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Kos (Ue): la candidatura dell'adesione dell'Ucraina avanza

di TMNews martedì 4 novembre 2025
1' di lettura

Milano, 4 nov. (askanews) - La Commissaria europea per l'Allargamento Marta Kos ha ribadito il sostegno all'adesione dell'Ucraina all'UE, affermando che il Paese ha "dimostrato il suo impegno nel percorso verso l'Unione". Nel frattempo, ha invece accusato la Georgia di "aver fatto marcia indietro sui principi fondamentali" del processo di adesione all'UE. Proprio oggi l'Unione europea ha pubblicato la

sua classifica dei Paesi candidati, valutando i progressi

compiuti nel percorso per diventare membri dell'Unione in futuro.

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Ecomondo, il Green Deal europeo tra critiche e necessità

Rimini, 4 nov. (askanews) - Alluvioni al nord, siccità al sud. L'Italia si riscalda il doppio della media globale e gli eventi atmosferici estremi si moltiplicano. A Rimini, a Ecomondo, si discute di come uscire da questa emergenza climatica senza sacrificare la competitività delle imprese. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale: "Serve uno scatto, non dobbiamo difendere un modello che non ha funzionato, dobbiamo mettere in campo un modello anche più ambizioso, ma che sia in grado di tenere insieme questi due elementi. Riduzione delle emissioni e dall'altra parte competitività delle imprese".

La sfida è reale. Negli ultimi mesi è emerso un dato preoccupante: il mercato della plastica riciclata è crollato. Si ricicla, ma non si riesce a venderla. Edo Ronchi, Presidente Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile: "E' un fenomeno che non conoscevamo: si ricicla e non si riesce a vendere perché il prezzo è crollato, abbiamo i piazzali pieni, molto preoccupante".

Il messaggio da Rimini però è di spinta in avanti, non di battute d'arresto. Come chiede l'ex premier Paolo Gentiloni, co-presidente della Task Force Onu sulla crisi del debito: "Ci saranno certamente della cose da discutere e da aggiustare nei grandi progetti di transizione climatica, ma fermarsi in questa transizione climatica sarebbe un suicidio".

I numeri dicono che qualcosa si muove. Le emissioni di gas serra sono già calate del 28%, le rinnovabili hanno raggiunto il 49% della produzione elettrica. Ma altri dati sono meno incoraggianti: l'auto elettrica in Italia è solo il 7% del mercato, mentre in Europa la media è del 22%. Senza il Green Deal europeo e i fondi del Pnrr l'Italia sarebbe in recessione, come ha ricordato Ronchi. "In Italia non pochi criticano il Green Deal europeo. Si stanno dimenticando che noi non siamo in recessione soolo perché il Pnrr ha assicurato una crescita del Pil. Senza i fondi del Pnrr, senza il pilastro del Green Deal europeo, l'Italia sarebbe in recessione".

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Confindustria Ceramica: su Ets servono correttivi da Bruxelles

Rimini, 4 nov. (askanews) - Il settore ceramico italiano, eccellenza della manifattura e leader mondiale nell'export, si trova a fronteggiare una grave crisi di competitività dovuta all'impennata dei costi energetici e all'impatto oneroso della normativa europea sul sistema Ets (Emission Trading System). E' l'allarme lanciato dal direttore generale di Confindustria Ceramica, Armando Cafiero, a margine dell'evento "La Ceramica verso il Futuro" a Ecomondo. Il settore, che conta 248 imprese e genera un fatturato di 7,6 miliardi di euro nel 2024, sostenendo circa 40.000 posti di lavoro diretti e indiretti, ha investito 4,5 miliardi di euro in innovazione negli ultimi 12 anni, dimezzando le emissioni di CO per metro quadro rispetto alla fine degli anni '90. Nonostante ciò, la ceramica è classificata tra i settori "Hard-to-Abate", dove il 85% del fabbisogno energetico è coperto dal gas naturale e le tecnologie attualmente disponibili non consentono una decarbonizzazione effettiva della componente termica. Secondo le proiezioni, il costo diretto e indiretto dell'Ets per il settore ceramico italiano ammonta a circa 130 milioni di euro all'anno nel periodo 2021-2025, destinato a superare i 225 milioni di euro all'anno dal 2031. Tale onere ha già causato una diminuzione degli investimenti del 20% su base annua nel 2024.

