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Fronteddu (Jti Italia): certezza del quadro normativo è fondamentale

di TMNews lunedì 27 maggio 2024
2' di lettura

Milano, 27 mag. (askanews) - "Come JTI Italia crediamo fortemente che la certezza del quadro normativo e regolatorio, in particolare di quello fiscale, siano elementi fondamentali per lo sviluppo e la credibilità del nostro sistema Paese". Questa la sintesi dell'intervento di Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia, intervenuto sabato 25 maggio al panel "Serve una svolta tra fisco, imprese e contribuenti" al Festival dell'Economia di Trento.

Protagonisti del confronto, svoltosi presso Palazzo Geremia e moderato dal Vicedirettore del Sole 24 Ore Jean Marie Del Bo, anche Ernesto Maria Ruffini, Direttore dell'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia Entrate - Riscossione, Maria Pierro, Professore ordinario in Diritto Tributario presso l'Università degli Studi dell'Insubria e Livia Salvini, Professore ordinario in Diritto Tributario presso l'Università Luiss Guido Carli, Silvia Castagna, Componente della Commissione Intelligenza Artificiale del Dipartimento Informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e responsabile delle relazioni istituzionali di Doxa e Simone Zucchetti, Partner Tremonti Romagnoli Piccardi e Associati.

"Una pianificazione fiscale certa porta benefici in termini di programmazione degli investimenti da parte delle aziende presenti nel nostro Paese, rendendo il nostro tessuto economico/produttivo maggiormente competitivo e innovativo", ha continuato Fronteddu, ponendo anche l'accento sull'importanza della collaborazione e del dialogo tra istituzioni e mondo dell'impresa e citando come esempio virtuoso di questo sforzo il calendario fiscale triennale avviato con la Legge di Bilancio 2023, che ha introdotto una programmazione di medio periodo sulla tassazione dei prodotti del tabacco.

"Questo è un dispositivo virtuoso che gli operatori del settore attendevano da anni, perché va proprio nella direzione della semplificazione e programmazione degli investimenti da parte di imprese come la nostra, investimenti che hanno impatti reali sui territori in cui operiamo", ha commentato il manager. Fronteddu ha infatti evidenziato come la chiarezza del quadro fiscale di riferimento del settore abbia permesso il rafforzamento dell'impegno decennale di JTI con la filiera tabacchicola italiana, portando alla firma di un accordo triennale con il MASAF per l'acquisto di 8mila tonnellate l'anno di tabacco, proveniente per la maggior parte dall'Umbria.

Fronteddu ha inoltre ricordato gli ulteriori investimenti di JTI per il lancio di Ploom X, il dispositivo a tabacco riscaldato presente in Italia dal 2023, che ha richiesto impegno significativo in ricerca e sviluppo per garantire un'alta tecnologia e standard qualitativi elevati per i consumatori adulti.

"Il calendario fiscale è stato un grande passo in avanti per il settore del tabacco", ha infine concluso Fronteddu. "Tuttavia, con la Legge di Bilancio 2024, il Governo ha modificato in maniera inaspettata il suo impianto normativo, dopo appena 10 mesi dalla sua introduzione. Come JTI siamo consapevoli della congiuntura economica incerta, ma siamo anche convinti che perché ogni attore sia in grado di fare la sua parte si debba continuare a cercare un dialogo proficuo tra istituzioni e imprese, per garantire un quadro chiaro all'interno del quale poter generare ricchezza".

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Novo Selo (Bulgaria), 23 dic. (askanews) - Il calore delle truppe entusiaste per il suo arrivo e l'orgoglio di essere italiani, non soltanto nel suo discorso ma anche nella stretta di mano a ogni singolo militare. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, ieri in Libano, domani a Sarajevo, è venuto anche in Bulgaria, a Novo Selo a portare gli auguri di Natale alle donne e agli uomini che passeranno queste festività lontano da casa, facendo il proprio dovere.

Un discorso molto sentito peraltro, che ha descritto la grande differenza che può fare un contingente italiano all'estero, grazie non solo alla professionalità, ma anche all'umanità e alla capacità di comunicare degli italiani. Di farsi partecipi.

Il tutto mentre il mondo sta cambiando sempre più velocemente, le sfide si moltiplicano. Ieri ancora una volta i rapporti dell'intelligence statunitense hanno avvertito che il presidente russo Vladimir Putin intende conquistare tutta l'Ucraina e rivendicare parti dell'Europa che appartenevano all'ex impero sovietico. "Noi non siamo pronti ad affrontare la follia di nessuno e quindi non saremmo pronti se quello che dice l'intelligence americana si verificasse perché non siamo pronti ad avere una guerra in casa, non lo siamo per mentalità, non lo siamo perché abbiamo disinvestito in difesa negli ultimi 40 anni, non lo siamo per mille motivi, quindi non lo siamo" ha detto Crosetto, rispondendo in conferenza stampa a Novo Selo in Bulgaria, a una domanda di askanews sulle recenti indiscrezioni trapelate dalla Intelligence Usa.

Poi in merito alla "Strategia dell'istrice" spesso citata dal ministro, Crosetto ha aggiunto: "C'è un animale piccolo che fa paura a quelli grandi, perché chiunque si avvicina si fa male, allora un paese piccolo come il nostro deve adottare una strategia e l'Europa da questo punto di vista, essendo impreparata, può adottare solo quella strategia, cioè quella di far paura perché se qualcuno prova a toccarla si fa male. È la stessa cosa, è la stessa strategia che ha usato Israele e per cui è sopravvissuto in questi anni ed è quella cui dovremmo abituarci. Dissuadere chiunque voglia in qualche modo farci male perché se ci tocca si fa male lui per prima", ha aggiunto il ministro.

Di fronte a un futuro nel quale sempre più c'è la Nato ma l'Europa dovrà iniziare a difendersi da sola. Giunto il momento, come per quei figli che prima o poi devono lasciare il nido.

"Purtroppo viviamo in un mondo in cui le minacce non si sostituiscono, si sovrappongono, per cui l'abbiamo visto, quello che vediamo in Ucraina: è una guerra tradizionale fatta addirittura in trincee, sembra quella della prima guerra mondiale. Poi l'abbiamo vista in Israele: una guerra combattuta con satelliti che intercettano missili che vanno sempre più veloci e a questo si aggiunge la guerra ibrida. Ma non ce n'è una che sostituisce un'altra, è una somma di attacchi che alcuni attori, alcuni paesi utilizzano, quella ibrida è quella che non si vede e che si può combattere tutti i giorni senza scatenare una reazione da parte degli altri. Sono le centinaia di attacchi hacker, migliaia; a oggi sono 1800 che abbiamo subito in Italia, alcuni molto gravi".

E poi se gli si chiede del 2026, Crosetto scherza e sorride. "Mi devo sforzare di vederlo bene - ha detto - ogni giorno devo sforzarmi di essere ottimista perché devo cercare di costruire un mondo migliore per i miei figli e anche per i vostri".

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio di Gualtiero Benatelli

Immagini askanews

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