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Il 96% degli italiani conosce i marchi DOP e IGP e la loro qualità superiore

di TMNews mercoledì 20 marzo 2024
2' di lettura

Roma, 20 mar. (askanews) - Cosa sanno gli italiani dei marchi DOP e IGP? Il rapporto "Conoscenza e percezione di valore delle denominazioni DOP e IGP tra i consumatori in Italia", realizzato da Luiss Business School con il supporto di Amazon, fornisce articolate risposte: per il 96% degli italiani sono noti, il 55% individua nell'origine territoriale il loro carattere distintivo e per il 27% indicano una qualità superiore del prodotto. La ricerca è stata presentata a Roma nella sede della Luiss Business School dove sono intervenuti, fra gli altri, Luigi Borriello, Capo di Gabinetto del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, Bianca Maria Martinelli, Strategy and Policy Senior Director Amazon Italia, e il professor Matteo Caroli.

Matteo Caroli, Associate Dean per la Sostenibilità e l'Impatto della Luiss Business School: "Molti degli intervistati ritengono che si debba rafforzare la connessione tra origine territoriale e qualità, quindi il concetto di autenticità del prodotto. Quasi tutto il campione intervistato, che è rappresentativo della popolazione italiana, dice di acquistare almeno un prodotto DOP o IGP al mese. Ultimo tema che abbiamo approfondito è quello della contraffazione: il rischio della contraffazione è percepito come molto rilevante ma non riduce la soddisfazione nei confronti dei prodotti DOP e IGP".

L'Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta riconosciuti dall'Unione Europea: oltre 800 etichette. A tutela di marchi e consumatori, anche esteri, è necessario diffondere una maggiore consapevolezza del valore e delle loro specificità e insistere nel contrasto alla contraffazione.

Bianca Maria Martinelli, Strategy and Policy Senior Director Amazon Italia: "Riteniamo fondamentale la collaborazione fra le istituzioni e le imprese per garantire l'autenticità dei prodotti Made in Italy, e tra questi i prodotti DOP e IGP. Questo serve per promuovere i territori, favorire l'export, contrastare il fenomeno della contraffazione e proteggere i consumatori".

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"Non dovrebbe essere così, i turisti che vengono da fuori già spendono, già lasciano qualcosa al Comune di Roma, non lo trovo giusto, mi sembra un eccesso". "Da un lato potrebbe essere giusto perché c'è bisogno di pagare la pulizia della fontana, ci sono delle spese, dall'altro penso che la cultura debba essere accessibile a tutti". "Sono a favore - dice invece una turista spagnola - non penso che sia una cattiva idea perché capisco che con questi soldi potranno mantenere la città, che è piena di turisti, e credo che la questione del super-turismo sia molto importante".

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