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Miopia pediatrica, incontro per le nuove strategie di prevenzione

di TMNews lunedì 1 dicembre 2025
2' di lettura

Roma, 1 dic. (askanews) - Si è svolto, presso la "Sala Capranichetta" dell'Hotel Nazionale, l'evento "Miopia pediatrica: sfide attuali e opportunità future", organizzato da Edra con il supporto non condizionante di Santen. Un incontro che aveva come obiettivo quello di richiamare l'attenzione sull'emergenza rappresentata dalla miopia nei bambini. Ne ha parlato così il professor Luca Buzzonetti, Responsabile UOC Oculistica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: "La sfida più grande è quella di sensibilizzare rispetto al tema della miopia e dei rischi che la miopia patologica può comportare in termini clinici e dei costi che può determinare, sia in termini personali che proprio economici. Quello che ci proponiamo, è di far capire che esistono delle opzioni terapeutiche che consentono di contenere la progressione della miopia e quindi di limitare tutti i problemi che altrimenti possono manifestarsi".

Una condizione in forte crescita, che ha inevitabilmente impatti clinici ed economici di un certo rilievo. Ne sono conferma le parole di Aldo Vagge, Responsabile Oftalmologia Pediatrica Policlinico San Martino di Genova: "Quello che vogliamo affrontare è il fatto di convincere l'opinione pubblica che la miopia non è solo portare un paio di occhiali, ma la miopia è di fatto potenzialmente una patologia dell'occhio. Giusto per dare qualche dato possiamo dire che si stima che entro il 2050 un soggetto su due sarà miope e quindi avremo un 10% di miopi elevati e nel 50-75%, questi miopi elevati avranno una miopia patologica, cioè una vera e propria patologia dell'occhio, che può diventare anche causa di cecità e di ipovisione".

Sono emersi i problemi dell'attuale presa in carico della miopia pediatrica, che vanno dall'assenza di programmi di screening scolastico alla scarsa consapevolezza da parte delle famiglie. Ha parlato in merito l'onorevole Matteo Rosso, Responsabile del Dipartimento Nazionale Sanità di Fratelli d'Italia: "L'evento è davvero molto importante perché noi dobbiamo pensare alla prevenzione soprattutto, rivolgendoci ai bambini in età pediatrica. Dobbiamo pensare, lo dico da medico prima di tutto, che quello che oggi gli insegniamo e li aiutiamo a evitare come errori, aiuterà in futuro. Io penso, per esempio, al tempo libero. Oggi troppo tempo libero dei ragazzi viene trascorso su tablet, su telefonini, su piccoli schermi. Quando ero ragazzo io non si pensava a questo. Quanti errori ho fatto? Per quanto tempo non ho usato gli occhiali? Perché gli occhiali vuol dire tante volte, per un ragazzo, adattarsi a volte ad una disinclusione sociale. E allora non li usavo e ho perso tante diottrie. Cerchiamo di educarli, di fargli capire quanto è importante. Io sono qua come istituzione, ma anche come medico, per essere di aiuto dove posso per i nostri piccoli pazienti".

Servono quindi delle linee guida nazionali, un registro dedicato e modelli organizzativi più strutturati. La recente autorizzazione europea dell'atropina 0,01%, apre in questo senso una nuova fase nella gestione clinica di questo problema, così da tutelare le future generazioni.

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Fondazione LIHR, un nuovo volto alle malattie neurodegenerative

Roma, 1 dic. (askanews) - Prevenire le malattie neurodegenerative come la malattia di Huntington e la malattia di Alzheimer è oggi una delle sfide più urgenti per la società e per la sanità pubblica. Il Congresso Annuale della Lega Italiana Ricerca Huntington (LIRH) svolto il 29 novembre a Roma è stato un importante momento che ha unito divulgazione scientifica e testimonianza diretta.

