Dopo l'incontro di Trump con i 5 Stan, Putin va in Kirghizistan
Milano, 25 nov. (askanews) - Vladimir Putin sta cercando di mantenere l'influenza russa in Asia centrale mentre la Cina e anche i Paesi europei assumono un ruolo sempre più importante nel commercio regionale e dopo che il presidente Usa Donald Trump ha ospitato per la prima volta il 6 novembre alla Casa Bianca il C5+1, ovvero i leader di cinque nazioni dell'area, anche detti 5 Stan. Il grande gioco è di equilibri: gli Stati Uniti d'America cercano di acquisire influenza in una regione vicina sia alla Russia che alla Cina, e il Kirghizistan era tra coloro che si erano messi al tavolo con il miliardario americano. Mentre il viaggio promesso dal segretario di Stato Usa Marco Rubio nelle cinque repubbliche dell'Asia centrale nel 2026 potrebbe dare ulteriore impulso alla spinta americana nella regione.
Le vaste ma ancora in gran parte inutilizzate ricchezze minerarie dell'Asia centrale, tra cui uranio, rame, oro e terre rare, stanno attirando l'attenzione mondiale in un contesto di crescente competizione per i minerali essenziali, mentre l'Occidente si muove per diversificare le catene di approvvigionamento allontanandosi da Mosca e Pechino. Il Kirghizistan non è certo così ricco di risorse naturali, e tuttavia ha un suo peso strategico. Non a caso le relazioni tra gli Usa e i cinque Stan sono progressivamente mutate sino all'invasione su larga scala dell'Ucraina nel 2022, con l'intera area dell'Asia centrale ad assumere un ruolo sempre più interessante, in particolar modo sul versante meridionale.
Putin è stato accolto dal presidente Sadyr Zhaparov al suo arrivo per una visita di Stato e da Mosca si è ribadito più volte il primato economico russo nel Paese. Putin vi trascorrerà tre giorni e parteciperà alla prossima riunione, a Bishkek, la capitale, del Consiglio di Sicurezza Collettiva dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), guidata dalla Russia. E dal punto di vista della sicurezza, Mosca resta indispensabile per il Kirghizistan. Peraltro proprio Zhaparov dopo il vertice Putin-Trump in Alaska disse di ritenere che la migliore interazione tra Russia e Stati Uniti crei condizioni favorevoli per una risoluzione pacifica della crisi ucraina.