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Addio a Richard Serra: i suoi monoliti temporali nel deserto

di TMNews mercoledì 5 dicembre 2018
2' di lettura

New York, 27 mar. (askanews) - Richard Serra, artista che ha ridefinito la scultura e le idee di spazio e tempo, è morto a 85 anni. Ripubblichiamo il nostro reportage su uno dei suoi lavori di arte pubblica più celebri, installato nel deserto del Qatar.

Il deserto, con l'idea di vuoto che porta con sé, è una palestra perfetta per confrontare le nostre mitologie, come avrebbe detto Leonard Cohen, per verificare quanto l'immaginario collettivo sia penetrato dentro di noi. Così quando mi addentro in quello occidentale del Qatar, sulle tracce di qualcosa che continuo a chiamare "arte contemporanea", nella mia testa si susseguono scene di film western, frammenti di Land Art, brani dei R.E.M, il telefono di "Paris, Texas".

Poi, quando finalmente la vedo, l'opera colossale di Richard Serra "East-West/West-East", il primo pensiero, automatico come il respiro, è per Stanley Kubrick e il Monolito di "2001".

Quello che accade qui, nella riserva naturale di Brouq, in una piccola appendice della penisola arabica, è però diverso da quanto capita alle scimmie primitive o all'astronauta del capolavoro kubrickiano. Innanzitutto perché i monoliti di Serra sono quattro, il che mette in crisi l'attitudine, per così dire, "monoteista" di fronte allo stupore assoluto, di fronte al nuovo, in questo caso di fronte all'idea stessa dell'opera d'arte.

Serra ha amplificato lo spazio di questo stupore, lo ha moltiplicato rendendolo a sua volta spazio metaforico applicato allo spazio fisico, in una vertigine di calcolo intimo che è, almeno così mi pare mentre l'opera mi avvolge e travolge, la miccia che innesca il dispositivo artistico. Da qui inizia un altro tipo di viaggio, che diventa personale e indescrivibile, molteplice come le esperienze che il pezzo propone a ciascun camminatore del deserto.

"East-West/West-East", in ogni caso, è una affermazione, è qualcosa di "scritto", è una versione aliena di quella "parola" che è, in modo più fisico che ad altre latitudini spirituali, al centro della cultura islamica. Richard Serra ha composto un'affermazione assoluta, per la quale qualsiasi contenuto specifico è riduttivo, inadeguato, inutile. Una manifestazione di geografia umanistica applicata, e, per estensione, di quel miraggio inseguito da millenni, da Babilonia a Lower Manhattan, da Giza alle ultramoderne capitali del Golfo Persico: il miraggio dell'architettura pura.

Essendo pura, questa idea di architettura del luogo, nel luogo e oltre il luogo, non è ovviamente esportabile, e non è, se non in minima parte, propaganda. È arte, nel tempo e nello spazio. Richard Serra, in un'intervista al New Yorker ha detto che "nessuno sa" quanto sarà lunga la vita del suo pezzo. Quello che oggi mi appare evidente è che nel momento in cui scomparirà, come rovina di un'altra forma di civiltà - per molti versi tuttora misteriosa - insieme a esso scomparirà anche quel deserto, che in fondo era fatto solo perché i monoliti d'acciaio potessero esistere, esattamente qui, esattamente così.

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Smotrich: Israele "occuperà Gaza per rimanerci"

Milano, 5 mag. (askanews) - Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato un piano per ampliare l'offensiva nella Striscia di Gaza e che prevede la "conquista di Gaza, il controllo dei territori" e degli aiuti umanitari. Lo ha confermato il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich: Israele "occuperà Gaza per rimanerci" e "non ci sarà alcun ritiro, nemmeno in cambio degli ostaggi" ha dichiarato il ministro in un intervento a una conferenza a Gerusalemme riportata dai media locali.

L'esponente dell'estrema destra israeliana ha spiegato che il piano approvato la scorsa notte dal gabinetto di sicurezza prevede manovre in profondità dell'enclave palestinese: "Conquisteremo territorio e ci rimarremo. Finalmente prenderemo il controllo di tutti gli aiuti umanitari, in modo che non riforniscano Hamas".

