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Sostenibilità, Conti (Almaviva): digitale abilitatore potente

di TMNews venerdì 21 novembre 2025
1' di lettura

Roma, 21 nov. (askanews) - "Parliamo di twin transition, cioè quello vede il digitale avanzare velocemente, ma anche di essere sostenibili. Con una visione ecosistemica come ha Almaviva che lavora sull'acqua, sul suolo, sull'agricoltura, sul territorio e sulle città in cui mette assieme le sue competenze".

Fulvio Conti (Market Director Water, Agricolture, Environment & Space di Almaviva), è intervenuto alla presentazione del 23° Rapporto "Gli italiani, le rinnovabili e la green & blue economy", realizzato dalla Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi: "Il digitale - ha detto - è un abilitatore potente della transizione energetica e della sostenibilità. Offre strumenti innovativi per gestire e ottimizzare le risorse. L'approccio di Almaviva Group è multilivello, integrato ed ecosistemico: mette insieme dati satellitari con sensori a terra. La fusione di queste fonti informative ci offre una vista a 360° sulle dinamiche territoriali e ambientali, offrendo ai gestori soluzioni e sistemi efficaci e semplici da usare che permettono loro di ottenere gli obiettivi prefissati".

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Congresso AIRO: radioterapia promossa, ma emotività è la vera sfida

Rimini, 21 nov. (askanews) - Una radioterapia sempre più efficace e, soprattutto, percepita dal paziente come cura affidabile e attenta. E' il quadro che emerge dalle indagini presentate a Rimini al Congresso Nazionale AIRO (Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia Clinica). I dati rivelano una fiducia altissima, con il 92% dei pazienti che promuove la cura e ben il 71% che non riporta effetti significativi a sei mesi dal trattamento. Ma dietro questi numeri positivi, i pazienti segnalano una sfida principale non tecnica: quasi uno su due (il 48%) indica infatti il peso emotivo e la preoccupazione legata alla malattia come la maggiore difficoltà da affrontare.

"I risultati sono stati davvero interessanti e devo dire più positivi di quelli che forse ci saremmo aspettati prima di iniziare la survey" commenta il presidente di AIRO, Marco Krengli.

Il 77% dei pazienti si è sentito ben supportato, oltre il 90% descrive il rapporto con il personale come cordiale e professionale. Maggiore fragilità emerge nei giovani tra 18 e 40 anni, che richiedono più informazioni e mostrano sensibilità più alta all'impatto emotivo. "Da un lato - prosegue Krengli - ci conforta il fatto che, appunto, i pazienti riportano una esperienza positiva, ma sicuramente dovremo prestare particolare attenzione ai pazienti più giovani, ai pazienti con alcune patologie, perché con alcune patologie specifiche anche gli effetti collaterali sono più importanti. Quindi vuole da un lato rassicurare che il trattamento viene gestito su uno standard di qualità percepita da parte dei pazienti assolutamente valida. Dall'altro ci dice che noi non dobbiamo tralasciare di prestare particolare attenzione a seguire questi pazienti, a entrare in empatia con loro e a rassicurarli per quelli che sono i possibili effetti collaterali del trattamento".

Sul fronte tecnologico, oltre l'80% dei centri italiani utilizza quotidianamente l'IGRT, la radioterapia a guida di immagini. Lo spiega il coordinatore della Commissione Scientifica AIRO, Pierluigi Bonomo: "Oltre l'80% dei centri censiti, dei partecipanti, ha riportato un utilizzo quotidiano di queste tecniche avanzate di controllo delle immagini, quindi ci dà un polso di estremo avanzamento dello stato dell'arte in Italia e quindi di fatto una garanzia della qualità del trattamento stesso".

Questa diffusione capillare di alta tecnologia, che vede anche l'uso di tecniche sofisticate - spesso basate sull'intelligenza artificiale - richiede un costante aggiornamento professionale. "Uno degli aspetti direi più belli della radioterapia oncologica come disciplina - ricorda Bonomo - è la sua costante evoluzione e quindi il coniugare questa crescita sia tecnologica, ma in generale di conoscenze con gli aspetti formativi è un qualcosa di estremamente importante che ci pone sicuramente all'avanguardia come paese a anche a livello internazionale".

Durante il congresso, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha ricevuto l'onorificenza di socio emerito AIRO. La sfida futura è chiara: mantenere l'eccellenza tecnologica rafforzando il sostegno emotivo ai pazienti, soprattutto i più giovani.

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"Perdere i nostri figli" in guerra: il generale che scuote la Francia

Parigi, 21 nov. (askanews) - In Francia si apre un caso nazionale dopo l'intervento del capo di Stato maggiore delle Forze Armate, il generale Fabien Mandon, che davanti al congresso dei sindaci ha invitato il Paese a prepararsi a sacrifici in caso di conflitto, parlando di "accettare di perdere i propri figli".

"I militari sono uno spaccato della nazione. I giovani che operano nel mondo hanno tra i 18 e i 27 anni, vengono dalle vostre comunità e hanno le stesse aspirazioni. Terranno la posizione se sentiranno che anche il Paese la tiene insieme a loro. Se il Paese vacilla perché non è pronto ad accettare di perdere i suoi figli o a soffrire economicamente, allora ci esponiamo a un rischio".

