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Addio a Sinead O'Connor, muore la voce di "Nothing Compares 2 U"

di TMNews giovedì 27 luglio 2023
1' di lettura

Milano, 27 lug. (askanews) - A soli 56 anni è morta Sinead O'Connor, cantante irlandese che nel 1990 conquistò il mondo con la sua "Nothing Compares 2 U".

Con "grande tristezza annunciamo la scomparsa della nostra amata Sinead" ha annunciato la famiglia.

La cantante esordì nel 1985, con la sua voce limpida e i suoi brani mescolava spiritualità, politica, filosofia. Solo due anni dopo il grande successo scatenò enormi polemiche la sua esibizione "Saturday Night Live" quando strappò la foto di Giovanni Paolo II, allora Papa, e disse "Combattete il vero nemico".

Da lì ancora tanta musica ma anche tante difficoltà personali, fuori e dentro l'industria musicale, più volte ha dichiarato di avere probelmi di salute mentale, fino al 2022 quando la sua vita è stata sconvolta dalla tragedia della morte per suicidio del figlio.

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Trump: Abbiamo bisogno la Groenlandia per la sicurezza nazionale

Mar-a-Lago, 23 dic. (askanews) - "Abbiamo bisogno della Groenlandia per la sicurezza nazionale. E se date un'occhiata alla Groenlandia, guardando su e giù lungo la costa, ci sono navi russe e cinesi dappertutto. Ne abbiamo bisogno per la sicurezza nazionale. Non per i minerali. Dobbiamo averla". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in una conferenza stampa trasmessa in diretta da Mar-a-Lago, in Florida, nel corso della quale ha definito la Groenlandia (che è un territorio autonomo del Regno di Danimarca) "una questione di grande importanza".

"Hanno una popolazione molto piccola, ma la Danimarca - ha sottolineato Trump - non ha mai speso soldi, non hanno protezione militare. Dicono che la Danimarca fosse lì 300 anni fa o qualcosa del genere con una barca. Beh, anche noi eravamo lì con le barche, ne sono sicuro. Quindi, dovremo sistemare le cose".

Quanto al nuovo inviato speciale dell'amministrazione Trump per la Groenlandia, Jeff Landry, "Beh, mi ha chiamato lui", ha spiegato l'inquilino della Casa Bianca, ricordando il precedente dell'acquisto della Lousiana da parte degli Stati Uniti.

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HAIR The Tribal Love - Rock Musical approda al Carcano di Milano

Milano, 23 dic. (askanews) - HAIR The Tribal Love - Rock Musical approda al Teatro Carcano di Milano dal 30 dicembre 2025 all'11 gennaio 2026, in una nuova attesissima edizione italiana in tour 2025/2026.

Dopo un travolgente avvio di tournée all'insegna del sold-out, Simone Nardini MTS Entertainment ha il piacere di annunciare che HAIR The Tribal Love - Rock Musical approda finalmente al Teatro Carcano di Milano dal 30 dicembre 2025 all'11 gennaio 2026.

Lo spettacolo riprende l'acclamata produzione di MTS Entertainment interrotta dalla pandemia, in una versione completamente rinnovata, con un cast di giovani interpreti, selezionati attraverso quattro mesi di audizioni, tra più di 300 talenti con background artistici diversi, provenienti da tutta Italia.

HAIR è una produzione Simone Nardini MTS Entertainment in collaborazione con Déjà Donné e il supporto di Teatro Carcano di Milano, Imbonati11 Art Hub e MTS - Musical! The School.

Sotto la guida esperta di Simone Nardini, che cura regia, scene e costumi, lo spettacolo si arricchisce delle coreografie di Valentina Bordi e della direzione canora di Eleonora Mosca. Una band dal vivo, diretta da Eleonora Beddini, accompagnerà le performance in un'ambientazione immersiva, che coinvolgerà il pubblico in un'esperienza teatrale unica.

Le canzoni iconiche, come Aquarius, Hair, Let the sunshine in e Hippie Life, saranno in inglese, mentre gli altri brani del musical sono stati appositamente tradotti in italiano.