Secondo quanto riportato da Haaretz, Smotrich ha quindi confermato che potrebbe essere in agenda la questione di annettere la Striscia di Gaza: "Una volta che la occuperemo e rimarremo nella Striscia di Gaza, potremo iniziare a parlare di sovranità".

Il piano, presentato dal Capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), il Generale Eyal Zamir, prevede che l'esercito prenda il controllo del territorio a Gaza, sposti la popolazione a sud, attacchi Hamas e impedisca al gruppo palestinese di controllare gli aiuti umanitari. Nel corso della riunione è stato deciso che il piano di aiuti non sarà attuato a breve perchè il gabinetto ritiene che nell'enclave palestinese ci siano ancora sufficienti scorte di cibo.

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Germania, firmato il contratto di coalizione tra Unione Cdu-Csu e Spd

Berlino, 5 mag. (askanews) - L'Unione Cdu-Csu (centrodestra) del prossimo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha firmato il contratto di coalizione con il partito socialdemocratico tedesco, SPD, suggellando la formazione del nuovo governo tedesco, che giurerà formalmente martedì 6 maggio.

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Lollobrigida: "Evitare una guerra commerciale, danneggia chi produce"

Rho, 5 mag. (askanews) - "Quelli che sono i dettagli di una trattativa complessa come quella in essere, dobbiamo valutarli all'esito della trattativa, non c'è un metodo giusto o sbagliato per arrivare a un risultato, c'è un risultato e se il risultato è positivo anche la trattativa lo è stata". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine dell'inaugurazione di TuttoFood a Rho, a proposito della linea dell'Europa nella trattativa con gli Usa sui dazi.

"Certamente l'Italia è riuscita a garantire una interlocuzione con gli Stati Uniti, è evidente a tutti che è stata condotta in piena sintonia con la Commissione europea, smorzando quegli spiriti animosi, a volte nutriti di pregiudizio verso gli Stati Uniti che confondono quelli che sono dei rapporti obbligati che noi abbiamo con Stati che hanno gli stessi nostri valori, le stesse nostre istituzioni e sono dei partner imprescindibili come gli Stati Uniti che scelgono chi li governa con il voto democraticamente".

Lollobrigida ha sottolineato che "noi dobbiamo rispettare qualsiasi scelta che gli Stati Uniti fanno e avere un approccio tra virgolette laico rispetto agli altri governi che però sia corroborato da una relazione costante nel tentativo - questo è stato il ruolo, io credo, di fronte agli occhi di tutti della presidente Meloni - di mediare, di mettere in connessione le parti cercando di arrivare al risultato che per i nostri imprenditori è quello di evitare a tutti i costi una guerra commerciale. Le guerre non portano vantaggi a chi produce", ha concluso.

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Von der Leyen: 500 milioni di euro per attrarre ricercatori in Ue

Parigi, 5 mag. (askanews) - "La scienza è un investimento e dobbiamo fornire gli incentivi giusti. Ecco perché posso annunciare che proporremo una nuova dotazione di 500 milioni di euro per il periodo 2025-2027 al fine di rendere l'Europa un polo d'attrazione per i ricercatori". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, durante il suo intervento all'evento "Scegliere l'Europa per la scienza", alla Sorbona di Parigi.

"Ciò sosterrà i ricercatori e gli scienziati più brillanti d'Europa e del mondo", ha precisato, confermando che l'Unione europea intende creare "un nuovo 'super-finanziamento' settennale del Consiglio europeo per la Ricerca, per offrire ai migliori ricercatori una prospettiva a lungo termine".

Von der Leyen ha ricordato che grazie al Consiglio europeo per la Ricerca, c'è già un sostegno ai ricercatori che si stabiliscono in Europa, fornendo un'integrazione alla loro borsa di studio. "Ora stiamo raddoppiando l'importo che possono ricevere quest'anno", ha spiegato. "E voglio estendere questo sostegno anche agli anni 2026 e 2027. Allo stesso tempo, dobbiamo concentrarci anche sulla prossima generazione" ha detto.

Von der Leyen ha spiegato che l'obiettivo è raggiungere il 3% del Pil per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo entro il 2030.

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