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Eurovision 2026, polemiche e defezioni dopo il sì a Israele

di TMNews venerdì 5 dicembre 2025
2' di lettura

Roma, 5 dic. (askanews) - Già diversi paesi tra cui Spagna, Olanda, Slovenia e Irlanda, hanno annunciato che non parteciperanno all'Eurovision 2026, dopo che la 95esima Assemblea generale dell'Unione europea di radiodiffusione (EBU), organizzatrice dell'Eurovision Song Contest, a Ginevra, ha deciso di mantenere in gara Israele nell'edizione 2026. Ci sono invece altri paesi, tra cui Svizzera, Austria e Germania, che si erano detti pronti a ritirarsi, nel caso in cui Israele fosse stato espulso.

Una decisione che sta facendo discutere; bisogna attendere qualche giorno, spiega Roland Weissmann, direttore generale dell'emittente pubblica austriaca ORF, responsabile dell'Eurovision 2026 a Vienna, che non teme un boicottaggio: "Penso che questo non accadrà. Alcuni hanno detto che ci stanno pensando. Alcuni hanno già detto che non parteciperanno. Ma ci sono almeno tre nuove emittenti pubbliche che prenderanno parte, dobbiamo aspettare fino al 10 dicembre per sapere quanti saranno. Ma sono molto sicuro che l'ORF e Vienna, in qualità di emittente ospitante, offriranno un grande spettacolo. È il 70esimo anniversario e avremo un grande spettacolo unito dalla musica".

Una scelta votata a maggioranza dopo un lungo dibattito. La Germania, come la Spagna, fa parte dei Big Five, i cinque paesi che contribuiscono maggiormente al bilancio della manifestazione.

Katja Wildermuth, direttrice dell'emittente tedesca Bayerischer Rundfunk ha detto: "Siamo molto felici che alla fine le regole, i valori e l'imparzialità dei media del servizio pubblico abbiano prevalso sui dibattiti pubblici emotivi del momento. Stiamo parlando del più grande concorso canoro al mondo, un concorso che rappresenta la costruzione di ponti, la diversità, la tolleranza, e oggi nel dibattito abbiamo sottolineato questi valori".

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L'isola del tempo profondo: Hito Steyerl in Fondazione Prada

Milano, 5 dic. (askanews) - Un progetto di una delle artiste più influenti della scena contemporanea che unisce scienza e fantascienza, narrazione visuale e ragionamento politico, siti di 7mila anni fa e ragionamenti sui confini della tecnologia. Hito Steyerl ha portato all'Osservatorio di Fondazione Prada a Milano la mostra "The Island". "È una mostra sull'archeologia, sulla fisica quantistica e sul fascismo - ha detto l'artista -. Tutti e tre questi elementi si ritrovano nell'isola di Curzola, dall'altra parte del mare Adriatico".

Hito Steyerl intreccia molteplici narrazioni accomunate dal motivo ricorrente dell'inondazione, evocando temi urgenti come le attuali derive autoritarie alimentate dall'uso dell'intelligenza artificiale, la crisi climatica e le pressioni politiche esercitate sulla comunità scientifica.

"Trovo molto interessante - ci ha spiegato Chiara Costa, Head of Program di Fondazione Prada

- che Hito Steyerl si affidi alle dinamiche della fisica quantistica per raccontare delle temporalità che si contrastano, ma si incontrano anche. Nel suo nuovo film The Island si parte dalla scoperta di un'isola artificiale creata nel Neolitico, si passa per Flash Gordon fino ad arrivare quindi a usare un passato per raccontare un futuro di cui non siamo particolarmente certi".

La mostra si compone del film, ma anche di installazioni video, di oggetti di interviste, che attraversano il tempo e gli immaginari, dalla bioluminescenza alle bombe che cadevano sulla Yugolsavia nel 1941. E con una componente importante di fantascienza. "In questa installazione - ha detto ancora Steyerl - cerco di focalizzarmi più sulla parte scientifica della fantascienza e sul cercare di capire come possiamo pensare la scienza in un mondo che oggi è pieno di fake news e di costruzioni dell'intelligenza artificiale. Quindi mi chiedo come possiamo salvare i fatti, magari anche quelli scientifici e come li possiamo comunicare?".