Le testimonianze pulsanti di Patrizia Spadin, Presidente dell'Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (A.I.M.A.), Andrea Michelon, Vice Presidente di NOI Huntington, Sofia e Nicola, due ragazzi di 27 e 22 anni che hanno il coraggio di raccontarsi pubblicamente anche attraverso i social, hanno mostrato i passi da fare per avvicinare i bisogni reali delle famiglie alle istituzioni, come sottolineato da Francesco Rossiello, caregiver da oltre 40 anni e autore del libro Vite Sospese: "Ho scritto un libro relativamente alla malattia di Huntington e quindi alla mia esperienza, si chiama Vite Sospese e credo che tutti quanti dovrebbero leggerlo perché è una testimonianza importante in modo da unire le persone intorno a questa problematica".

Le due malattie neurodegenerative che colpiscono la mente, sia sul piano cognitivo che sul piano comportamentale sono due forme di disabilità non sempre riconosciute nelle persone. I lavori scientifici sono stati introdotti dalla Dott.ssa Nicoletta Locuratolo e dal Direttore Scientifico della Fondazione LIRH, Ferdinando Squitieri, che ha parlato così prospettive sulle malattie correlate all'Huntington.

Ferdinando Squitieri, Direttore Scientifico della Fondazione LIRH, ha dichiarato: "Il convegno rappresenta un'occasione importante per sottolineare due aspetti fondamentali. Il primo è che c'è un peso notevole delle malattie neurodegenerative nella società perché sono destinate a diventare molto rilevanti in termini numerici. La seconda è che la prevenzione è fondamentale e, in questo senso, il ruolo di una malattia rara come la malattia di Huntington svolge un'azione di conoscenza e di approfondimento rilevante perché si tratta di una patologia genetica che si può prevedere".

Barbara D'Alessio, Presidente della Fondazione LIRH, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Uno degli obiettivi che vogliamo raggiungere con questo convegno, come Fondazione Lega Italiana di Ricerca Huntington, è accrescere la conoscenza e la consapevolezza sulla patologia di Huntington, che è una malattia rara. Molte persone la conoscono forse più per gli aspetti scenografici dei movimenti involontari che la caratterizzano, senza però sapere che gli aspetti più importanti, più difficili da gestire per le persone che ne sono coinvolte sono quelli che non si vedono, quindi sono le difficoltà di tipo mentale e psichiatrico. Noi vogliamo far emergere quella fragilità più nascosta che fa parte di questa malattia, come di altre patologie neurodegenerative, per cercare di combattere lo stereotipo della disabilità".

Gli stereotipi si combattono attraverso la corretta informazione circa la ricerca e le sperimentazioni terapeutiche, così come è avvenuto nella sessione pomeridiana del Convegno che ha riunito a Roma oltre 200 partecipanti da ogni parte d'Italia.

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Si finge carabiniere e truffa un'anziana: arrestato a Reggio Calabria

Reggio Calabria, 1 dic. (askanews) - Un uomo è stato arrestato dai Carabinieri per aver truffato un'anziana dopo essersi spacciato per un tenente dell'Arma e averla convinta a consegnargli gioielli del valore di circa 30mila euro. L'uomo aveva contattato la vittima sostenendo che fosse coinvolta in una presunta rapina avvenuta nei giorni precedenti.

La Stazione di Reggio Calabria Principale ha avviato subito le indagini, ricostruendo i movimenti del sospetto grazie alle informazioni fornite dalla donna. L'uomo è stato poi intercettato dai Carabinieri della Compagnia di Palmi nei pressi dello svincolo A2 di Bagnara Calabra, dove i militari hanno recuperato l'intera refurtiva.

L'Arma invita a segnalare ogni situazione sospetta e ricorda che nessun militare richiede denaro o oggetti di valore. I controlli sono stati intensificati in vista delle festività, periodo in cui le truffe ai danni degli anziani tendono ad aumentare.