"L'industria ceramica è un'eccellenza della manifattura italiana, leader mondiale dell'export in valore dei nostri prodotti in tutte le destinazioni - ha spiegato Cafiero - perché ha sempre investito molto. E' leader mondiale anche del delle tecnologie del settore che sono prodotte dal nostro indotto. Il problema che abbiamo adesso è quello di avere risorse per continuare ad investire a questo livello". Il settore della piastrella, ha ricordato il direttore, ha storicamente "i costi dell'energia più alti d'Europa, che vuol dire anche i più alti del mondo". A questo si aggiunge "una normativa europea come quella dell'emission trading che in assenza di alternative tecnologiche effettive drena risorse ai nostri investimenti. Il rischio vero - ha spiegato - è che adesso per le imprese di tutte le dimensioni questo porti allauz investimenti una perdita di competitività in prospettiva, che vuol dire subito però perdita di fatturato per il nostro indotto. Rischiamo di seguire purtroppo quanto sta succedendo per l'automodip, bisogna evitarlo in in tutti i modi e servono degli urgenti correttivi a livello di Bruxelles il più presto possibile".

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Bandiere a mezz'asta alla Casa Bianca per la morte di Dick Cheney

Milano, 4 nov. (askanews) - Le bandiere degli Stati Uniti sventolano a mezz'asta alla Casa Bianca in onore dell'ex vicepresidente americano Dick Cheney, scomparso all'età di 84 anni.

Quaranteseiesimo vicepresidente degli Stati Uniti, Cheney ha servito al fianco del presidente repubblicano George W. Bush per due mandati tra il 2001 e il 2009, ed è stato per decenni un polarizzante personaggio di Washington. Nei suoi ultimi anni di attività politica, tuttavia, Cheney, conservatore intransigente, è stato ampiamente ostracizzato dal suo partito a causa delle sue aspre critiche al presidente Donald Trump, che ha definito un "codardo" e la più grande minaccia di sempre per la repubblica americana.

In un'ironica conclusione di una leggendaria carriera politica - nota la Cnn - Cheney ha dato il suo ultimo voto alle elezioni presidenziali del 2024 a Kamala Harris, a dimostrazione di come il partito repubblicano populista si fosse rivoltato contro il suo tradizionale conservatorismo.

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La collezione di Tutankhamon esposta al Grande Museo Egizio a Giza

Roma, 4 nov. (askanews) - Migliaia di visitatori hanno affollato il nuovo Grand Egyptian Museum di Giza, davanti alle Piramidi, per ammirare quasi l'intera collezione dei tesori di Tutankhamon: oltre 4.500 manufatti esposti insieme per la prima volta da quando fu scoperta la tomba del giovane faraone nel 1922.

Curata e conservata per quasi due decenni, la collezione è stata svelata al pubblico due giorni dopo la grande cerimonia di apertura ufficiale del museo egizio più grande al mondo al Cairo. Precedentemente erano state aperte solo alcune sale e gallerie.

È ora possibile vedere gioielli, carri, oggetti per la casa, ornamenti, accanto alla celebre maschera dorata di Tutankhamon, circondata da effetti personali, strumenti dorati, cimeli di famiglia e statue funerarie. In un'altra stanza ci sono anche due piccole principesse mummificate, le figlie del faraone morte prima della nascita.

Tutankhamon morì a 18 o 19 anni tra il 1323 e il 1324 a.C., secondo studi genetici a causa della malaria associata a una malattia ossea. Fu mummificato e sepolto nella Valle dei Re di Luxor all'interno di tre bare che ora si trovano al museo, mentre la mummia rimane a Luxor.

Tra i pezzi più preziosi anche la Khufu Sun Boat, descritta come il manufatto in legno più antico e più grande della storia umana. L'Egitto spera che il museo rilanci il turismo nel Paese. Il ministro del turismo egiziano Sherif Fathy prevede cinque milioni di visitatori all'anno, numeri che lo renderebbe uno dei musei più visitati al mondo. Finora, ha detto, dall'apertura ha accolto 5.000-6.000 visitatori al giorno.

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