L'esposizione in Osservatorio suggerisce la risposta che si possano comunicare attraverso l'arte, ma probabilmente è una risposta banale, che non soddisfa in pieno le domande che il progetto vuole suscitare. A partire da quella sui rischi della tecnologia. "Certo dovremmo avere paura, ma anche no, cioè, davvero dipende - ha concluso l'artista -. La tecnologia è un fatto e limitarci ad avere paura non aiuta nessuno. Si tratta di interrogarla, di metterla in discussione di capire come funziona. Si tratta di liberarla da quella scatola nera in cui le Corporation la stanno rinchiudendo. Credo ci siano tante cose da fare intorno alla tecnologia piuttosto che averne solo paura".

Un altro dei grandi temi toccati da "The Island" è quello del tempo, anche qui con na giustapposizione significativa: il tempo-spazzatura della vita digitale e del capitalismo, opposto e in relazione con il tempo profondo, della natura, dell'archeologia e anche di tutto quello che non capiamo e non vogliamo guardare.

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Olimpiadi, Buonfiglio (Coni): lavoriamo per candidare Roma

Roma, 5 dic. (askanews) - Il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, a margine della cerimonia di inizio del viaggio della Fiamma Olimpica al Quirinale, ha detto che auspica la candidatura di Roma per le Olimpiadi.

"Ogni giorno dobbiamo costruire qualcosa: le società sportive devono essere più assistite, dobbiamo far realizzare impianti per l'attività sportiva in prossimità e ripristinare l'attività sportiva a scuola in modo dignitoso, con palestre adeguate e magari nel pomeriggio, non tra l'ora di filosofia e matematica - ha detto - e se facciamo un buon lavoro di pianificazione nei prossimi 15 anni avremmo la possibilità magari di candidare Roma per le Olimpiadi".

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Istituzioni in campo per bambini dei reparti oncologici

Roma, 5 dic. (askanews) - Trasformare materiale di scarto, destinato al riciclo, in kit scolastici per i piccoli pazienti oncologici ricoverati negli ospedali pediatrici italiani. È la sfida presentata alla Camera dei Deputati di "Circular for kids" un progetto che, grazie a una donazione straordinaria di materiali di comunicazione in disuso annunciata dallo stesso Vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, renderà possibile la realizzazione di kit scolastici, che saranno distribuiti nei reparti di oncologia pediatrica dei principali ospedali italiani. Materiali trasformati così in astucci e kit scolastici grazie al recupero della Novo Nordisk, azienda farmaceutica da sempre impegnata nel coniugare salute e sostenibilità e al laboratorio sociale Coloriage di Roma. Un contributo preziosissimo quello della Camera dei Deputati ad un progetto, che coniuga sostenibilità ambientale e sociale. Abbiamo paralto con l'On. Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati:

"C'è un problema di responsabilità sociale che aziende virtuose, non sono oramai i casi sporadici, hanno assunto su di loro. Ci sono, come dire, quote di bilancio che vengono dedicate alla sostenibilità. Bisogna intercettare progetti che partono, ad esempio, dalle richieste dell'associazione dei pazienti, che incontrano molto spesso e anzi vengono accompagnate dal Ministero della Salute, da istituzioni come la Camera, perché l'intento è comune per creare condizioni migliori di vivibilità e di sostegno, soprattutto ai soggetti più fragili".

Gesti semplici, come la donazione di kit scolastici, possono fare la differenza nella vita quotidiana di questi bambini e delle loro famiglie. È poi intervenuta l'On. Vanessa Cattoi, Coordinatrice Intergruppo parlamentare "insieme per un impegno contro il cancro":

"Un piccolo gesto che fa la differenza, sicuramente, fa sentire meno soli i bambini all'interno di un contesto ospedaliero che è sempre difficile da affrontare da parte soprattutto loro, che vengono completamente sradicati dal contesto sociale, soprattutto della socialità, della socializzazione dell'ambiente scolastico nel quale solitamente sono inseriti, e quindi un piccolo gesto che ha un grande valore sociale, soprattutto per i piccoli bambini e le loro famiglie".

