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"I Temp(l)i cambiano": l'opera di Pistoletto torna a Milano

di TMNews mercoledì 21 maggio 2025
3' di lettura

Milano, 21 mag. (askanews) - La cultura e l'arte sono potenti strumenti di coinvolgimento delle persone, stimolando riflessioni e promuovendo comportamenti consapevoli ed è proprio in questo contesto che si inserisce l'evento "L'arte per un futuro sostenibile" tenutosi ai Chiostri di San Barnaba, in occasione del ritorno a Milano dell'opera "I temp(l)i cambiano", realizzata dal celebre artista Michelangelo Pistoletto per Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

"Un po' di anni fa abbiamo chiesto al maestro Pistoletto di aiutarci a raccontare con il linguaggio dell'arte l'importanza dell'economia circolare, cioè di un passaggio da un modello lineare di consumo dei beni a un modello circolare dove ogni cosa può essere ripensata con un'ottica diversa" spiega il Dg di Erion WEEE, Giorgio Arienti, aggiungendo che "il maestro Pistoletto ha voluto proporre questa idea del tempio quindi del luogo più importante, più sacro, il centro della vita tra i cittadini, il centro del rapporto tra i cittadini e il divino. Ripensarlo in un modo circolare, utilizzando cestelli di lavatrici e parti di frigoriferi per fare quest'opera che davvero racconta il nostro lavoro, racconta quello che facciamo, racconta l'importanza di cambiare paradigma e di adottare modelli più sostenibili".

"Il senso è quello di un recupero continuo di quello che noi abbandoniamo dopo averlo usato ma è quindi l'uso anche delle cose quotidiane che rientrano nella vita che è quella di tutti i giorni di noi tutti, poi alla fine entra in un grande sistema che è quello del consumo che porta al consumismo eccetera..." precisa

Michelangelo Pistoletto, sottolineando che "quindi questo bisogno di recuperare di rigenerare quello che noi abbiamo fatto senza inquinare il mondo, questo è il grande problema che inquiniamo il mondo e quindi quasi l'idea sacra di un tempio che rimette le cose a posto che ricompone: ecco questa è l'idea di ricomporre quello che noi abbiamo in qualche maniera usato e che può inquinare il mondo. E noi adesso dobbiamo disinquinare il mondo".

L'opera, che sarà visitabile gratuitamente per i prossimi tre anni, rappresenta una potente sintesi tra arte e impegno civico. "La cultura - continua il 91enne pittore e scultore biellese - è fondamentale perché cosa vuol dire? Vuol dire imparare, si comincia da bambini a far cultura a imparare qualcosa che ancora ci porta più lontano di quel che è stato fatto fino ad allora quindi conoscere il passato rimodellare il passato verso il futuro questa è la cultura l'arte è creazione Quindi l'arte è l'origine veramente profonda di ogni sistema culturale".

"I temp(l)i cambiano" non è dunque solo un'opera d'arte ma un invito per tutti i visitatori sulla necessità di cambiare paradigma, modificando le nostre azioni e trasformando in risorsa ciò che consideriamo rifiuto. "Noi ricicliamo circa il 90% in peso di tutti i rifiuti che gestiamo quindi fatto 100 chili che entrano in un impianto di trattamento, 90 rientrano nei cicli produttivi quindi parliamo di ferro, rame, alluminio plastica che sono i materiali presenti in maggiore quantità e più facili anche da estrarre" racconta Arienti, concludendo che "i cittadini italiani hanno cominciato a capire l'importanza della raccolta differenziata dei Raee ma siamo purtroppo ancora lontani dai target che la Comunità Europea ci chiede. Per dare due numeri, raccogliamo in Italia circa 6 kg per abitante all'anno, la comunità europea ci chiede di raccoglierne almeno il doppio".

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