CATEGORIE

Germania e Francia chiedono "negoziati sui dazi seri e mirati"

di TMNews mercoledì 16 luglio 2025
1' di lettura

Roma, 16 lug. (askanews) - Il ministro delle Finanze tedesco Lars Klingbeil ha affermato che Francia e Germania vogliono negoziati sui dazi "seri e mirati" con gli Stati Uniti durante una conferenza stampa a Genshagen, nel Brandeburgo, con il suo omologo francese Éric Lombard.

"Siamo d'accordo che il conflitto sui dazi debba essere risolto e che non ci aiutano nuove minacce o provocazioni quotidiane. Vogliamo negoziati seri e mirati con gli Stati Uniti, questo è ciò che sostengono Germania e Francia, questo è ciò che sosteniamo nell'Unione Europea. Noi europei siamo uniti e siamo risoluti: vogliamo un accordo equo con gli americani".

tag

Ti potrebbero interessare

Ezhaya (ASTOI): c'è significativo ritorno al turismo organizzato

Milano, 18 lug. (askanews) - "C'è un ritorno verso il turismo organizzato, perché i clienti hanno capito chiaramente la differenza tra una vacanza puramente, per così dire, digitale dove si prende solo volo più albergo, e una vacanza invece più tutelata, più garantita, ma soprattutto che assicuri più profondità nella fruizione della vacanza stessa, più sfaccettature e quindi di vivere una vacanza più completa". Lo ha detto ad askanews Pier Ezhaya, presidente di ASTOI Confindustria Viaggi, commentando alcuni dei dati emersi dall'Osservatorio dell'associazione sull'estate 2025.

"Ovviamente fronteggiamo una situazione geopolitica per niente facile, quindi non è sicuramente il il terreno ideale dove poter giocare una partita sul turismo, ma bene o male i clienti poi si reindirizzano, ma non rinunciano a un un bene che è diventato ormai un bisogno incomprimibile. Quindi, dal nostro punto di vista un'estate sicuramente positiva per il tour operating italiano".

TMNews

Trump sottoposto a esami medici, Casa Bianca: "Ha un'ottima salute"

Washington, 18 lug. (askanews) - Donald Trump "resta in ottima salute". A comunicarlo è stata la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, che si è dilungata sui dettagli di tutta una serie di esami e analisi cliniche a cui il presidente è stato sottoposto, anche a seguito di alcune indiscrezioni della stampa americana.

"Nelle ultime settimane - ha detto Leavitt - il presidente Trump ha notato un leggero gonfiore nella parte inferiore delle gambe. In linea con le cure mediche di routine e per un eccesso di cautela, questa preoccupazione è stata valutata in modo approfondito dall'unità medica della Casa Bianca. Il presidente è stato sottoposto a un esame completo, che ha incluso studi diagnostici vascolari. Doppler venosi bilaterali degli arti inferiori sono stati eseguiti e hanno rivelato un'insufficienza venosa cronica, una condizione benigna e comune, in particolare negli individui di età superiore ai 70 anni. È importante notare che non è stata rilevata alcuna evidenza di trombosi venosa profonda o di malattie arteriose".

"Tutti i risultati sono nei limiti della norma - ha insistito la portavoce - è stato eseguito anche un ecocardiogramma che ha confermato la normalità della struttura e della funzione cardiaca. Non sono stati individuati segni di insufficienza cardiaca, insufficienza renale o malattie sistemiche. Inoltre, foto recenti del presidente hanno mostrato lievi lividi sul dorso della mano. Questo è coerente con una lieve irritazione dei tessuti molli dovuta alle frequenti strette di mano e all'uso di aspirina, che viene assunta come parte di un regime standard di prevenzione cardiovascolare. Si tratta di un effetto collaterale ben noto e benigno della terapia con aspirina e il presidente rimane in ottima salute".

TMNews

'glo For Music', concerto a sorpresa dei Coma Cose

Napoli, 17 apr. - All'Arenile si è tenuta l'esibizione a sorpresa dei ComaCose. Il gruppo, ospite dell'evento glo for Music, ha realizzato i propri brani più iconici sorprendendo tutti i presenti. La tappa di Napoli è solo l'ultima del progetto itinerante organizzato da glo per accogliere al meglio l'estate nella penisola, dopo il successo dello scorso anno e i riscontri positivi nelle tappe precedenti.

Fabio De Petris, Presidente e Amministratore Delegato di BAT Italia, ha dichiarato: "glo for music così come glo for art lega il brand all'interno di spazi culturali molto importanti per i nostri consumatori. Si tratta di un percorso iniziato diversi anni fa fatto di cultura, arte e creatività. Vogliamo essere vicini in questo modo ai valori che caratterizzano i nostri consumatori, i quali vivono il nostro brand senza vincoli e con grande libertà".

L'evento, ormai appuntamento fisso per i giovani italiani, è un'occasione per immergersi nel mondo della musica e della creatività, unendo spontaneità e divertimento, in cui la protagonista assoluta è la freshness, una ventata di freschezza sensoriale e visiva che prende vita attraverso musica, creatività e stile, e che si concretizza nei nuovi dispositivi glo HYPER PRO Crystal in edizione limitata.

TMNews

Voci da Londra sul voto ai 16enni alle politiche del Regno Unito

Londra, 17 lug. (askanews) - Alcuni londinesi commentano l'annuncio del governo britannico di consentire ai 16enni di votare alle elezioni politiche, un cambiamento epocale che pone il Regno Unito tra i Paesi con l'età più bassa per votare nel mondo.

"Penso sia fantastico, onestamente, penso che permetta anche ai più giovani di esprimere la propria opinione, perché veramente quando si vota, il voto li riguarda, perché stanno crescendo e quello è il loro governo. Credo che nelle scuole dovrebbero insegnarci di più su questo, perché se dovessi votare adesso, non saprei nulla in merito, non saprei come affrontare l'iter e, sì, credo che le scuole dovrebbero sicuramente insegnarci di più e allora più ragazzi saranno in grado di esprimere la propria opinione e votare per chi vogliono, sì", commenta ad Afp Lulu Campmanm, studentessa, 16 anni.

"Personalmente, penso sia una buona idea che i giovani siano coinvolti, che votino, perché credo che abbiano il diritto, più di chiunque altro, di vedere cosa sta succedendo. Ho una sorella minore, ho dei cugini più piccoli che si interessano di politica e relazioni internazionali, lo fanno a ottimi livelli e studiano, ne sanno parecchio, sanno persino più di politica di quanto ne sanno alcuni della generazione più grande, quindi penso sia giusto che i giovani abbiano il diritto di voto", ha commentato Rhea Kandel, consulente e podcaster 27enne.

"Penso che se avessi 16 o 17 anni non avrei la minima idea di cosa succede in politica. Probabilmente non avrei un'idea molto chiara di cosa sta succedendo e di cosa avrei dovrei essere, per cosa dovrei votare. Detto questo, alcuni dei miei compagni di studio avrebbero avuto un'idea molto più chiara, quindi penso che ci siano molte variabili, ad esempio alcune persone hanno una buona idea di cosa sta succedendo e di cosa votare, ma altre credo di no. Penso che sia positivo che stiamo includendo una fascia d'età più ampia, penso che sia un bene nel complesso, ma credo che più persone debbano essere meglio informate su cosa votare", afferma Freya Pinkerton, 25enne che lavora in un caffé.

TMNews