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Redivivus: rinascere con arte, nuova vita a plastica e persone

di TMNews martedì 3 giugno 2025
2' di lettura

Milano, 3 giu. (askanews) - Rinascere con l'arte. Dare nuova vita alla plastica. E alle persone. È questo il cuore di Redivivus, il progetto promosso da COREPLA, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, con il patrocinio del Ministero della Giustizia e a cura dell'associazione ManieMente.

La Sicilia è la prima tappa di un percorso che unisce sostenibilità ambientale, inclusione sociale e creatività.

"Cosa fa questo progetto? Sostanzialmente valorizza ciò che viene gettato, ciò che andrebbe perduto. Dà alla plastica, che avrebbe poco valore, molto. Chi produce qualcosa con la plastica in questo progetto sono dei ragazzi delle carceri minorili siciliane che quindi si vedono coinvolti in un messaggio molto forte di rinascita, di opportunità e di crescita e di valori", dichiara Giovanni Cassuti, presidente di Corepla.

Redivivus, dal latino, "rinato", è un ponte tra economia circolare e dignità umana. Un invito a credere che, anche da luoghi difficili, possano nascere bellezza, riscatto e nuove possibilità.

"Redivivus è un progetto che con l'utilizzo delle bottiglie di plastica, prevede la creazione di quadri d'autore, rivisitazione anzi di quadri d'autore. Utilizzeremo autori come Klimt, Van Gogh, Mondrian, anche Leonardo da Vinci", spiega Romina Scamardi, ideatrice del progetto.

Un progetto pilota, attivo negli Istituti Penali per i Minorenni e negli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo, Catania, Acireale e Caltanissetta, dove il riutilizzo della plastica diventa un gesto educativo e trasformativo: i giovani coinvolti, attraverso laboratori artistici, trasformano le bottiglie in PET in opere d'arte e consapevolezza.

"Stanno partendo tutti gli altri progetti presso tutti gli altri istituti per i minorenni della Sicilia ma anche presso gli uffici per i servizi sociali perché noi siamo molto radicati sul territorio siciliano, abbiamo sostanzialmente uffici dappertutto che seguono i ragazzi sia all'interno degli istituti ma soprattutto all'interno delle comunità e presso le abitazioni, perché circa 1500 ragazzi oggi vengono seguiti costantemente dai nostri operatori su tutto il territorio siciliano", chiosa Santo Ippolito, direttore Centro Giustizia Minorile Sicilia.

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