Le parole hanno scatenato la reazione dei partiti di opposizione e un acceso dibattito sui media francesi.

Mandon ha parlato sulla scorta di analisi militari: secondo la "Revue Nationale Stratégique 2025", documento programmatico delle autorità di Parigi, la Francia deve "prepararsi all'ipotesi di un impegno maggiore di alta intensità nel vicinato europeo entro il 2027-2030". Parallelamente, è previsto "un massiccio aumento degli attacchi ibridi sul territorio nazionale". E un sondaggio Elabe di marzo 2025 conferma che il 64% dei francesi teme l'estensione del conflitto fino al suolo nazionale.

A difesa dell'esecutivo è intervenuta la ministra delle Forze Armate, Catherine Vautrin, che ha invitato a ridimensionare la polemica.

"Il presidente ha richiamato la situazione internazionale e la fase di svolta che stiamo attraversando. Dobbiamo anticipare, addestrare i nostri eserciti, riarmarci, ma serve anche una nazione lucida e unita. Per questo non c'è spazio per le polemiche, soprattutto quando nascono da frasi isolate, estrapolate dal contesto. Finiscono per avere un solo effetto: nuocere agli interessi del nostro Paese".

Anche in Italia sono state oggetto di dibattito, a fine 2024, le parole del Capo di Stato maggiore dell'Esercito Carmine Masiello, che aveva affermato la necessità di "prepararsi alla guerra" e proposto di rinominare la Scuola di Stato Maggiore in "Scuola di Guerra".

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Meloni arrivata a Johannesburg per il G20

Johannesburg, 21 nov. (askanews) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Johannesburg, dove sabato e domenica parteciperà al G20. Dal Sudafrica poi si sposterà in Angola, dove lunedì e martedì interverrà al vertice Ue-Unione africana. Durante il tragitto l'aereo della premier ha fatto scalo a Sigonella.

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A Gorizia nasce DAG-Digital Art Gallery con l'opera di Refik Anado

Gorizia, 21 nov. (askanews) - Nasce a Gorizia DAG - Digital Art Gallery, la nuova galleria d'arte digitale immersiva che farà della rinnovata Galleria Bombi il tunnel digitale più grande d'Europa: oltre 300 metri di percorso, di cui 100 trasformati in un ambiente visivo totalmente rivestito da LED di ultima generazione, per un totale di 1.000 metri quadrati di superficie digitale in uno spazio di esperienze immersive in cui si fondono arte e tecnologia.

La galleria inaugurerà a metà dicembre con una grande installazione immersiva site-specific realizzata da Refik Anadol, tra i più influenti artisti al mondo nell'ambito della digital art e dell'estetica dei dati, i cui lavori sono esposti in istituzioni come il MoMA, il Centre Pompidou, la Serpentine, Palazzo Strozzi e The Sphere a Las Vegas. L'opera, Data Tunnel, è stata concepita appositamente per Gorizia: un flusso visivo continuo che attraversa l'intera estensione del Ledwall e trasforma la galleria in un organismo digitale vivo. L'installazione nasce dalla ricerca di Anadol sul "Large Nature Model", un modello di AI addestrato su milioni di immagini ambientali e dataset provenienti da musei e archivi scientifici internazionali. I dati diventano pigmento, memoria e materia visiva, generando forme organiche in trasformazione che mettono in scena il rapporto tra natura, tecnologia e percezione. Data Tunnel occuperà gli spazi della DAG per un anno, a partire da metà dicembre 2025. L'ingresso alla DAG è gratuito e gli accessi verranno gestiti da Erpac. Il progetto artistico è realizzato in collaborazione con il MEET e la fondatrice Maria Grazia Mattei che ha curato, in stretta collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, i rapporti con Refik Anadol e la curatela artistica.

DAG è uno dei lasciti alla città di Gorizia di GO! 2025 (Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della Cultura 2025), l'appuntamento che per l'intero anno ha illuminato con arte, musica, cultura, enogastronomia il territorio del Goriziano - e di tutta la Regione Friuli Venezia Giulia - coinvolgendo quotidianamente migliaia di persone tra cittadini e turisti provenienti da tutto il mondo arrivati per visitare la prima Capitale europea della Cultura transfrontaliera.

La DAG nasce come luogo di incontro tra linguaggi emergenti, tecnologie immersive e pratiche artistiche contemporanee. L'intervento di recupero di Galleria Bombi, uno dei progetti più emblematici di rigenerazione urbana e innovazione culturale del territorio, restituisce nuova vita a un luogo storico riconosciuto dalla città, trasformandolo in uno spazio esperienziale dove arte, dati, luce e tecnologia dialogano con l'architettura del tunnel. Grazie alla DAG cittadini e visitatori entreranno in un luogo dove il semplice attraversamento si trasforma in esperienza, in cui il camminare diventa un viaggio tra luce, suono e meditazione. Gorizia e la regione Friuli Venezia Giulia si arricchiscono così di un elemento strategico che fonde cultura e innovazione all'interno del contesto urbano cittadino. Gorizia si posiziona come polo d'eccellenza per l'arte digitale, capace di dialogare con le migliori esperienze internazionali.

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