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Largo consumo più circolare: migliorano performance in ultimo triennio

di TMNews venerdì 21 novembre 2025
3' di lettura

Milano, 21 nov. (askanews) - Negli ultimi tre anni l'attenzione del largo consumo all'economia circolare e l'implementazione di strategie aziendali in direzione della circolarità sono cresciute. Ad attestarlo è l'aggiornamento, rispetto all'edizione del 2022, della ricerca "L'evoluzione dell'economia circolare nel largo consumo" realizzata da GS1 Italy in ambito Ecr Italia, in collaborazione con Ergo, spin-off della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. "A distanza di tre anni il largo consumo ha compiuto dei progressi significativi - ha spiegato Carolina Gomez, Ecr senior project manager GS1 Italy - La nuova misurazione infatti mostra un aumento nelle performance che supera il 60%, confermando che sempre più aziende stanno adottando percorsi più strutturati e consapevoli per adottare, per integrare i principi dell'economia circolare".

L'indagine, presentata in occasione del convegno "Circolarità in azione. Il nuovo benchmark sull'economia circolare nel largo consumo", mostra un complessivo miglioramento ma non mancano distinguo e differenze tra fasi produttive e attori della filiera: "C'è stato un incremento molto significativo in tutti i settori che abbiamo analizzato, quindi grande distribuzione, personal care e food - ha sottolineato Fabio Iraldo, professore ordinario di management Scuola Sant'Anna di Pisa - e queste migliorie hanno segnalato chiaramente come le aziende abbiano agito su tutti i fronti, in tutte le fasi del ciclo di vita, della produzione, vendita e consumo dei prodotti. Se vogliamo trovare una fase che è cresciuta di meno in termini di economia circolare, ma forse perché quelle dinamiche sono diventate molto più complesse, è la fase di vendita e di scelta da parte del consumatore e poi di utilizzo dei prodotti".

Allo stesso modo si osserva un assestamento del retail, in lieve miglioramento rispetto a tre anni fa, a fronte dell'home and personal care che ha fatto un balzo, probabilmente spinto da aziende grandi e strutturate, e dell'alimentare che prosegue nel solco di un progressivo miglioramento. Una fotografia, questa, sullo stato dell'economia circolare, condotta su 22 imprese tra produzione, logistica e distribuzione, che hanno implementato la versione aggiornata di Circol-Up, il tool sviluppato da GS1 Italy per supportare il settore nella valutazione e nella valorizzazione del proprio grado di circolarità. "Lo sviluppo di Circol-Up nasce grazie ai contributi delle aziende del settore e grazie anche alla collaborazione con Ergo Spinoff della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa - ha precisato Gomez - La motivazione principale che ci ha spinto ad aggiornare Circol-Up è stata soprattutto la pubblicazione di nuovi standard, di nuove norme tecniche che nel frattempo, a distanza appunto di tre anni, sono state pubblicate proprio per facilitare la definizione dei criteri dei Kpi per la misurazione della circolarità".

In questo contesto incoraggiante rispetto a tre anni fa, tuttavia, si colgono i primi segnali di un rallentamento degli investimenti nella circolarità: "Le politiche da parte della Commissione Europea e di conseguenza degli Stati membri sul versante dell'economia circolare, così come altri versanti della sostenibilità, si sono un pochino raffreddate e questo probabilmente le aziende lo hanno percepito - ha detto Iraldo - Probabilmente uno stimolo rinnovato anche in termini di messa a disposizione di risorse, di incentivi di natura economica o fiscale, che un pochino stanno scemando con lo spegnersi del Pnrr, sarebbe sicuramente molto utile".

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A Gorizia nasce DAG-Digital Art Gallery con l'opera di Refik Anado

Gorizia, 21 nov. (askanews) - Nasce a Gorizia DAG - Digital Art Gallery, la nuova galleria d'arte digitale immersiva che farà della rinnovata Galleria Bombi il tunnel digitale più grande d'Europa: oltre 300 metri di percorso, di cui 100 trasformati in un ambiente visivo totalmente rivestito da LED di ultima generazione, per un totale di 1.000 metri quadrati di superficie digitale in uno spazio di esperienze immersive in cui si fondono arte e tecnologia.

