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Economia circolare: Italia rallenta, ma sul riciclo al top in Ue

di TMNews giovedì 14 settembre 2023
2' di lettura

Roma, (askanews) - L'Italia perde il primato europeo in economia circolare e uso efficiente delle risorse, sorpassata dall'Olanda. A sancire l'avvicendamento sul podio è il Rapporto Circonomia 2023, il Festival dell'economia circolare e della transizione ecologica promosso in collaborazione con Legambiente, Kyoto Club e Fondazione Symbola, presentato oggi a Roma. Basato su 17 indicatori per misurare l'impatto su ambiente e clima delle attività economiche e civili, l'efficienza nell'uso delle risorse e la capacità di risposta ai problemi ambientali, il Rapporto colloca l'Italia al primo posto solo in relazione al tasso di riciclo dei rifiuti. Negli altri 16 indicatori il nostro paese segna progressi inferiori a quelli medi dell'Unione europea o addirittura passi indietro in valori assoluti, ad esempio nelle energie rinnovabili, nell'uso efficiente dell'energia, nell'innovazione tecnologica.

"C'è un arretramento grave dell'Italia - dichiara ad askanews Francesco Ferrante, vicepresidente Kyoto Club - che è sempre stata tra i primi nelle classifiche dell'economia circolare e della transizione ecologica in Europa e che invece adesso arretra. Perde il primato e lo perde soprattutto perché c'è uno stop sulla produzione di energia da fonti rinnovabili. Lì ci siamo fermati da dieci anni, gli altri vanno avanti. Vanno avanti in efficienza, in riduzione dell'uso della materia e quindi non siamo più primi per questo. Per fortuna che nel riciclo continuiamo a essere i migliori d'Europa".

L'Italia, dunque, ancora al top in Europa per la raccolta e il riciclo dei rifiuti, che porta vantaggi non solo in termini ambientali ma anche energetici, visto che le materie prime seconde costano energeticamente meno di quelle vergini. Esempio virtuoso il Consorzio degli Oli Minerali Usati (Conou), indicato nel Rapporto come campione di riciclo.

"È possibile che l'Italia stia forse correndo un po' meno di altri paesi europei, però è chiaro - dichiara ad askanews Riccardo Piunti, presidente CONOU - che gli altri paesi europei probabilmente hanno anche molto da recuperare. Io vedo la situazione degli oli minerali usati ma, in generale, vedo che il modello italiano dei consorzi ci ha consentito di essere un'eccellenza in tutta Europa nel recupero, nel riciclo, nell'economia circolare. È chiaro che dobbiamo fare degli impianti, ci sono sicuramente dei tipi di rifiuti dove sarà necessario fare nuovi impianti però in generale il modello di funzionamento italiano, che si basa sul consorzio senza fini di lucro che fa da coordinatore della filiera di quel rifiuto, è sicuramente efficiente, funziona bene, ha dato dei grandi risultati. Nel caso degli oli minerali noi rigeneriamo il 98% dell'olio usato, quindi quasi 120 mila tonnellate di olio non le importiamo perché ce le produciamo da soli partendo da un rifiuto pericoloso che altrimenti non sapremmo come utilizzare. Quindi non ci preoccupiamo. Diamoci da fare ma non ci preoccupiamo".

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Marattin: Ue senza soggettività politica, noi rimpiazzati da Polonia

Roma, 16 mag. (askanews) - "L'Europa ha pagato la metà delle armi all'Ucraina e il fatto che non si sieda al tavolo dei colloqui di pace indica una mancanza di soggettività politica dell'Europa. Quello che Macron, Starmer, Scholz e la Polonia stanno facendo è provare a dare soggettività politica all'Europa in un momento in cui l'ombrello americano della sicurezza pare non esserci più. Pensare che noi stiamo fuori da quel gruppo lì, rimpiazzati perfino dalla Polonia (con tutto il rispetto per la Polonia) non è una gran cosa": lo ha dichiarato il deputato Luigi Marattin, del partito Liberaldemocratico, ospite a Start su Sky TG24.

