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Esce "Ometto", il singolo di Marcondiro con video realizzato con IA

di TMNews martedì 9 dicembre 2025
2' di lettura

Roma, 9 dic. (askanews) - Esce su tutte le piattaforme, mercoledì 10 dicembre, giornata mondiale dei Diritti Umani, "Ometto" di Marco Marchese Borrelli, in arte Marcondiro, che la interpreta per la band Robotcombo, composta da Primitive Robot. La musica interamente elettronica, è prodotta con Maurizio Mariani e "suonata" dai Robotcombo. L'autore, che si definisce "maschio femminista", afferma nel brano che Dio è Donna, ironizzando e sfatando i luoghi più comuni. Non a caso Ometto, termine che potrebbe riferirsi ad un bimbo particolarmente maturo, viene utilizzato a sottolineare la pochezza di uomini, che credendosi forti ed invincibili, sono invece uomini piccoli, senza alcuna dignità o spessore.

Il video interamente realizzato dall'I.A. grazie al solo storyboard del testo, senza indicazioni o interventi umani, ne conferma la scelta provocatoria, in cui si è voluto provare a supporre che l'I.A sia un'artista sottovalutato. "Il testo è nato dopo aver visto un documentario di un amico sulla Passione di Cristo, dove un bambino alla domanda chi fosse Dio, risponde senza esitazione che Dio è Donna, perché è l'unica in grado di procreare. Il testo non lascia cose sottintese, ma sa essere "cattivo", quanto basta, per non diluirne il significato ed il peso. Ho scelto di raccontare fatti di cronaca, ma con un po' di pudore, dove dico "sputa in faccia l'acido della sua accidia", omett - endo qualcosa, nel tentativo di non rendere reale quel gesto che, seppur "velato", non perde la sua crudezza. La band ROBOTCOMBO, ispirata dal Primitive Robot difensore dei diritti umani, è volutamente composta da soli robot. In momento storico in cui si dibatte molto sull'ingerenza dell'I.A, questo messaggio ci spinge a riflettere, su come si dovrebbe interagire, senza alienare la nostra volontà, la nostra creatività".

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Cybersecurity, IISFA ha riunito a Roma i protagonisti del settore

Roma, 12 dic. (askanews) - In un contesto geopolitico sempre più caratterizzato da minacce ibride e attacchi informatici di matrice criminale e statuale, l'Associazione Italiana Digital Forensics (IISFA) ha riunito a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, i massimi vertici della cybersecurity italiana per un confronto su criminalità informatica, intelligenza artificiale e investigazioni digitali.

"Oggi - ha detto ad askanews Ivano Gabrielli, direttore del Servizio Polizia postale e per la Sicurezza cibernetica - viviamo un momento di complessità particolare, la complessità è dovuta all'ingresso di nuove tecnologie, a strumenti di intelligenza artificiale che in qualche modo favoriscono attacchi sempre più performanti, ma che rendono ancora più difficoltose le attività di raccolta probatoria e soprattutto di analisi, di interpretazione. Bisogna in qualche modo oggi essere aggiornati su quelle che sono le nuove tecnologie e per l'appunto confronti come questo riescono a guidare poi quelle che sono le scelte strategiche che reparti come quelle della Polizia postale sono venuti a fare costantemente".

L'evento è stato un momento di incontro e di confronto, con una prospettiva a 360 gradi. "È importante un confronto continuo - ha aggiunto il Gen. Antonio Mancazzo, Comandante del Nucleo speciale Tutela privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di Finanza - anche perché la formazione in questo campo è molto molto complessa, molto molto difficile, quindi occasioni come quella odierna rappresentano la possibilità di evidentemente mettere sul tavolo quelle che sono le problematiche".

Aspetto centrale del confronto organizzato dal'IISFA è la collaborazione tra settore pubblico e privato, nell'ottica di pensare a una difesa ibrida, capace di affrontare più minacce. "Oggi - ha concluso Gerardo Costabile, presidente di IISFA - si parla molto di attacchi ibridi, guerra ibrida anche a volte senza comprenderne esattamente la portata. Io credo molto nella difesa ibrida, la nostra associazione, l'associazione No Profit che riunisce molti addetti ai lavori, vuole incentivare questa collaborazione e questo dialogo tra istituzioni e modo del privato perché solo questa unione ci può rendere più forti e porsi sempre in un modo di difesa proattiva per le nostre istituzioni, ma anche per i nostri cittadini".

La giornata si è articolata in diverse tavole rotonde su temi di attualità che hanno animato un dibattito ricco di spunti operativi.

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Marco Mengoni conclude a Madrid 6 mesi di concerti: 45 date di successi

Madrid, 12 dic. (askanews) - Con oltre 750.000 biglietti venduti e date sold out in Italia e in Europa, Marco Mengoni ha concluso al Palacio Vistalegre di Madrid, questi 6 mesi live in giro per l'Italia prima e l'Europa poi.

45 concerti - prodotto e organizzato da Live Nation - con cui il cantautore ha portato dal vivo uno spettacolo travolgente, emotivo e costruito con la cura scenica delle grandi produzioni internazionali.

5.000 chilometri percorsi affiancato da 13 musicisti incredibili, 11 performer e un team di 150 persone, Marco Mengoni ha attraversato l'Italia e l'Europa con uno show che ha conquistato stadi e palasport italiani, oltre alle grandi arene europee.

