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Marco Gay: politica migratoria deve favorire inclusione e formazione

di TMNews martedì 29 ottobre 2024
1' di lettura

Torino, 29 ott. (askanews) - Usare la capacità dell'Italia "di essere accoglienti e inclusivi" per definire "una politica migratoria che favorisca l'inclusione, la fornazione e le competenze". A dirlo è Marco Gay, presidente dell'Unione Industriali di Torino, a margine dell'assemblea pubblica dell'organizzazione tenutasi nel capoluogo piemontese. "Non dobbiamo avere timore di essere accoglienti ma dobbiamo avere la responsabilità che questa accoglienza sia basata sull'opportunità, che si chiama competenze, lavoro, la necessità di contrastare la crisi demografica, assieme a un aiuto alla genitorialità che per noi è centrale".

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Secondo un rapporto della Federazione europea per i trasporti e l'ambiente (T&E), un gruppo di pressione ambientalista con sede a Bruxelles, i ponti della Germania necessitano di riparazioni e ammodernamenti per un valore di 100 miliardi di euro. Benedikt Heyl, tra gli autori del rapporto sullo stato dei ponti in Germania per T&E:

"Direi che questo è il risultato di errori politici, il problema in Germania non è la mancanza di risorse, ma il fatto che per anni il denaro è stato investito nel posto sbagliato, ovvero nell'ampliamento delle infrastrutture stradali, mentre i risparmi sono stati fatti nel posto sbagliato, ovvero nella manutenzione dei ponti".

Le immagini del Ponte Carola a Dresda, parzialmente crollato nel gennaio 2025, sono rimaste impresse a molti.

"Quello che non capisco è perché problemi riconosciuti vengano ignorati così a lungo - si lamenta il pensionato Volker Mattern, mentre si trova sul Jahrtausendbruecke, un ponte ricostruito nel 1996 nel centro di Brandeburgo sulla Havel - E questo non è chiaramente un caso isolato, come senza dubbio saprete. Che sia a Berlino, Dresda o in qualsiasi altro luogo: in Germania, le infrastrutture non sono state manutenute adeguatamente negli ultimi 20 anni".

"Vengo da dove hanno dovuto demolire un ponte. Da un giorno all'altro, era così fatiscente che hanno dovuto chiuderlo e poi demolirlo. Non vogliamo finire come Dresda, dove i ponti crollano da soli, dico io", ha denunciato un altro pensionato, Bernard Schuetz.

Per Steffen Scheller, sindaco di Brandeburgo, 65 chilometri a Ovest di Berlino, i soldi non bastano mai: "Abbiamo sicuramente delle spese impreviste, come quelle per un piccolo ponte che deve essere completamente ricostruito quest'anno, il che ci costerà altri 1,4 milioni di euro, fuori dal bilancio. Spendiamo già molti soldi per i nostri ponti e strade ogni anno. Ma quando si tratta di costruire un nuovo ponte da zero, i costi ovviamente aumentano significativamente e i soldi non bastano".

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