Milano, 2 ott. (askanews) - OBI, azienda che opera nel settore del Fai-da-te e del giardinaggio ha aperto a Milano il suo primo showroom a livello globale, pensato per offrire una consulenza personalizzata ai clienti, con professionisti del design e dell'architettura. "Il primo in Italia - ha detto ad askanews Gabriele Gennai, amministratore delegato di OBI Italia - ma il primo in Europa per il gruppo. Milano era una scelta dovuta, è la città del design, della moda e OBI non poteva non essere presente in una città come Milano con una nuova superficie in centro nella quale connettere i bisogni dei nostri clienti con la nostra proposizione di prodotto, offerta e servizio".
Lo showroom milanese, concepito come concept replicabile in altri centri urbani, costituisce il primo investimento in Europa di questo genere da parte di OBI, a conferma della centralità del mercato italiano per l'azienda, che nel nostro Paese ha avviato la sua espansione internazionale nel 1991, aprendo il primo punto vendita al di fuori dei confini tedeschi. Con l'intento di offrire anche nuovi servizi ai clienti.
"Questo showroom - ha aggiunto Ilenia Pirozzi, responsabile Visual Merchandising e in Store Communication di OBI Italia - parte da un'esigenza specifica, che quella di clienti che hanno sempre più bisogno di una consulenza specializzata e partono quindi dall'idea del loro bagno fino alla progettazione e alla realizzazione".
In occasione dell'inaugurazione sono stati anche presentati i risultati di una ricerca realizzata con GfK come parte del progetto "Intelligenza Manuale", che esplora il significato e il ruolo delle competenze manuali nella creazione di valore. "Noi - ha concluso Gennai - lanceremo in Italia un progetto che è legato all'intelligenza manuale e che vedrà evoluzione e sviluppo a partire da questo autunno. Sarà un momento nel quale disconnettiamo le persone e le connettiamo con la manualità, con la capacità di fare".
Dala ricerca è emerso che Il 91% degli italiani ritiene fondamentale per la vita quotidiana una qualche dimestichezza nei lavori manuali, per l'80% degli intervistati, poi, tali attività sono anche uno strumento relazionale, capace di rafforzare i legami sociali.