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Putin nega di voler fare da mediatore tra Iran e Israele

di TMNews sabato 21 giugno 2025
1' di lettura

San Pietroburgo, 21 giu. (askanews) - Al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato di non voler fare da mediatore tra Iran e Israele e di voler solo suggerire idee su come i due Paesi potrebbero risolvere la crisi in escalation. Il Cremlino ha trascorso gran parte della settimana a presentare Mosca come potenziale pacificatore dopo che Israele ha lanciato attacchi contro l'Iran, che ha reagito con missili e droni.

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L'Aiea chiede l'accesso degli ispettori ai siti nucleari iraniani

Vienna, 23 giu. (askanews) - Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha chiesto il ritorno degli ispettori nei siti nucleari iraniani, nel tentativo di "rendere conto" delle scorte di uranio altamente arricchito di Teheran dopo gli attacchi di Israele e degli Stati Uniti al programma atomico del Paese.

"Prima di tutto dobbiamo tornare al tavolo dei negoziati - ha detto Grossi - e per questo consentire agli ispettori dell'Aiea, i guardiani per conto nostro del Tnp (Trattato di non proliferazione nucleare), di tornare nei siti nucleari iraniani e rendere conto delle scorte di uranio, compresi, soprattutto, i quattrocento chilogrammi arricchiti al sessanta per cento".

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Proteste anti Trump davanti alla Casa Bianca e a New York

New York, 23 giu. (askanews) - Al grido di "Giù le mani dall'Iran ora", centinaia di persone si sono radunate nella turistica Times Square a New York, il giorno dopo gli attacchi statunitensi su tre siti nucleari iraniani.

Ma non è l'unica protesta anti-Trump; centinaia di manifestanti pacifisti si sono radunati davanti alla Casa Bianca contro gli attacchi statunitensi su tre siti nucleari in Iran. "La mia più grande paura è la guerra nucleare", afferma Max Reed, uno studente della Virginia settentrionale.

"Questo è in assoluto il peggior incubo della nostra vita (...) con i soldi delle mie tasse qui stanno bombardando la casa della mia infanzia" ha spiegato un iraniano-americano durante una protesta a New York.

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Trump: danni monumentali ai siti nucleari dell'Iran

Washinghton, 23 giu. (askanews) - I siti nucleari iraniani hanno subito "danni monumentali" nell'attacco degli Stati Uniti, ha sottolineato - riferendosi a immagini satellitari in precedenza non divulgate - il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump sul social network Truth..

Apparentemente parlando del sito nucleare sotterraneo di Fordo, il presidente degli Stati Uniti ha affermato: "Il danno maggiore si è verificato molto al di sotto del livello del suolo". Poi ha aggiunto: "Centro!!!".

Sempre via social, Trump ha sollevato la prospettiva di un cambio di regime a Teheran se i leader del Paese non fossero in grado di "rendere l'Iran di nuovo grande", andando oltre le dichiarazioni di alti funzionari della sua amministrazione. "Non è politicamente corretto usare il termine 'cambio di regime', ma se l'attuale regime iraniano non è in grado di RENDERE L'IRAN DI NUOVO GRANDE, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? MIGA!!!", ha concluso il presidente Usa su Truth, ovvero "Make Iran Great Again", un acronimo simile al suo 'MAGA' con la A di America.

Ma il segretario alla Difesa Pete Hegseth aveva affermato che la missione "non era e non è stata finalizzata a un cambio di regime", ma a "un'operazione di precisione" mirata al programma nucleare iraniano. E così il vicepresidente J.D. Vance, che aveva precisato: gli Stati Uniti "non sono in guerra con l'Iran".

Teheran annuncia ritorsioni. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha affermato che gli attacchi statunitensi hanno rivelato che Washington è "dietro" la campagna di Israele contro la Repubblica Islamica e ha promesso una risposta pronta.

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Missili dall'Iran, a Tel Aviv abitanti si rifugiano nella stazione

Tel Aviv, 23 giu. (askanews) - Serene d'allarme hanno risuonato in Israele all'avvicinarsi dei missili iraniani. Giornalisti della France presse hanno riferito di esplosioni udite a Gerusalemme.

Nelle immagini, gli abitanti che sono corsi in una stazione di Tel Aviv dopo che l'esercito israeliano ha chiesto alla popolazione di mettersi al sicuro. Decine e decine di persone hanno raggiunto in poco tempo l'area sicura, aspettando notizie dell'attacco imminente annunciato.

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