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Apre Torino film festival, Giulio Base: film e buon cinema al centro

di TMNews venerdì 21 novembre 2025
1' di lettura

Torino, 21 nov. (askanews) - "Io mi auguro di aspettarci tanto buon cinema, che quella è cosa sempre più importante, perché il festival sono i film, poi le star sono colore, sono bellezza, sono glamour, sono entusiasmo del pubblico, sono gioia mia del riceverli, ma il festival è fatto di film e quindi mi auguro che il pubblico possa trovare 120 titoli, in quei 120 titoli trovare il loro gioiello, il loro cup of tea, come si dice". Così Giulio Base, direttore artistico del Torino Film Festival sul red carpet del Teatro regio che dà il via alla 43esima edizione.

"L'altro anno c'era tanta Hollywood, quest'anno anche c'è Spike Lee, che è ovviamente un regista hollywoodiano per certi versi - continua - ho pensato però di dare anche il meglio delle varie nazionalità del cinema che poi fanno grandi le loro nazioni. Penso a Banderas, che è sicuramente il più importante attore spagnolo, Binoche, la più importante attrice francese, Schygulla, la più importante attrice tedesca, cioè il top del loro cinema delle varie nazionalità".

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Al TFF, sotto l'egida del Museo Nazionale del Cinema, sono tanti i nomi attesi in città nei prossimi giorni: arriveranno tra gli altri Vanessa Redgrave, Juliette Binoche, Terry Gilliam, James Franco. In programma ci sono 120 titoli tra cui diverse anteprime mondiali.

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Cesare Cremonini trasforma in un tripo album i "suoi" stadi

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"In questo caso è tantissimo, perché oltre all'audio c'è anche il video, perché dentro l'album si possono trovare le fotografie del tour e basta inquadrare ogni fotografia con il telefonino e puoi rivivere canzone dopo canzone con dei veri e propri videoclip live, quindi in questo caso c'è tutto, c'è veramente l'esperienza totale".

Nell'album sono raccolti i brani portati negli stadi, con il pubblico che lo ha acclamato re dell'estate dal vivo con circa 600mila biglietti venduti.

"Guarda il mio pubblico è un pubblico che sicuramente se faccio delle cose che sono false o fatte male oppure tirate via mi volterebbe tranquillamente le spalle perché è quello che gli chiedo di fare quando pensano che non sia più a fuoco e questo per me è importante perché so che è successo che arriva da quello che sto facendo perché ero centrato, c'era della passione vera in quello che stavo facendo, volevo superarmi per me e per loro e questo rapporto mi permette di onestà col pubblico mi permette davvero di essere sicuro che quello che mi accade è quello che in fondo merito o non merito, è un suggerimento che mi concedo a quello che faccio, non sopporto gli artisti che hanno il pubblico che dice sempre sia qualunque costo di quello che fanno, quindi non sto a contare tutte le persone che vengono ai concerti ma sento l'energia di venire insieme e mi stimola, mi dà forza l'energia di continuare ad andare avanti".

Per il 2026 ci si attende il bis basti pensare che siamo già a quota 200mila biglietti venduti per i 4 eventi attesi nel mese di giugno: a Roma (Circo Massimo, il 6), Milano (Ippodromo Snai La Maura, il 10), Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari,il 13) e Firenze (Visarno Arena, il 17).

"Voglio aiutare il pubblico per un'esperienza un pochino non tanto comoda perché un'esperienza live e un'esperienza rock'n'roll è giusto che sia anche un'esperienza invasiva, non è andare in un salotto, però vorrei aiutare le persone a sentire meglio, a capire meglio quello che siete in un concerto. I concerti da 60-70 mila persone sono un grande premio nell'industria discografica e live, è grande prima agli artisti, ma gli artisti devono impegnarsi per fare in modo che poi chi fa questo tipo di esperienza la faccia in sicurezza e la faccia con un grande godimento anche perché costa nei biglietti del tour, quindi in questo momento sto cercando di fare in modo che il lavoro della mia squadra vada in una direzione di dare ancora di più al pubblico e più facilità nel vivere l'esperienza live".

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