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Lotta all'abbandono del vetro: Ichnusa si prende cura del territorio

Milano, 16 mag. (askanews) - Ispirare il cambiamento. Un cambiamento non più rimandabile se a ridosso di un'area protetta, tra canneti e graminacee, l'irresponsabilità dell'uomo è in grado di abbandonare decine e decine di bottiglie di birra vuote, lattine, scarpe e persino la batteria di un'auto. Siamo a Quartu Sant'Elena, a ridosso del Parco Regionale Molentargius, tra le zone umide più importanti d'Europa (per la ricchezza della biodiversità), dimora preferita dei fenicotteri rosa (e altri uccelli acquatici). Da qui Ichnusa, che produce la sua birra a pochi chilometri nello stabilimento di Assemini, ha scelto di partire per la nuova "stagione" della raccolta delle bottiglie di vetro abbandonate nell'ambiente. Per confermare il legame con la sua terra ma anche per ispirare il cambiamento:

"Il legame con il territorio e con quest'isola nasce da un percorso molto lungo - ci ha raccontato Leo Gasparri, responsabile comunicazione di Ichnusa - noi abbiamo iniziato a collaborare nel 2018 con Legambiente, abbiamo iniziato prima ad occuparci delle spiagge abbiamo fatto poi un progetto di riforestazione che si è concluso proprio all'inizio di quest'anno e oggi siamo qui invece per la seconda edizione de Il nostro impegno di questa campagna che ha un messaggio forte 'Se deve finire così non beveteci nemmeno' e che non solo è un messaggio di sensibilizzazione ma è anche una campagna di azioni concrete. Andremo avanti per tutto maggio e tutto giugno e quest'anno la novità è che avremo anche delle tappe nella penisola".

Estendere l'iniziativa alla Penisola, dove oggi finiscono i due terzi della birra Ichnusa prodotta in Sardegna, è una delle novità della seconda edizione della campagna che quest'anno si affianca ad altre due iniziative: una donazione diretta di 30mila euro a Legambiente Sardegna e un'asta benefica organizzata sempre da Legambiente Sardegna in cui un rifiuto come la bottiglia di birra vuota diventa una piccola opera d'arte:

"Legambiente promuove un'asta che avrà come oggetto le bottiglie Ichnusa abbandonate nell'ambiente raccolte durante iniziative di volontariato lo scorso anno - ha spiegato Marta Battaglia, presidente di Legambiente Sardegna - Queste bottiglie trasfigurate grazie all'opera di alcuni moralisti sardi diventeranno appunto oggetti in vendita in un'asta di beneficenza I cui introiti sosterranno iniziative di Legambiente Sardegna affini perché noi vorremmo lavorare in maniera analoga con i rifiuti spiaggiati raccolti in alcune spiagge simbolo della nostra isola".

Sono 15 le bottiglie Ichnusa recuperate e decorate a mano da sei muralisti sardi che poi finiranno all'asta. Un segno dell'impegno del birrificio di Assemini che da tempo porta avanti investimenti per accrescere la sostenibilità anche al suo interno. Come nel caso del progetto vuoto a buon rendere, destinato al fuori casa e che negli ultimi mesi ha introdotto un'ulteriore innovazione per ridurre i consumi idrici ed elettrici

"Si tratta di bottiglie che possono durare anche venti anni e andare avanti indietro dal birrificio anche 100 volte - ha evidenziato Gasparri - ognuna di queste bottiglie potrebbe raccontare una storia. Per farlo abbiamo fatto investimenti per avere performance di sostenibilità sempre migliori. Un esempio? Abbiamo sostituito la macchina che sciacqua le bottiglie e abbiamo installato la macchina lavabottiglie che utilizza gli ultrasuoni".

Una novità recente che è uno dei tasselli dell'impegno di Ichnusa a tutela dell'ambiente e della terra dove nasce. Una terra a cui rende omaggio con un murale realizzato dall'artista sassarese Andrea D'Ascanio, in arte Sardomuto, che col suo Polpo a rendere urla un monito: la bellezza della nostra terra passa dal nostro senso di responsabilità, dalla nostra cura.

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Ucraina, Kallas a Tirana: "È chiaro che Putin non vuole la pace"

Tirana, 16 mag. (askanews) - Al vertice della Comunità politica europea a Tirana, il capo della diplomazia di Bruxelles, Kaja Kallas, ha espresso un giudizio severo sugli ultimi sviluppi nelle discussioni sull'Ucraina, chiedendo di "esercitare pressioni" su Mosca.

"Vediamo chiaramente che la Russia non vuole la pace, mentre tutti gli altri sì", ha affermato al suo arrivo al vertice. Secodno Kallas, "anche l'isolamento politico" è "importante per fare pressione sulla Russia" e ha invitato gli altri paesi Ue a essere uniti nel decidere in questo senso.

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Rutte (Nato): errore di Putin inviare delegazione di basso livello

Tirana, 16 mag. (askanews) - Il Segretario Generale della Nato Mark Rutte, arrivando al vertice della Comunità politica europea a Tirana, ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin ha commesso un "errore" inviando una delegazione "di basso livello" ai colloqui con l'Ucraina a Istanbul, non presentandosi di persona.

"Ora la palla è chiaramente nella sua parte di campo - ha detto - nel suo campo. Deve giocare la palla. Deve essere serio nel volere la pace. Quindi credo che tutta la pressione sia ora su Putin".

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