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Il Cremlino non gradisce le nuove proposte di pace ucraine

di TMNews venerdì 12 dicembre 2025
2' di lettura

Milano, 12 dic. (askanews) - Il Cremlino sostiene di non aver preso visione delle proposte riviste degli Stati Uniti d'America presentate dopo gli ultimi colloqui con l'Ucraina, ma già saprebbe che alcune parti potrebbero non andargli bene. Anche perché ancora una volta il tempo gioca a suo favore. Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le truppe di Mosca hanno "l'iniziativa strategica" sul fronte ucraino, durante un incontro in cui i suoi ufficiali hanno sostenuto di aver conquistato la città di Siversk, nella regione di Donetsk. Putin ha anche aggiunto che la presunta conquista di Siversk "avvicina considerevolmente una nuova e vittoriosa offensiva (...) in altre aree".

"Circa un'ora fa, abbiamo avuto un colloquio con un team degli Stati Uniti sulle possibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina e stiamo lavorando a un documento quadro che deve essere sufficientemente solido da funzionare davvero. Riteniamo che questo documento debba essere approvato dal Congresso degli Stati Uniti. Ciò significherebbe garanzie di sicurezza reali, solide e giuridicamente vincolanti per il nostro Paese, che devono essere concretamente attuate".

Così invece il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che aveva parlato mercoledì di una convergenza di Kiev sui punti chiave del piano di ricostruzione postbellica, durante i colloqui con il genero del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Jared Kushner.

Zelensky ha affermato che i lavori su un "documento di economia" stanno procedendo e che l'Ucraina è "pienamente allineata con la parte americana".

Gli Usa hanno cercato di istituire un fondo di investimento in Ucraina per settori quali i metalli rari, come aspetto centrale della ricostruzione postbellica del Paese. Il Wall Street Journal ha inoltre riferito che il piano di pace di Washington DC include proposte di investimenti in terre rare e in energia russa, interesse che il Cremlino non ha negato.

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La causa intentata da Trump sostiene che la BBC lo abbia diffamato e violato una legge della Florida che vieta pratiche commerciali ingannevoli e sleali. Il presidente statunitense chiede un risarcimento danni di 5 miliardi di dollari per ciascuno dei due capi d'accusa, quindi complessivamente 10 miliardi di dollari.

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Alla riunione, a cui ha preso parte anche la premier Giorgia Meloni, presenti gli emissari americani Steve Witkoff e Jared Kushner, genero di Donald Trump, oltre a Volodymyr Zelensky. Proprio il presidente ucraino ha parlato di "progressi" nelle trattative con i negoziatori statunitensi verso una pace con Mosca.

"Sono stati colloqui non facili ma produttivi. Queste conversazioni non sono mai facili, ma è stata una conversazione produttiva, con molti dettagli" ha precisato. Anche Trump, parlando dallo Studio Ovale ha poi affermato di aver avuto "un'ottima conversazione con i leader europei", "le cose sembra stiano andando meglio anche se lo abbiamo detto per diverso tempo", tuttavia "penso che siamo più vicini adesso di quanto non lo siamo mai stati alla pace".

I leader riuniti a Berlino hanno detto di aver "accolto con favore i significativi progressi negli sforzi del presidente Trump per garantire una pace giusta e duratura in Ucraina". E hanno concordato di collaborare con Trump e Zelensky per raggiungerla in modo da preservare la sovranità ucraina e la sicurezza europea".

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