La galleria inaugurerà a metà dicembre con una grande installazione immersiva site-specific realizzata da Refik Anadol, tra i più influenti artisti al mondo nell'ambito della digital art e dell'estetica dei dati, i cui lavori sono esposti in istituzioni come il MoMA, il Centre Pompidou, la Serpentine, Palazzo Strozzi e The Sphere a Las Vegas. L'opera, Data Tunnel, è stata concepita appositamente per Gorizia: un flusso visivo continuo che attraversa l'intera estensione del Ledwall e trasforma la galleria in un organismo digitale vivo. L'installazione nasce dalla ricerca di Anadol sul "Large Nature Model", un modello di AI addestrato su milioni di immagini ambientali e dataset provenienti da musei e archivi scientifici internazionali. I dati diventano pigmento, memoria e materia visiva, generando forme organiche in trasformazione che mettono in scena il rapporto tra natura, tecnologia e percezione. Data Tunnel occuperà gli spazi della DAG per un anno, a partire da metà dicembre 2025. L'ingresso alla DAG è gratuito e gli accessi verranno gestiti da Erpac. Il progetto artistico è realizzato in collaborazione con il MEET e la fondatrice Maria Grazia Mattei che ha curato, in stretta collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, i rapporti con Refik Anadol e la curatela artistica.

DAG è uno dei lasciti alla città di Gorizia di GO! 2025 (Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della Cultura 2025), l'appuntamento che per l'intero anno ha illuminato con arte, musica, cultura, enogastronomia il territorio del Goriziano - e di tutta la Regione Friuli Venezia Giulia - coinvolgendo quotidianamente migliaia di persone tra cittadini e turisti provenienti da tutto il mondo arrivati per visitare la prima Capitale europea della Cultura transfrontaliera.

La DAG nasce come luogo di incontro tra linguaggi emergenti, tecnologie immersive e pratiche artistiche contemporanee. L'intervento di recupero di Galleria Bombi, uno dei progetti più emblematici di rigenerazione urbana e innovazione culturale del territorio, restituisce nuova vita a un luogo storico riconosciuto dalla città, trasformandolo in uno spazio esperienziale dove arte, dati, luce e tecnologia dialogano con l'architettura del tunnel. Grazie alla DAG cittadini e visitatori entreranno in un luogo dove il semplice attraversamento si trasforma in esperienza, in cui il camminare diventa un viaggio tra luce, suono e meditazione. Gorizia e la regione Friuli Venezia Giulia si arricchiscono così di un elemento strategico che fonde cultura e innovazione all'interno del contesto urbano cittadino. Gorizia si posiziona come polo d'eccellenza per l'arte digitale, capace di dialogare con le migliori esperienze internazionali.

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Spoofing, Assocontact: bene primi risultati regolamento AGCOM

Roma, 21 nov. (askanews) - Telemarketing selvaggio, fenomeni illeciti di truffe telefoniche estranei alle aziende regolari, spoofing. Basta generalizzare ma serve invece lavorare insieme, legislatori e aziende, serie, del comparto, a tutela dei cittadini. Lelio Borgherese, presidente di Assocontact, l'associazione nazionale dei Business Process Outsourcer (BPO), aderente a Confcommercio, fa il punto della situazione all'indomani dell'entrata in vigore del regolamento AGCOM sul tema telemarketing contro le chiamate con CLI falsificato (lo spoofing). Meccanismo che consente a truffatori e call center non autorizzati di far comparire sul display un numero fittizio o apparentemente affidabile, impedendo l'identificazione del chiamante.

"Parliamo di un fenomeno enorme - dice Borgherese -, di decine di milioni di chiamate ogni mese e il filtro anti spoofing che gli operatori di telecomunicazione hanno messo in atto a seguito della delibera AGCOM ha consentito già di filtrare da quando è stata varata la delibera oltre 40 milioni di chiamate illegali. Noi ci aspettiamo che questo numero salga enormemente perchè è comunque una goccia nel mare rispetto al miliardo e mezzo di chiamate spoofate, camuffate, che si stima arrivino nel nostro paese a distruggere la quiete dei nostri dei nostri concittadini. Un ottimo inizio quindi che migliorerà nelle prossime settimane in cui ci aspettiamo che le chiamate bloccate arrivino mensilmente a decine se non a centinaia di milioni di chiamate mese".