Una vision innovativa quella di Novo Nordisk e di sostegno verso i più fragili, che non può prescindere dal supporto delle istituzioni. Infine abbiamo parlato con Alfredo Galletti, General Manager di Novo Nordisk Italia:

"Abbiamo cercato di abbracciare in ogni passaggio quanto più disuguaglianza sociale o fragilità sociale potessimo, quindi di scegliere il laboratorio Coriage. Secondo me è stata un'ottima idea quella non solo di riciclare il materiale, ma anche far sì che le persone che lavorano per questo riciclo e riutilizzo e conversione di questo materiale siano persone altrettanto che hanno delle fragilità e quindi cerchiamo di catturare i più possibili stakeholder e aumentare l'impatto positivo con lo spettro più ampio possibile".

Circular for Kids è un esempio di come la collaborazione tra istituzioni, aziende e società possa tradursi in azioni concrete di solidarietà e inclusione nei confronti di bambini meno fortunati.

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Investire nel Fondo Sanitario Nazionale per non spendere più

Roma, 5 dic. (askanews) - Aumentare le risorse per il Fondo Sanitario Nazionale. Questo è il messaggio al governo lanciato dal Convegno PREVENZIONE È FUTURO: DALL'INVESTIMENTO PER LA SALUTE E PER LA SOSTENIBILITÀ, ALLA LEGGE' organizzato da Motor Sanità.

Il 3 dicembre a Roma è andato in scena una tavola rotonda sull'importanza delle campagne di prevenzione e dello screening coinvolgendo i principali esponenti della sanità pubblica italiana. La prevenzione vista come un investimento strategico capace di far risparmiare i soldi ai contribuenti, come sottolineato dal Sottosegretario di Stato alla Salute Marcello Gemmato: "Per rendere sostenibile il nostro Sistema Sanitario Nazionale Pubblico bisogna investire in prevenzione. Immaginate che abbiamo ereditato una situazione per cui il 95% viene investito in cura, solo il 5% in prevenzione. Dobbiamo perequare, quindi ravvicinare questa distanza. Lo abbiamo fatto quest'anno in legge di bilancio postando 238 milioni di euro in più proprio per la prevenzione. Prevenire cosa significa? Fare più screening per esempio per il tumore al seno, per il sangue occulto delle feci che serve per rilevare il tumore al colon retto. Tutto ciò che attiene la possibilità di diagnosticare prima una patologia per non farla conclamare e quindi prenderla in tempo e curarla. E' quella la prospettiva che ci stiamo dando, la stiamo mettendo in campo con una straordinaria comunità scientifica, con i medici, gli operatori sanitari e con una dotazione economica, vi dicevo, molto congrua".

Dare un impulso per modificare fortemente un sistema sanitario nazionale nato ormai 50 anni fa per una popolazione profondamente diversa. Ad oggi, il 95% della spesa sanitaria pubblicata è dedicata a curare la malattia e non ad anticiparla. L'idea del governo è proprio quella di invertire questa tendenza già dalla prossima Legge di Bilancio, dove il Fondo Sanitario Nazionale crescerà di 7.4 miliardi, una cifra toccata neanche durante la pandemia. Alberico Catapano, coordinatore scientifico del gruppo interparlamentare della prevenzione, ha parlato delle sfide del futuro sul tema: "Discuteremo sugli approcci alla prevenzione intesi in senso ampio. In particolare la prevenzione di malattie croniche. Questi sono, infatti, uno dei punti deboli nella struttura sanitaria, cioè che richiedono costi ed interventi molto estesi. La questione è come ridurre il numero di eventi ripetuti che avvengono. E qui si tratta quindi di partire in età precoce, si tratta di partire dalla popolazione giovane, con stili di vita adeguati, e individuare i soggetti che sono a rischio di sviluppo per le malattie cardiovascolari nei prossimi anni e, su quelli, concentrare l'attenzione".

La prevenzione quindi diventa il primo intervento di cura per proteggere le persone dallo sviluppare malattie e disturbi. Ricalibrare il proprio stile di vita, dal punto di vista alimentare, lavorativo e sociale, è il primo modo per prevenire malattie future.

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