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Artista totale: la straordinaria Barbara Hannigan sul podio della Scala

di TMNewslunedì 27 ottobre 2025
2' di lettura

Milano, 27 ott. (askanews) - Una donna parla al telefono con l'amante che la sta lasciando, sentiamo solo la sua voce. Barbara Hannigan canta, recita, e dirige la Filarmonica della Scala in uno spettacolo che non si dimentica. E' "La Voix Humaine" di Francis Poulanc su un testo di Jean Cocteau.

La soprano canadese è un'artista totale; da quindici anni è salita anche sul podio, e per questo debutto alla Scala ha portato anche 'Metamorphosen' di Richard Strauss, composto in Svizzera alla fine della seconda guerra mondiale, dolente meditazione sulla cultura devastata dalla guerra.

"La Filarmonica della Scala è meravigliosa, adoro fare musica con loro, dal primo giorno hanno avuto un suono e un respiro bellissimi", dice.

Ma è nella tragedia lirica in un atto di Poulanc, uno spettacolo che porta in giro da quattro anni, che la sua tecnica di direttrice si fonde con l'attrice e con la cantante.

"Ne La Voix Humaine devono seguire la mia mano, non la mia voce. Anche io devo seguire la mia mano. Super complesso sì, e molto divertente"

L'entusiasmo delle signore in platea dice che i tempi dal 1959 purtroppo non sono così cambiati, le donne aspettano ancora al telefono. Con i video sullo schermo anche in primissimo piano per trasmettere la rabbia e il lutto, chiamando anche la platea a testimone, Hannigan porta il pubblico a meditare su quello che le parole nascondono.

"Non sappiamo in questo pezzo quale sia la verità. Elle, la protagonista, parla molto di fantasia e dell'importanza della menzogna. Questo ti dà grande libertà drammaturgica. Noi esseri umani non diciamo sempre quello che pensiamo. Quando un personaggio dice qualcosa, noi come interpreti possiamo decidere se è vero o se c'è un sottotesto. Come attrice, come cantante, gioco sempre su questo limite: cosa sta dicendo, e cosa sta dicendo davvero. Proprio come fanno gli esseri umani".