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L'imponente show di Annalisa "Ma noi siamo fuoco"

di TMNews giovedì 27 novembre 2025
2' di lettura

Milano, 27 nov. (askanews) - "Ma noi siamo fuoco, Capitolo I" è uno spettacolo imponente ed elaborato, diviso in tre sogni. Annalisa col nuovo tour nei palazzetti dimostra una volta di più di essere un'artista completa che negli anni si è trasformata ed evoluta. Lo show fonde musica, scenografia e arti visive.

"Questi tre sogni sono sicuramente un focus di questo show, un po' da dove tutto è partito. Sicuramente a sua volta legato all'album perché il tema del fuoco ovviamente è protagonista assoluto così come il fiume, la tigre nella citazione di Borges che in qualche modo ha ispirato un po' questo disco e appunto i sogni sono numero uno il fuoco, numero due il fiume, numero tre la tigre. Sono parte di un racconto che parla di trasformazione, che parla di cose che tornano, parla di passione, di rabbia, di emozioni forti e di necessità in qualche modo di governare queste trasformazioni per non fermarsi e per non ripetersi mai".

Dalla scuola di Amici, Annalisa in 15 anni di carriera ha fatto un percorso che l'ha portata ad affermarsi come una delle voci del pop più interessanti e innovative. Sempre pronta a rimettersi in discussione, ma con le idee molto chiare.

"Ma allora se riguardo tutto il passato, tutto quello che mi ha portato qua adesso sicuramente errori ce ne sono stati ma ce ne saranno ancora e bisogna far pace con questo concetto. Nessuno fa tutto giusto e ogni tanto si prendono degli svarioni è normale e anzi è proprio da lì che molto spesso poi arrivano delle idee nuove arrivano delle nuove consapevolezze e anche capacità nuove dirti se rifarai tutto uguale non te lo so dire però probabilmente sì, sei in un modo nell'altro passando da successi e qualche errore sono arrivata qua dove sono, ho messo il mio tempo, ho seguito il mio istinto, il mio ritmo, qualche volta avrei potuto essere più veloce magari, però se il mio istinto mi ha portato a così ci sarà stata una ragione, quindi mi va bene così".

Con oltre 250 mila biglietti venduti nel 2024, affronta nuove sfide come donna e come artista.

"Devo dirti che io come donna in questo senso non mi sento mai arrivata non mi sento mai del tutto soddisfatta questa non è una cosa negativa e io credo che anzi sia una cosa positiva perché se ti senti soddisfatto ti senti a posto che hai fatto tutto giusto tutto bene al 100 % vuol dire che poi non cresci più e io intendo continuare a crescere".

Il tour prende il nome dall'ultimo album della cantautrice "Ma io sono fuoco" uscito il 10 ottobre, che ha debuttato direttamente al n. 1 della classifica di vendita. Con 52 Platini e 14 Oro, Annalisa è la donna dei record con più singoli nella parte alta della classifica ben 19 in totale.

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"Luiss, come istituzione universitaria - ha detto ad askanews Emiliana De Blasio, Advisor per la Diversità, l'Inclusione e la Sostenibilità della Luiss - si propone l'obiettivo ambizioso di reimmaginare la sostenibilità. Luiss è un living lab che attraverso esperienze concrete, non solo politiche, promuove la sostenibilità sull'ambiente, la sostenibilità sociale e soprattutto attraverso la propria governance dimostra che un mondo diverso è possibile".

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Un altro riconoscimento è stato assegnato all'associazione L'oro di Capri, che valorizza gli oliveti dell'isola. "Le pratiche antispreco - ha detto Carlo Alessandro Lelj Garolla, coordinatore dell'associazione - le seguiamo, perché nella nostra associazione provvediamo al recupero delle acque piovane, al recupero di tutti i residui di potatura e quindi ricicliamo tutto in modo che nulla vada perso, evitiamo appunto di bruciare, che è una cosa che prima era molto consueta nell'agricoltura dell'isola di Capri".

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TMNews

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"Il nostro ruolo è un ruolo anche e soprattutto sociale. La trasformazione green non prevede soltanto alloggi a basso consumo di energia, ma la creazione di spazi e di ambienti per tutti. E il valore di questi spazi non deve essere solo di chi abita agli alloggi, ma dell'intera collettività - spiega Alessandro Guglielmi, architetto project manager di La Leva e founder di Città Verde -. Le nostre abitazioni hanno un risparmio di CO2 di oltre 100.000 kg l'anno, ma soprattutto hanno una serie di infrastrutture pubbliche e private che consentono una migliore qualità della vita".

Un modello virtuoso di rigenerazione urbana per un abitare sostenibile e inclusivo è rappresentato da Città Verde, l'eco quartiere realizzato nel territorio di Colle Ardeatino, a Roma, da La Leva, impresa attiva da oltre 60 anni nel real estate che ha già realizzato oltre 3 mila unità immobiliari.

"Città Verde utilizza i protocolli energetico-ambientali per certificare il valore e la misura dei singoli fabbricati e dei servizi dell'intero quartiere - sottolinea Guglielmi -. Parliamo di un'iniziativa che sviluppa su oltre 30 ettari nella periferia di Roma e che utilizzando i protocolli energetici ambientali, il consumatore, il nostro cliente sa già quale è il valore delle performance ambientali energetiche: ad esempio, il 30% in meno di consumo di energia, l'80% di energia viene prodotta da fonti rinnovabili, tutte i nostri edifici sono gas free. E soprattutto c'è una qualità dei servizi che viene anche quella certificata con rating system internazionale".

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