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Meloni: cucina italiana patrimonio Unesco, primato ci inorgoglisce

di TMNews mercoledì 10 dicembre 2025
2' di lettura

Roma, 10 dic. (askanews) - "Voglio condividere con voi una notizia che ci riempie d'orgoglio. Oggi l'Unesco ha riconosciuto la Cucina italiana Patrimonio dell'Umanità. Siamo i primi al mondo ad ottenere questo riconoscimento, che onora quello che siamo e la nostra identità.

Perché per noi italiani la cucina non è solo cibo o un insieme di ricette. È molto di più: è cultura, tradizione, lavoro, ricchezza". Così la premier Giorgia Meloni, in un videomessaggio.

"La nostra cucina nasce da filiere agricole che coniugano qualità e sostenibilità. Custodisce un patrimonio millenario che si tramanda di generazione in generazione. Cresce nell'eccellenza dei nostri produttori e si trasforma in capolavoro nella maestria dei nostri cuochi. E viene presentata dai nostri ristoratori con le loro straordinarie squadre. È un primato che ci inorgoglisce, e ci consegna uno strumento formidabile per valorizzare ancor di più i nostri prodotti e proteggerli con maggiore efficacia da imitazioni e concorrenza sleale. Già oggi esportiamo 70 miliardi di euro di agroalimentare, e siamo la prima economia in Europa per valore aggiunto dell'agricoltura. Questo riconoscimento imprimerà al Sistema Italia un impulso decisivo per raggiungere nuovi traguardi", sottolinea Meloni.

"Il Governo - rivendica - ha creduto fin dall'inizio in questa sfida e ha fatto la sua parte per raggiungere questo risultato, e ringrazio prima di tutto i Ministri Lollobrigida e Giuli per aver seguito il dossier. Ma è una partita che non abbiamo giocato da soli. Abbiamo vinto questa sfida insieme al popolo italiano, insieme ai nostri connazionali all'estero, insieme a tutti coloro che nel mondo amano la nostra cultura, la nostra identità e il nostro stile di vita".

"Oggi - conclude - celebriamo una vittoria dell'Italia. La vittoria di una Nazione straordinaria che, quando crede in sé stessa ed è consapevole di ciò che è in grado di fare, non ha rivali e può stupire il mondo. Viva la cucina italiana! Viva l'Italia!".

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Machado: Nobel per tutti noi, aiutata dagli Usa a lasciare Venezuela

Oslo, 11 dic. (askanews) - La leader dell'opposizione venezuelana Maria Corina Machado ha dichiarato che il governo degli Stati Uniti l'ha aiutata a lasciare il Venezuela, dove ha trascorso mesi nascosta, per raggiungere la Norvegia dopo aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace.

Rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Oslo, Machado ha detto: "Non sapevano dove mi trovassi, ero nascosta in Venezuela, quindi è stato difficile per loro fermarmi. Ma... sì, ho ricevuto il sostegno del governo degli Stati Uniti".

La vincitrice del Premio Nobel per la Pace ha dichiarato che farà del suo "meglio" per tornare in Venezuela e porre fine alla "tirannia" nel Paese.

"Sappiamo tutti che questo è un riconoscimento per ciascuno di noi. Trenta milioni di venezuelani si sono uniti, perché abbiamo festeggiato in ogni angolo del Venezuela, a volte al chiuso, a volte nelle chiese, a volte semplicemente nelle nostre cucine perché non potevamo festeggiare per le strade, ma in tante città in tutto il mondo, ed era mio dovere venire a ritirare questo premio per riportarlo al popolo venezuelano - ha detto - presto tornerò in Venezuela e so che molto presto ci tornerete anche voi, e mostreremo al mondo che non solo meritiamo questo premio, ma che tutta questa generazione entrerà nella storia dell'umanità".

Poi un appello a sostenere i venezuelani e a combattere il regime di Nicolas Maduro. "Il regime di Maduro si avvale di regimi totalitari di altre parti del mondo per attaccare e danneggiare milioni di venezuelani. Russia, Iran, Cuba, gruppi terroristici come Hezbollah, Hamas, cartelli della droga e guerriglieri colombiani stanno occupando il Venezuela. Questa è la vera occupazione. Chiediamo aiuto al mondo per bloccare il flusso di fondi provenienti da attività illegali, che sostengono la struttura repressiva del regime".

TMNews

Merz: una "proposta" su concessioni territoriali fatta a Trump

Berlino, 11 dic. (askanews) - Il cancelliere tedesco Friedrich Merz afferma che al presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump è stata inviata una proposta sulle concessioni territoriali che l'Ucraina è pronta a fare per porre fine alla guerra contro la Russia. Merz afferma che la proposta è stata inviata dopo che i leader europei hanno parlato telefonicamente con Trump mercoledì. "Riguarda principalmente la questione di quali concessioni territoriali l'Ucraina è disposta a fare", dice.

