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Ucraina ancora sotto le bombe russe, dopo incontri di Ginevra

di TMNews lunedì 24 novembre 2025
2' di lettura

Kharkiv, 24 nov. (askanews) - "Stavamo andando a letto quando è suonata la sirena. La prima esplosione non è stata molto forte, ma ci ha spaventati, poi la successiva ha mandato in frantumi le finestre. È stato un incubo".

Olena Bondarenko, residente di Kharkiv piange mentre parla e racconta l'ennesima notte da incubo. I soccorritori stanno trasportando i corpi delle vittime nella città ucraina, colpita da un attacco russo durante la notte, mentre Mosca continua a diffondere terrore tra la popolazione. Il sindaco della città ha riferito di quattro morti e 17 feriti. Il tutto mentre ucraini, americani ed europei si sono incontrati domenica in Svizzera per discutere il piano di Donald Trump per porre fine al conflitto in Ucraina e mentre questa mattina è previsto un vertice informale Ue, a margine del vertice Ue-Unione Africana.

La versione iniziale del documento aveva suscitato la forte opposizione di Kiev e dei suoi alleati europei.

Così Marco Rubio, Segretario di Stato USA da Ginevra: "A mio avviso, abbiamo avuto probabilmente l'incontro più produttivo e significativo finora in tutto questo processo, visto che siamo stati coinvolti fin dall'inizio."

Anche la parte ucraina sembra più positiva dopo i colloqui in Svizzera. Andriy Yermak, capo della delegazione di Kiev: "Abbiamo fatto ottimi progressi e stiamo procedendo verso una pace giusta e duratura. Il popolo ucraino merita e desidera questa pace più di chiunque altro su questo pianeta".

La versione iniziale del piano richiedeva al Paese invaso di cedere territorio, ridurre il proprio esercito e impegnarsi a non aderire mai alla NATO. Prevedeva anche alcune vaghe garanzie di sicurezza e l'utilizzo di beni russi congelati per ricostruire l'Ucraina dilaniata dalla guerra. Trump ha concesso all'Ucraina tempo fino al 27 novembre, giorno del Ringraziamento, per approvarlo, ma ha anche segnalato che potrebbe esserci una certa flessibilità sulla scadenza. Dall'inizio del suo secondo mandato, la posizione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla guerra in Ucraina ha subito drastici cambiamenti.

Il miliardario repubblicano, che inizialmente aveva promesso di porre fine alla guerra in "24 ore", è passato dall'ammirare il presidente russo Putin e definire Zelensky un "dittatore", all'imporre a Mosca pesanti sanzioni e alludere alla possibilità che l'Ucraina si riprendesse i suoi territori.

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"Io sono di una chiesa orientale greca, in realtà abbiamo due paternità greche, russa e ucraina che oggi non vanno tanto d'accordo. I nostri vescovi erano metà russi e metà ucraini e faccio un appello qui davanti a lei che è una donna che amava, che si smettesse questa guerra vergognosa, che è una guerra tra fratelli che amano lo stesso Cristo", ha aggiunto il prete che parteciperà alla celebrazione dei funerali a San Marco.

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"Ci sono delle persone che vivono in situazione di povertà e sono persone che si affacciano a questa situazione perché non ce la fanno più. La categoria o il gruppo più importante sono i lavoratori che fanno lavori poveri, i working poor che hanno uno stipendio molto basso e pur avendo un impegno lavorativo continuativo non riescono a sostenere le spese per una vita dignitosa e normale, sono le spese del cibo, le spese della casa e quindi sono rientrati in questo gruppo di persone che hanno bisogno di essere aiutate".

A confermare la tendenza sulla povertà in Italia è stato anche l'Osservatorio di Antoniano, che attraverso l'instancabile opera dei frati, la musica dello Zecchino d'Oro e del Piccolo Coro dell'Antoniano e i numerosi donatori, hanno supportato Operazione Pane anche a distanza con un sms o una donazione.

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