Simone Nardini MTS Entertainment è orgogliosa di annunciare che, in occasione di questa nuova edizione, ha deciso di affidare il restyling dei costumi e della scenografia alla sartoria delle detenute di San Vittore. Una scelta che nasce dalla volontà di promuovere l'inclusione e l'abbattimento dei muri, sottolineando il messaggio stesso dello spettacolo di pace universale e di libertà incondizionata, priva di qualsiasi giudizio.

Inoltre, in via del tutto eccezionale, nella sola data del 6 gennaio al Teatro Carcano Jacopo Sarno sarà special guest star come interprete del ruolo di Claude.

Jacopo Sarno, primo artista non americano della Walt Disney Records, è stato protagonista di numerose serie Disney, come Quelli dell'Intervallo, ed è stato interprete di celebri musical, come la versione italiana teatrale di High School Musical e, più recentemente, di Casanova Operapop di Red Canzian.

Nel corso delle repliche di Milano non mancheranno altri celebri ospiti a sorpresa!

Dopo le repliche al Teatro Carcano, lo spettacolo proseguirà la tournée in diverse città italiane, offrendo al pubblico l'opportunità di sperimentare l'intensità e la magia di HAIR.

Creato da Gerome Ragni, James Rado e Galt MacDermot, HAIR è un ritratto vibrante della controcultura hippie degli anni '60, con canzoni iconiche, come Aquarius, Hair, Let the sunshine in e Hippie Life, che sono diventate inni del movimento contro la guerra del Vietnam e simboli di una lotta più ampia contro tutti i conflitti.

A quasi 60 anni dal debutto Off-Broadway nel 1967, HAIR è oggi più che mai il manifesto ideale dei giovani che cantano il loro desiderio di pace e libertà.

Con questa operazione si rende omaggio all'opera-rock simbolo del pensiero hippie che infranse ogni schema. In quegli anni nascevano gruppi di ragazzi e ragazze che trascorrevano il tempo senza inibizioni, accompagnando la protesta contro le sofferenze della guerra al grido di "sesso, droga e rock'n'roll".

HAIR The Tribal Love-Rock Musical, con il suo giovane cast, le musiche eseguite dal vivo, le coinvolgenti coreografie e l'irriverente trasgressione dei suoi contenuti, continuerà ad affascinare il pubblico, celebrando "l'Era dell'Acquario".

Questo tributo al primo musical anti-musical non vuole essere un'operazione nostalgica né l'ennesimo remake adattato alle dinamiche teatrali contemporanee, né tanto meno semplice intrattenimento. HAIR vuole essere un momento di riflessione sociale. Con il bisogno di ritrovare l'originaria semplicità, sia nella forma sia nell'aspetto visivo, per esaltarne i contenuti e condividerli in maniera autentica con lo spettatore.

Lo spettacolo tratta infatti temi importanti e più che mai attuali, quali la pace, la libertà, la tossicodipendenza e la dignità umana. In HAIR i protagonisti si esprimono con una sincerità che sfida le convenzioni sociali, sottolineando l'idea che l'amore e la libertà di espressione siano risposte potenti alla violenza e all'oppressione; l'opera esplora anche l'uso delle droghe, che inizialmente sembrano offrire una fuga dalla realtà, invitando il pubblico a una considerazione critica sull'illusione di libertà che queste propongono e riconoscendo che la dipendenza è una forma di schiavitù.

Per approfondire questi temi sarà organizzata un'experience i giorni 10 e 11 gennaio presso MTS - Musical! The School, un incontro con il cast, il team creativo e uno psicologo. Questo evento si concentrerà in particolare sui giovani delle scuole, affrontando argomenti come la pace, la libertà, la tossicodipendenza e la sessualità, con l'obiettivo di stimolare un dialogo aperto e consapevole.

"Abbiamo scelto di programmare Hair non solo perché quest'anno il focus del Teatro Carcano è il rifiuto della guerra, ma anche perché ci riporta ad un clima di ideali positivi, inclusivi, solari che in questo momento storico sembriamo avere smarrito. Riascoltare quei testi nella prossimità fisica che crea il teatro, comprenderli appieno grazie alla versione in italiano, diventa quasi un atto di fiducia nel futuro".

