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Ex Ilva, la sindaca Salis incontra i metalmeccanici in corteo a Genova

di TMNews giovedì 4 dicembre 2025
1' di lettura

Milano, 4 dic. (askanews) - La sindaca di Genova Silvia Salis ha incontrato una delegazione di metalmeccanici in corteo davanti alla Prefettura. Salis ha spiegato al megafono ai lavoratori: "Domani andiamo dal ministro a Roma come sapete. Attendiamo delle risposte. Al ministro chiederò nuovamente cosa succederà ss non ci saranno offerte dai privati".

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Roma, 4 dic. (askanews) - "Un appuntamento promosso dal Tavolo interassociativo scuola che riunisce le più importanti associazioni professionali del mondo della scuola per discutere e ragionare insieme su proposte operative a sostegno dei Patti educativi di comunità, progettualità educative importanti e diffuse in molte parti d'Italia, che hanno bisogno di risorse certe e strutturali, per rendere sempre più forte ed efficace l'alleanza tra scuola, comunità, famiglia. E' fondamentale rafforzare la comunità educante per venire incontro ai bisogni educativi dei territori ed è importante provare a riflettere insieme, tra forze politiche di maggioranza e di opposizione, proprio in nome di progetti e di idee importanti. E' da tempo all'esame della Commissione Cultura del Senato la proposta di legge, presentata da Simona Malpezzi, per l'istituzione del Fondo per il sostegno e lo sviluppo della Comunità educante. Proprio per questo motivo, il Partito Democratico ha presentato un emendamento prioritario alla legge di bilancio per riprendere la proposta e rendere strutturale il fondo a sostegno delle comunità educanti. Abbiamo davanti una grande occasione per dare strumenti concreti per diffondere uniformemente i patti educativi a livello nazionale e cogliere anche lo spirito significativo alla base di questa iniziativa". Lo ha detto Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio e presidente intergruppo parlamentare sulle povertà educative, intervistata a margine dell'iniziativa alla Camera sui patti educativi.

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Roma, 4 dic. (askanews) - C'è un intero sistema di regole che oggi incide sull'attività dei militari e che, semplicemente, non è più compatibile con ciò che i militari devono fare. "Abbiamo bisogno di Forze Armate pienamente professionali, di uomini e donne che possano svolgere il compito per cui sono stati formati". A spiegarlo il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto alle commissioni Difesa congiunte di Senato e Camera sul Documento Programmatico Pluriennale della Difesa per il triennio 2025-2027.

Le missioni all'estero, nella visione del ministro, hanno una funzione chiara: servono a creare condizioni di sicurezza che permettano sviluppo e pace. I contingenti non sono un simbolo: sono uno strumento concreto di stabilità. I militari devono poter fare i militari. E per questo bisogna sostenerli, rafforzarli, renderli parte di un sistema più efficace.

"Tutte queste regole non posso proporle io al Parlamento, perché? Perché non voglio che siano di parte".

Il Parlamento, ha detto Crosetto parlando della necessità di una condivisione, deve confrontarsi, comprenderlo, ascoltare non solo il ministro o i sottosegretari, ma soprattutto chi vive ogni giorno il terreno operativo. Saranno loro a spiegare perché certe regole non funzionano.

Più in generale, per il ministro, il contesto globale è evidentemente segnato da una diffusa instabilità.

"Il conflitto russo-ucraino dal canto suo è giunto al quarto anno e prosegue con intensi attacchi russi contro infrastrutture energetiche e obiettivi civili" ha detto. "Intanto constatiamo come questa sia ormai una 'war of drones' caratterizzata da un sempre più rapido ciclo di innovazione tecnologica. Le tecnologie emergenti e dirompenti assumono un ruolo chiave nelle dinamiche strategiche, militari, industriali e la crescente accessibilità a nuove tecnologie consente anche a soggetti ostili di acquisire strumenti avanzati a basso costo, difficili da identificare e contrastare, come droni e mini droni, impiegabili individualmente o in sciame. L'intenso confronto armato fra Iran e Israele, d'altra parte, ha ribadito, ove ce ne fosse bisogno, il ruolo insostituibile dei sistemi difensivi aggiornati e performanti, oggi messi alla prova dell'aumento significativo della portata della velocità dei vettori offensivi, balistici, cruise e unmanned, che si avvalgono di capacità sempre più insidiose messe a disposizione dell'intelligenza artificiale. Ne discende la necessità di un ciclo di adattamento rapido, costante, il cui ritmo e bontà dipendono dall'accuratezza e dalla velocità di raccogliere informazioni rilevanti, di renderle immediatamente disponibili alla catena operativa, quella logistica e poi a quella del procurement".

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Fondata nel 1975 per attenuare le tensioni tra Est e Ovest durante la Guerra fredda, l'OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) conta 57 Paesi membri.

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