo oggi una mostra che vuole documentare i primi cinque anni di Una Boccata d'Arte. Abbiamo delle opere di alcuni artisti che hanno presentato il loro lavoro sul territorio e soprattutto la mostra vuol far capire la dimensione e l'importanza di questo progetto. In cinque anni, avendo già toccato cento borghi, siamo riusciti a lasciare 40 opere permanenti sul territorio e questo vuol dire che questo segnale, questa scintilla, questo progetto temporaneo in realtà ha lasciato una testimonianza permanente e questa è lamia più grande soddisfazione". Ad ogni edizione, Una Boccata d'Arte acquisisce sempre maggior consapevolezza rispetto alla necessita di dare vita a opere e progetti in cui le comunitàpossano riconoscersi: sono tanti gli artisti che hanno lavorato sulle memorie preesistenti o sulla definizione di nuove occasioni di aggregazione, in molti casi mettendo in campo le proprie identità culturali d'origine.

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

Gli artisti, i borghi e i curatori della sesta edizione:

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A Panahi, detenuto in Iran fino a febbraio 2022 - dal 2009 è stato ripetutamente incarcerato per il suo cinema ritenuto sovversivo dal regime della Repubblica islamica - ha riavuto il permesso di uscire dal Paese ad aprile del 2023 e ora è volato al Festival con il cast del film girato sempre in clandestinità.

Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo "Tre volti", in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove "Gli orsi non esistono" vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

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