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Ex Ilva, a Genova proteste e blocco stradale contro il "ciclo corto"

Genova, 1 dic. (askanews) - A Genova proteste dei lavoratori dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano con un presidio permanente allestito dalle prime ore del mattino in piazza Savio, snodo fondamentale per la viabilità nel ponente cittadino; è stato bloccato il traffico con i mezzi da lavoro.

I lavoratori, che protestano contro il "ciclo corto" e il possibile fermo degli impianti del Nord e chiedono l'arrivo nello stabilimento genovese di 200mila tonnellate di zincato da lavorare, hanno montato alcuni gazebo nella piazza e incendiato dei bancali di legno per scaldarsi, viste le basse temperature e le raffiche di tramontana in città. In piazza sono comparsi anche diversi striscioni indirizzati soprattutto al governo, tra cui "Urso bugiardo patentato", "Meloni batti un colpo" e "Non vi faremo chiudere Ilva Genova".

A far scattare le nuove proteste, dopo l'occupazione della fabbrica e i blocchi stradali delle settimane scorse, l'esito negativo, secondo i sindacati, dell'incontro di venerdì scorso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Armando Palombo, coordinatore della Rsu Fiom Cgil dello stabilimento Acciaierie d'Italia di Genova, ha spiegato: "Le novità sono negative rispetto alla partenza. Annunciano la conferma del ciclo corto, quindi a Genova vengono a mancare 200mila tonnellate di zincato da lavorare con tutti gli annessi e connessi. Ovviamente la cosa è ancora più grave perché non c'è una riduzione del personale al momento in cassa integrazione e la gente dovrebbe rimanere dentro a non fare praticamente nulla. Non è questo il nostro spirito. Un giorno a riposarsi fa piacere ma tre mesi ti mettono preoccupazione. Stiamo parlando di lavoratori 50enni che conoscono bene il loro mestiere e starsene tre mesi dentro a girare a vuoto non è nel nostro stile".

"Noi - ha concluso il sindacalista della Fiom Cgil - continuiamo la protesta e i blocchi ad oltranza, cioè fino a che qualche persona, il commissario, il ministro o il sottosegretario, ci garantiscono che torneranno qua le 200mila tonnellate di zincato da lavorare. È il minimo che chiediamo".

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Cavo Dragone: Nato valuta attacco ibrido preventivo contro Mosca

Milano, 1 dic. (askanews) - L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha dichiarato al Financial Times che la Nato sta valutando di intensificare la sua risposta alla guerra ibrida di Mosca e ha affermato che un "attacco preventivo" potrebbe essere considerato un'"azione difensiva" rispetto agli attacchi informatici, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo da parte della Russia. Dal canto suo la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che Mosca ha considerato queste dichiarazioni come "un passo estremamente irresponsabile", mentre Mosca continua anche la sua guerra contro Kiev senza alcuna pausa nonostante i negoziati di pace siano in corso.

"Stiamo studiando tutto - ha dichiarato Cavo Dragone che è presidente del Comitato Militare Nato - sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando".

Intanto - come si vede in queste immagini - soldati ucraini si addestrano nelle tattiche di sgombero delle trincee in un campo norvegese nelle foreste della Polonia orientale, con droni che lanciano granate prima di assaltare le posizioni. I norvegesi "accettano l'esperienza che portiamo loro. E anche noi abbiamo qualcosa da imparare da loro. È una collaborazione molto interessante", afferma Aries, un addestratore ucraino a Jomsborg, un campo che prende il nome di una mitica fortezza vichinga. "Sono loro che combattono la guerra in questo momento, non noi. Ma noi portiamo la nostra competenza", aggiunge Anon, il vice comandante norvegese del campo.

I paesi dell'Europa orientale, a fronte di numerosi attacchi ibridi, hanno esortato la Nato a smettere di limitarsi a reagire e a contrattaccare. Ma Cavo Dragone avverte: la Nato e i suoi membri hanno "molti più limiti della nostra controparte per motivi etici, legali, giurisdizionali".

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