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Bonelli rimette pietre nell'Adige: da Meloni no risposte su clima

di TMNews venerdì 24 marzo 2023
2' di lettura

Roma, 24 mar. (askanews) - Il deputato dei Verdi Angelo Bonelli ha "restituito" all'Adige le pietre del greto mostrate in Aula - nel corso del dibattito sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue - per denunciare gli effetti della siccità.

In un video Bonelli ha spiegato che quei ciottoli "in una situazione di normalità sarebbero stati ad una profondità di diversi metri e invece non è così: i plinti sono tutti a secco, sono i plinti di un ponte. Come avevo promesso questi ciottoli li ricolloco dove li ho presi. Ma la presidente Meloni non ha risposto in Parlamento alla mia richiesta di spiegare cosa il governo intendesse fare contro la siccità e per contrastare il cambiamento climatico". La risposta "è stata una incredibile risata da parte della presidente, mentre spiegava, tra l'altro, che lei non è Mosè e non ha prosciugato l'Adige. Vede, presidente Meloni, sappiamo bene che lei non è Mosè, ma non è stato nemmeno Mosè a fare tutto ciò. Chi ha fatto tutto ciò si chiama cambiamento climatico. Quello che questo governo invece fa finta di non vedere perché continua con le sue politiche basate sulle fonti fossili. Questo governo vuole trasformare l'Italia in un hub del gas e questo significa che condanna ancora il nostro Paese a subire le conseguenze di eventi meteorologici estremi" ha detto Bonelli.

"Io torno a chiedere politiche sul clima forti, politiche forti contro la siccità: ad esempio interventi per eliminare le perdite dell'acqua dalle nostre tubazioni che perdono il 42%, recuperandola potremmo dare da bere a 40milioni di persone. Chiedo una politica contro il consumo di suolo. Dobbiamo agire: facciamo una legge sul consumo di suolo e puntiamo sulle rinnovabili. Detto questo io adesso rimetto con tanta buona pace di Donzelli le pietre da dove le ho prese come avevo promesso nel mio intervento alla Camera, ma lancio il mio appello: presidente, facciamo qualcosa per mitigare questa situazione drammatica" ha concluso

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Presidenziali Polonia, "voto decisivo contro deriva populista in Ue"

Roma, 16 mag. (askanews) - La Polonia va alle urne per eleggere il prossimo presidente con il primo turno domenica 18 maggio, un voto cruciale per il governo riformista e pro-europeo guidato da Donald Tusk e per la traiettoria che il Paese sceglierà nei prossimi anni. "Sono elezioni fondamentali, non solo per la democrazia in Polonia, ma anche per cercare di fermare la tendenza antidemocratica e populista che sta dilagando in Europa", afferma ad Afp la politologa Materska-Sosnowska.

Il governo Tusk, insediatosi nel 2023, ha promesso di smantellare le riforme giudiziarie introdotte dal precedente esecutivo nazionalista del partito Diritto e Giustizia (PiS), accusate di minare lo stato di diritto. Tuttavia, molte delle iniziative legislative sono state ostacolate dal presidente uscente Andrzej Duda, alleato del PiS, che detiene il potere di veto.

I principali candidati sono Rafal Trzaskowski, di Piattaforma Civica (PO), sindaco di Varsavia favorito nei sondaggi, 53 anni, già sconfitto di misura da Duda nel 2020; Karol Nawrocki - sostenuto dal PiS - storico conservatore di 42 anni e presidente dell'Istituto della Memoria Nazionale, dato secondo nei sondaggi, e Slawomir Mentzen di estrema destra, imprenditore, 38 anni, contrario a una maggiore responsabilità della Polonia nella guerra in Ucraina. "La vittoria di Karol Nawrocki significa in realtà il ritorno dei populisti con rinnovata forza entro due anni al massimo", spiega l'esperta, riferendosi alle prossime elezioni parlamentari.

Un eventuale ballottaggio si terrà il primo giugno. "Al secondo turno, credo che avremo Rafal Trzaskowski, della Coalizione Civica, e Karol Nawrocki, sostenuto da Diritto e Giustizia", conclude.

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Giustizia, Nordio: auspicio è inserimento figura avvocato nella Carta

Roma, 15 mag. (askanews) - "L'auspicio è che la figura dell'avvocato venga inserita nella Costituzione". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine del convegno 'Legittimo impedimento, un diritto per l'avvocatura, organizzato dal Consiglio nazionale forense, a Montecitorio.

"C'è il rammarico che di non esserci riusciti nel disegno di legge costituzionale per la separazione delle carriere che è in discussione al Senato. L'obiettivo è che una volta approvata questa riforma costituzionale si possa passare a un inserimento della figura dell'avvocato nella Carta anche con una convergenza politica più ampia", ha aggiunto il guardasigilli. "Penso che non ci dovrebbero essere difficoltà a raggiungere la maggioranza qualificata, visto che si tratta di una scelta non soltanto razionale, ma anche giuridicamente necessitata", ha sottolineato.

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Meeting Rimini, Scholz: "Costruire mattoni nuovi contro indifferenza"

Bologna, 15 mag. (askanews) - "Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi". Con questo titolo, ispirato all'opera di T.S. Eliot, il Meeting di Rimini si prepara alla sua edizione 2025, in programma dal 22 al 27 agosto. L'annuncio è stato dato dal presidente Bernhard Scholz durante l'evento "Anteprima Meeting" tenutosi oggi al Teatro Galli di Rimini.

"I luoghi deserti sono i deserti dell'indifferenza, della violenza, della solitudine esistenziale di tante persone", ha spiegato Scholz, illustrando come la manifestazione intenda valorizzare "tantissime iniziative, opere, gruppi di persone che riescono a rendere presente di fronte a questi deserti mattoni nuovi". Il presidente ha sottolineato che questi "mattoni nuovi" rappresentano "la capacità di educare appassionatamente i giovani, la capacità di lavorare insieme per il bene comune, la capacità sorprendente di riconciliazione dentro situazioni di guerra e di conflitti molto violenti".

Secondo Scholz, il Meeting 2025 sarà quindi "un'occasione di scoprire che di fronte alle tante sfide che scopriamo tutti i giorni, possiamo scoprire tante iniziative e tante esperienze positive di costruzione anche in situazioni quasi impensabili per quanto riguarda una possibilità di perdono, per quanto riguarda una possibilità di ricostruzione".

La manifestazione riminese, giunta a una delle sue edizioni più significative, intende così offrire una prospettiva di speranza e di impegno concreto di fronte alle difficoltà che caratterizzano il panorama contemporaneo, mettendo in evidenza esperienze reali di costruzione positiva in contesti particolarmente complessi.

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Starmer a Tirana: Stiamo trattando con diversi Paesi per hub migranti

Tirana, 15 mag. (askanews) - Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato di essere in trattativa con diversi paesi per dei "centri di rimpatrio" per richiedenti asilo la cui richiesta è stata respinta. In conferenza stampa congiunta con il primo ministro albanese Edi Rama a Tirana, Starmer ha definito gli hub "un'innovazione davvero importante": "Sì, siamo in trattativa con diversi Paesi per la creazione di hub per i rimpatri. E li considero un'innovazione davvero importante, in linea con il lavoro svolto in relazione alla riduzione dei numeri tra Regno Unito e Albania, con il lavoro svolto sugli accordi di polizia con altri Paesi, con gli accordi sui rimpatri che abbiamo stipulato e con il numero record di rimpatri. E quello che vorrei fare è aggiungere gli hub per i rimpatri. Siamo in trattative e, pertanto, al momento opportuno, potrò fornirvi ulteriori dettagli al riguardo".

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