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Forza Italia in piazza: grazie a noi una giustizia giusta

di TMNews giovedì 30 ottobre 2025
2' di lettura

Roma, 30 ott. (askanews) - "Grazie a Forza Italia una giustizia giusta". Con questo striscione e uno stendardo con la gigantografia di Silvio Berlusconi, tra le bandiere di partito, diversi esponenti di Forza Italia si sono dati appuntamento a Piazza Navona. A pochi passi da Palazzo Madama, dove è stata approvata definitivamente la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere dei magistrati, i capigruppo di Camera e Senato Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano, i deputati Enrico Costa, Pietro Pittalis, Paolo Emilio Russo, hanno festeggiato nel nome del fondatore del partito "una giornata storica".

"E' un momento molto importante per Forza Italia - ha detto Paolo Barelli, capogruppo alla Camera - che con Silvio Berlusconi ha sempre messo al centro la necessità di riformare la giustizia. Generiamo le condizioni per una giustizia giusta che veda un giudice veramente terzo, equidistante nei confronti del pm, che è la pubblica accusa e l'avvocato della difesa che difende i cittadini. È una questione di correttezza giuridica che sosteniamo con forza, chi fa polemica strumentale dicendo che si assoggetta il pm al potere politico non capisco in quale parte della riforma lo evinca. Esisteranno due Csm, è una questione di civiltà giuridica".

Con Fi anche alcune "vittime di errori giudiziari", come Antonio Lattanzi, ex assessore comunale ai lavori pubblici di Martinsicuro, assolto dopo dieci anni: "Io sono vittima di una persecuzione giudiziaria, sono stato arrestato ben 4 volte nell'arco di due mesi, trascorrendo 83 giorni in carcere. Ero assessore al mio comune di residenza e ci furono delle accuse di concorso in tentata concussione, reato che non prevede neanche l'arresto, ma il pm e il gip la pensavano in modo diverso. A questa riforma c'è una forte opposizione da parte della sinistra, io dico andiamo a vincere il referendum: noi vittime delle ingiustizie ci rimboccheremo le macchine, andando dappertutto per far votare questa riforma per una giustizia diversa. Non è che non credo nella giustizia ma a volte qualche meccanismo si inceppa e fa male perché la carcerazione anche per un solo giorno ti distrugge la vita".

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