CATEGORIE

Roadshow in Italia del Fondo Cometa: pensioni e difesa diritti

di TMNews lunedì 13 novembre 2023
2' di lettura

Seriate (Bergamo), 13 nov. (askanews) - Un roadshow in tutta Italia per incontrare oltre 2mila delegati sindacali in 15 tappe e approfondire novità e strategie di investimento del Fondo Cometa. Con 13 miliardi di patrimonio e 475mila iscritti, Cometa è il fondo per la pensione complementare dei metalmeccanici che punta sulla difesa dei diritti e sulla sostenibilità. A margine dell'incontro di Seriate (Bergamo), il presidente del Fondo Cometa, Riccardo Realfonzo. "Le pensioni attuali sono sempre più basse e le pensioni future rischiano di essere ancora più basse. L'obiettivo è far conoscere la previdenza complementare e in particolare il Fondo pensione Cometa che garantisce agli aderenti dei costi di amministrazione finanziaria bassissimi, permette di avere una contribuzione aggiuntiva, gestisce risorse in maniera professionale e si occupa del futuro dei lavoratori", aggiunge.

"Nel lungo periodo - spiega - la convenienza della previdenza complementare e di Cometa emerge chiaramente: per i lavoratori che scelgono Cometa la pensione alla fine è certamente più grande che non se il Tfr e i contributi vengono lasciati in azienda".

Oltre contribuire ad aumentare il futuro assegno pensionistico, Cometa si impegna a difendere i lavoratori partecipando attivamente alle assemblee degli azionisti di 200 società quotate, in Italia e all'estero, per sostenere i principi fondanti del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici. "Abbiamo adottato una politica di voto che ci permette, grazie ai pacchetti azionari che possediamo, di andare a votare nelle assemblee dei soci delle aziende di tutto il mondo a favore dei diritti dei lavoratori quindi per le pari opportunità, per incrementi salariali e sicurezza sul lavoro. Andiamo nelle assemblee e chiediamo con forza il rispetto dei diritti, misure a favore dell'ambiente e modelli di governance aziendali trasparenti ed equilibrati".

Cometa, chiosa Realfonzo, con la sua politica di voto "fa da apripista e indica al sistema produttivo ed economico un percorso socialmente avanzato".

tag

Ti potrebbero interessare

"Fuori" a Cannes, Martone: film libero come la scrittura di Goliarda

Roma, 20 mag. (askanews) - E' un racconto ispirato alla vita e alla scrittura di Goliarda Sapienza "Fuori" di Mario Martone, presentato in concorso al festival di Cannes, nei cinema italiani dal 22 maggio. Sceneggiato dal regista e da Ippolita Di Maio, non è un biopic sull'autrice de "L'arte della gioia" ma il racconto del suo incontro con un gruppo di detenute nel carcere di Rebibbia, dove la scrittrice venne rinchiusa nel 1980 per aver rubato dei gioielli. Un'esperienza di rinascita per l'autrice interpretata da Valeria Golino, delusa dai rifiuti ricevuti dagli editori e annoiata dall'ambiente intellettuale romano.

Martone ha mescolato verità e immaginazione, come faceva Goliarda nei suoi libri. Il regista ha spiegato: "La scrittura di Goliarda Sapienza, per chi ci si immerge, è una scrittura molto libera, quindi non solo la creazione dei personaggi, bellissimi, le situazioni, i dialoghi, il carcere, ma anche proprio il modo di far fluire la scrittura di Goliarda mi sembrava che.. Insomma, volevo provare a far fluire il cinema".

Golino è stata capace di dirigere una splendida serie dal capolavoro di Goliarda, "L'arte della gioia", poi si è ritrovata ad interpretarla. A Cannes ha detto: "Tutto mi ha aiutato per fare questo ponte tra chi sono io, chi è lei, ricordi di lei, essere guardata, protetta da lui e anche lasciata libera da lui".

"Fuori" è anche un film sulla complicità femminile, l'amicizia tra tre donne che si ritrovano una volta uscite dal carcere, interpretate appunto da Golino, Matilda De Angelis e Elodie. "L'intimità di questo film è profondissima, un po' intrinseca secondo me nel rapporto di sorellanza che le donne sono in grado di creare con quel loro linguaggio in codice, quel linguaggio segreto che hanno solo le donne. Le guardi parlare e non capisci quasi mai cosa si stanno dicendo" ha detto Matilda De Angelis.