"Potrebbe esserci un incontro qui a Berlino all'inizio della prossima settimana. La partecipazione o meno del governo americano dipende molto dalla stesura congiunta dei documenti su cui si sta attualmente lavorando", ha detto

Merz, oggi in conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato Mark Rutte ha suggerito che, dopo le discussioni con Emmanuel Macron, Keir Starmer e Volodymyr Zelensky, insieme con l'amministrazione statunitense, si dovrebbe finalizzare le discussioni sui documenti.

"Sono ragionevolmente fiducioso che ci riusciremo. Da questa telefonata con il presidente Trump di ieri ho ricavato la ferma impressione che lui sia disposto a percorrere questa strada con noi, perché sa che anche gli europei hanno bisogno che i propri interessi siano ascoltati", chiosa.

TMNews

"Lo Giuro!" Presentato a Milano il CalendEsercito 2026

Milano, 11 dic. (askanews) - A Palazzo Cusani, sede del Comando Militare Esercito Lombardia, è stato presentato il CalendEsercito 2026. L'evento, un momento di incontro e condivisione tra istituzioni e cittadinanza, sottolinea il ruolo dell'Esercito come presidio di valori, tradizione e servizio alla collettività. L'edizione, dedicata al tema "Lo Giuro!" che richiama il momento più simbolico della vita di ogni soldato come il giuramento di fedeltà alla Repubblica, è stata presentata dal comandante del Comando Militare Esercito Lombardia, generale di brigata Carmine Sepe, affiancato da un cadetto della Scuola Militare "Teulié". Il loro prezioso contributo, frutto del dialogo tra esperienza, pensiero e nuove generazioni, ha arricchito l'incontro con riflessioni e testimonianze.

Nel suo discorso, il generale Sepe ha sottolineato come il giuramento rappresenti non soltanto una formula solenne, ma un impegno personale e collettivo che lega ogni militare alla patria e ai suoi cittadini, evidenziando come il CalendEsercito 2026 ricordi a tutti che la forza dell'Esercito non risiede solo nei mezzi e nelle capacità operative, ma soprattutto nei valori che ogni soldato porta con sé: disciplina, lealtà e senso del dovere. Valori che l'Esercito Italiano è chiamato a custodire e difendere ovunque operi, testimoniandoli attraverso l'impegno quotidiano delle donne e degli uomini in uniforme.

Anche per quest'anno una quota del ricavato delle vendite del CalendEsercito sarà devoluto all'Opera Nazionale per gli Orfani e i Militari di Carriera dell'Esercito (O.N.A.O.M.C.E.) che assiste circa 500 orfani di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Militari di truppa, erogando sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare.

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Nato, Rutte avverte alleati: siamo prossimo obiettivo della Russia

Berlino, 11 dic. (askanews) - "La Russia potrebbe essere pronta a ricorrere alla forza militare contro la NATO entro cinque anni, ma sta già intensificando la sua campagna segreta contro le nostre società".

Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha esortato gli alleati a intensificare gli sforzi di Difesa per impedire una guerra scatenata dalla Russia, che potrebbe essere "della stessa portata della guerra che hanno dovuto sopportare i nostri nonni e bisnonni". In una conversazione in seguito alla conferenza stampa con il cancelliere Merz, Rutte ha parlato di "visione distorta della storia del mondo" da parte di Putin, che "crede che la nostra libertà minacci la sua presa sul potere".

"La Russia spende quasi il 40% del suo bilancio in aggressioni e circa il 70% di tutti i macchinari utensili in Russia viene utilizzato per la produzione militare ; le tasse stanno aumentando" ha detto.

"Siamo il prossimo obiettivo della Russia. Temo che troppi siano silenziosamente compiacenti. Troppi non avvertono l'urgenza. E troppi credono che il tempo sia dalla nostra parte. Non lo è. Il momento di agire è adesso", ha detto Rutte. "Il conflitto è alle porte. La Russia ha riportato la guerra in Europa. E dobbiamo essere preparati", ha aggiunto.

A Berlino, Rutte ha anche affermato che troppi alleati dell'alleanza militare non percepiscono l'urgenza della minaccia russa in Europa e che devono aumentare rapidamente la spesa e la produzione per la difesa per impedire una guerra della portata di quella vista dalle generazioni passate. La Russia potrebbe essere pronta a ricorrere alla forza militare contro la NATO entro cinque anni, ha affermato Rutte.

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