Nel 2025 Marco Mengoni ha celebrato 16 anni di carriera e la tourneè conclusa a Madrid, LIVE IN EUROPE 2025, ha segnato l'atteso ritorno di Marco Mengoni nelle grandi città europee che lo avevano già accolto nel 2023, e ha preso il testimone da MARCO NEGLI STADI 2025, Il trionfale tour negli stadi della scorsa estate, confermando ancora una volta la forza scenica e l'impatto artistico di Marco Mengoni. Il cantautore ha portato in scena più di un anno di lavoro pensato e voluto per poter finalmente celebrare la ricostruzione insieme al suo pubblico rappresentando sul palco una storia che affronta i grandi temi dell'esistenza attraverso una riflessione sul dolore e sulla fragilità della vita umana, sul bene e sul male, fino alla catarsi finale. Lo spettacolo - costruito come un racconto teatrale suddiviso in sei capitoli - prologo, parodo, episodi, stasimi, esodo e catarsi, ha realizzato l'ambizioso progetto di Mengoni di immergere il pop nel mondo del teatro classico raccontando una storia di caduta e rinascita che, partendo dal personale, unisce in una verità universale tutto il pubblico.

Durante la leg europea, insieme ai suoi grandi successi, Marco Mengoni ha inserito in scaletta Coming Home, il nuovo brano in inglese scritto con Matt Simons: una ballad dalla sensibilità profonda e dal respiro cinematografico, capace di trasformare la malinconia delle feste in un tepore di memorie e nostalgia luminosa. Il ritorno a casa durante le festività diventa così un momento sospeso, in cui distanza, legami e ricordi assumono un significato ancora più intenso. Non solo l'inglese per Marco oltre confine, con anche Hola spesso presentata nella sua versione internazionale, ma anche il francese con l'apprezzatissima La Dernière Chanson, versione per i territori francofoni di Due vite, un modo per connettersi ancora più con il suo pubblico d'oltralpe condividendone la lingua.

La tappa parigina è stata anche l'occasione per anticipare l'atmosfera natalizia e amplificare ancora ulteriormente il messaggio di questo show: è stata infatti resa disponibile in diretta streaming sul canale Amazon Music Italia su Twitch e su Prime Video in tutto il mondo. È stata anche la prima volta che un progetto simile ha avuto come protagonista il concerto all'estero di un artista italiano, ulteriore conferma del valore dell'artista anche oltre confine.

Marco Mengoni è reduce dal successo dell'ultimo singolo in collaborazione con Annalisa, Piazza San Marco, una ballad in bianco e nero, un racconto cinematografico in cui i protagonisti si confidano trovando supporto una nell'altro. Il brano è un incontro artistico che unisce due delle voci più amate e iconiche del panorama musicale italiano in un intenso viaggio emotivo. Durante la scorsa estate, Marco Mengoni ha lanciato il singolo Sto bene al mare feat. Sayf e Rkomi. Scritto dagli stessi Marco Mengoni, Sayf, e Rkomi, Sto bene al mare è un brano estivo atipico, infatti, nonostante il titolo ci porti verso la spensieratezza tipica delle vacanze estive, il testo si muove su un confine sottile tra leggerezza e profondità. La voce di Marco Mengoni si intreccia con le strofe di Sayf e Rkomi, dando vita a un dialogo che parte dall'immaginario estivo più classico per raccontare qualcosa di più profondo. Il mare diventa così il centro di una riflessione disillusa e attuale che invita a pensare anche a chi sta dall'altra parte del mare, a chi non vive la distesa d'acqua come gioia e vacanza.

Con 85 dischi di platino, oltre 3 miliardi di streaming audio/video, 8 album in studio e 10 tour live, nel suo percorso artistico il cantautore si è affermato come una delle voci più riconoscibili e influenti della musica italiana contemporanea.

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L'ex presidente francese Sarkozy a passeggio per Mentone

Mentone, 12 dic. (askanews) - L'ex Presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, recentemente uscito di prigione, ha passeggiato per le strade di Mentone nell'ambito del tour per promuovere e per firmare copie del suo ultimo libro, "Diario di un prigioniero". È stato accolto dai sostenitori ed era accompagnato dal figlio minore, Louis, che intende candidarsi alle prossime elezioni comunali per il controllo della cittadina rivierasca nel dipartimento delle Alpi Marittime.

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Gaza, tende allagate per la tempesta Byron e freddo: almeno 14 morti

Roma, 12 dic. (askanews) - Immagini drammatiche da Nuseirat, campo profughi palestinese nel cuore della Striscia di Gaza, dove la tempesta Byron ha allagato gli accampamenti di fortuna aumentando il disagio della popolazione sfollata in massa dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Anche a Gaza City tende e strade allagate per le forti piogge.

Secondo i dati dell'agenzia di stampa Wafa, che cita fonti

sanitarie, almeno 14 persone sono morte in meno di 24 ore nella Striscia di Gaza a causa del freddo intenso e dopo il crollo di almeno 15 edifici, danneggiati dal conflitto, a causa dalle forti piogge.

Tra le vittime per il freddo si contano due bambini, deceduti a Gaza City, dopo la neonata di otto mesi morta ieri in una tenda a Khan Younis. "Abbiamo visto l'acqua allagare la tenda. Tutti i nostri materassi e i nostri vestiti erano fradici. Abbiamo sofferto per la guerra per due anni e proprio quando finalmente è stato raggiunto un cessate il fuoco, ci ha colpiti anche la sofferenza dell'inverno" racconta uno sfollato.

"Come potete vedere, il materasso è bagnato da stamattina e i bambini hanno dormito su lenzuola bagnate la notte scorsa. Non abbiamo vestiti asciutti per cambiarli e mia figlia indossa abiti estivi" racconta una donna che vive in una tenda a Nuseirat.

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