TMNews

Cinema, Martone e la lettera a Giuli: c'è urgenza sociale, far presto

Cannes (Francia), 20 mag. (askanews) - "L'abbiamo firmata tutti, pensiamo tutti che bisogna fare presto, sappiamo che ci sono cose che si possono migliorare ma è importante capire che c'è un'urgenza anche di carattere sociale e lavorativo, ci sono troppe persone che in questo momento non stanno lavorando".

Così Mario Martone da Cannes, dove presenta in Concorso il film "Fuori" (con Valeria Golino, Matilda De Angelis, Elodie, Corrado Fortuna, Antonio Gerardi, Francesco Gheghi), parlando della polemica con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, scoppiata ai David di Donatello, sulla crisi del cinema italiano, a cui ha fatto seguito una lettera-appello firmata da decine di attori e registi (lui compreso) per chiedere un incontro al ministro per ascoltare le richieste del settore.

"La cosa più importante - ha proseguito Martone - è capire che c'è qualcosa da fare, benissimo, si faccia nel modo migliore, ma bisogna farlo presto, non si può lasciare il cinema nella difficoltà delle persone che lavorano e anche nella possibilità di creare dei film che poi magari arrivano anche a Cannes..., insomma il cinema italiano è un grande cinema, parliamo di una delle cinematografie più importanti del mondo".

TMNews

Mattarella arrivato a Bruxelles per visitare le istituzioni Ue

Bruxelles, 20 mag. (askanews) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atterrato a Bruxelles per una visita alle istituzioni dell'Unione europea. Il capo dello Stato vedrà il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.

È la seconda volta che Mattarella si reca a Bruxelles. La prima risale al marzo del 2015, 10 anni fa, poco dopo la sua elezione al Quirinale nel primo mandato. Si tratta di un incontro con i nuovi vertici dell'Unione europea.

È noto l'interesse del presidente per le sorti dell'Europa. Solo pochi giorni fa a Coimbra, al vertice Cotec, ha lanciato insieme a Mario Draghi e agli altri due ospiti (il presidente portoghese Rebelo de Sousa e il re di Spagna Filippo VI) un accorato appello all'Unione europea ad agire sui temi più caldi dell'agenda politica: difesa, competitività, integrazione, innovazione. Mattarella incontrerà anche la rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione Europea.

La visita proseguirà mercoledì 20 maggio mattina con un programma particolarmente fitto: a Palazzo Berlaymont, parteciperà al collegio dei commissari europei, quindi avrà un colloquio con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen; successivamente incontrerà la presidente dell'Europarlamento Metsola, con cui si tratterrà per la colazione insieme alle delegazioni. Dopo l'incontro con gli europarlamentari italiani e i funzionari ripartirà per Roma.

TMNews

A Cannes il primo film nigeriano, "My Father's Shadow"

Cannes (Francia), 20 mag. (askanews) - Akinola Davies Jr entra nella storia di Cannes, portando il primo film nigeriano al Festival. È in corsa nella sezione Un Certain Regard, per la Camera d'Or per la migliore opera prima con "My Father's Shadow". Il regista ha perso suo padre quando era piccolo e presentando il film ha raccontato emozionato:

"Non posso parlare a nome di tutti, ma ho un rapporto davvero fantastico con mio fratello, il co-sceneggiatore Wale Davies - forse è la chiusura di un cerchio, forse a causa dell'assenza di nostro padre, che abbiamo perso quando avevo due anni e lui circa quattro... i miei fratelli sono sempre stati le mie figure paterne e io ho sempre collezionato figure paterne crescendo".

Il film segue un padre e i suoi due figli in un'odissea attraverso Lagos durante la crisi elettorale nigeriana del 1993, quando i militari, ha detto il giovane regista, "hanno tolto il tappeto ai sogni di democrazia" con un altro colpo di Stato, annullando il risultato del voto.

E nelle sue intenzioni vuole tracciare anche parallelismi tra le figure paterne e i leader dittatori.

"Avevo la percezione di ciò che deve essere una figura paterna, cioè una figura maschile piuttosto autorevole e forte nella famiglia, e crescendo ho visto i miei fratelli diventare padri, e il loro modo di vivere la paternità con i loro figli è qualcosa che mi sarebbe piaciuto avere", ha spiegato.

"Interrogare la mascolinità in questo senso è molto importante perché in realtà è più una conversazione, un dialogo che un rapporto dittatoriale. È più una strada a doppio senso: tu impari e loro imparano perché capiscono come essere responsabili. Se il loro padre è responsabile, allora possono esserlo anche loro".

TMNews