Obiettivo ripristinare dunque legalità e tutela, a garanzia dei cittadini e di un comparto professionale che complessivamente con 1.400 imprese, oltre 40.000 addetti e 2 miliardi di euro di fatturato annuo, contribuisce in modo decisivo all'occupazione femminile e giovanile con il 94% di contratti a tempo indeterminato e oltre il 50% dei posti di lavoro nel Mezzogiorno. Dove il settore specifico del telemarketing gioca uno ruolo importante:

"E' un mondo che grossomodo dà lavoro stabile e dignitoso ad oltre 15 mila persone in italia, oggi in difficoltà e molto in crisi a causa del telemarketing illegale, cioè di tutti quei fenomeni banditeschi fuori legge che non solo distruggono la salute fisica e mentale dei nostri concittadini ma anche posti di lavoro perchè ovviamente più c'è spazio per i banditi e per coloro che infrangono la legge più questo spazio si riduce per coloro che la legge la rispettano e per coloro che svolgono con professionalità il servizio di telemarketing e telepromozione".

Urge quindi colpire i veri colpevoli e tutelare cittadini e imprese serie. In questo senso la Proposta di Legge Longi attualmente in discussione alla Camera, per Assocontact rafforza e completa l'azione regolatoria di AGCOM, prevedendo ad esempio l'obbligatorietà di adesione degli operatori ai codici di condotta:

"I codici di condotta sono strumenti normativi fondamentali a cui aderisce tutta la filiera del telemarketing, le grandi committenze del mondo Telco, energy, banche, assicurazioni, i contact center, i list provider, le associazioni dei consumatori, avendo stabilito tutti insieme delle regole ancora più stringenti rispetto a quello che la legge prevede in materia di telemarketing. Quindi rendere obbligatoria l'adesione a questi codici di condotta è per noi un punto fondamentale nel contrasto al telemarketing illegale, che si distrugge sì con le innovazioni tecnologiche, i filtri anti spoofing, ma si distrugge altresì se cambiano i nostri comportamenti di cittadini e di attori economici, togliendo il brodo di coltura ai banditi e ai pirati, consentendo il mantenimento di posti di lavoro e creando impresa sana e virtuosa".

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Roccella: educazione sessuale a scuola non fa diminuire femminicidi

Roma, 21 nov. (askanews) - "Non c'è una correlazione tra l'educazione sessuale a scuola e una diminuzione delle violenze contro le donne". Lo ha detto la ministra per la Famiglia e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, a margine della conferenza internazionale contro il Femminicidio.

"Se vediamo i paesi dove da molti anni è un fatto assodato come per esempio la Svezia - ha detto - notiamo che non c'è correlazione con i femminicidi. La Svezia ha più violenze e più femminicidi. Non voglio criminalizzare la Svezia ma non c'è una correlazione fra l'educazione sessuale nella scuola e una diminuzione delle violenze contro le donne".

"Noi abbiamo bisogno di capire quali sono gli strumenti veramente efficaci se non vogliamo essere ideologici nei confronti della diminuzione della violenza contro le donne. Fra l'altro in Italia c'è stata una piccola diminuzione. Certo, ogni donna che viene uccisa è troppo, ma bisogna anche fare l'inverso. Ogni donna che non viene uccisa è un fatto positivo. Ogni donna che riusciamo a salvare dal ciclo della violenza è fondamentale. Quindi questa diminuzione indica che la strada che stiamo percorrendo e che abbiamo cominciato a percorrere fin dall'inizio del nostro governo, è quella giusta ed è una strada condivisa", ha aggiunto Roccella.

"Altrettanto importante - ha aggiunto Roccella - è il fatto che ogni provvedimento preso in Parlamento è stato preso con il voto anche delle opposizioni e auspichiamo caldamente che il 25 novembre accada lo stesso".

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