Mariangela Pitturru - programmazione e coordinamento artistico Teatro Carcano "Oggi, come allora, esistono ancora tanti Vietnam e tanti giovani con la voglia di liberarsi dalla schiavitù commerciale della Società. HAIR The Tribal Love-Rock Musical, coinvolgerà ancora le platee dopo oltre 50 anni dal suo debutto a Broadway in un momento storico sicuramente più difficile di quello narrato.

Quante guerre sono state combattute dopo il Vietnam? Quante guerre sono in corso oggi nel mondo? " Simone Nardini

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Sci, Federica Brignone giura come maresciallo dei Carabinieri

Roma, 22 dic. (askanews) - Si è svolto a Roma, nella caserma "Salvo D'Acquisto", il giuramento di fedeltà alla Repubblica del maresciallo Federica Brignone. L'avanzamento straordinario è stato conferito per meriti eccezionali conseguiti nello sport. La sciatrice azzurra è in forza alla Sezione Sport Invernali del Centro Sportivo Carabinieri. Alla cerimonia hanno preso parte i vertici dell'Arma e una rappresentanza del Centro Sportivo. Presenti anche i massimi dirigenti dello sport nazionalee, tra cui il presidente del CONI e quello della FISI.

Brignone è rientrata alle competizioni dopo un grave infortunio subito in primavera. Nel 2025 ha conquistato la Coppa del Mondo assoluta ed è tra i portabandiera di Milano-Cortina 2026. "Ringrazio l'arma per i riconoscimenti che mi hanno dato, che è un riconoscimento alla carriera. E anche quello di stamattina lo è stato", ha detto.

"Atleticamente ho ripreso ad allenarmi da un po' e sugli sci non ho fatto ancora allenamento vero e proprio, ho solo messo gli sci, giusto per scivolare. Poi ho provato i miei sci da gara, quindi un materiale da atleta vero. Manca ancora - ha aggiunto - il passaggio dei primi allenamenti e dei primi tracciati. La sensazione è buona, nel senso che se non ho troppo dolore riesco comunque ad appoggiarmi, ma non ho ancora fatto quello che ho fatto di solito. Per ora per fare la turista va benissimo".

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Gerusalemme Est, demolizioni e conflitto urbano a Silwan

Gerusalemme, 22 dic. (askanews) - A Gerusalemme Est, bulldozer israeliani hanno demolito un edificio residenziale di quattro piani nel quartiere di Silwan, a ridosso della Città Vecchia. La demolizione ha lasciato senza casa decine di palestinesi. L'edificio comprendeva una dozzina di appartamenti e ospitava circa 100 persone, tra cui donne, bambini e anziani. Secondo attivisti e organizzazioni per i diritti umani, si tratta della più grande demolizione avvenuta quest'anno nell'area. Le autorità israeliane affermano che la struttura era priva di permesso edilizio e che l'intervento si basava su un ordine giudiziario risalente al 2014. Le ONG sottolineano invece le difficoltà sistemiche incontrate dai palestinesi di Gerusalemme Est nell'ottenere autorizzazioni a costruire.

Il caso si inserisce in un contesto più ampio di tensioni legate alla pianificazione urbana, alla proprietà della terra e allo status di Gerusalemme Est, uno dei nodi centrali del conflitto israelo-palestinese.

"Siamo arrivati e siamo rimasti sorpresi: ci hanno detto 'uscite, uscite, dobbiamo demolire' - afferma il fratello di un ex abitante del palazzo -. Abbiamo famiglie e beni nelle case. Non ci hanno permesso di portare via nulla: le abitazioni sono state demolite insieme ai mobili. Nessuno può accettare una cosa del genere, né esserne contento".

"Siamo stati sorpresi all'alba, intorno alle 4.30 o alle 5. Sono arrivate ingenti forze, l'esercito e i mezzi blindati, con granate stordenti che hanno spaventato e colpito le persone. Nell'edificio c'erano bambini e persone malate, compreso mio fratello che ha il cancro. È molto doloroso".

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