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L'appello di Lula a Meloni e Macron per l'accordo Ue-Mercosur

di TMNews mercoledì 17 dicembre 2025
2' di lettura

Brasilia, 17 dic. (askanews) - Un appello a Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron affinché "si assumano le responsabilità" per la firma dell'accordo di libero scambio fra Ue e Mercosur, che Brasilia spera arrivi sabato durante un vertice fra l'Ue e il blocco sudamericano che si terrà a Foz do Iguaçu, in Brasile. A lanciarlo è stato il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva, durante un incontro con esponenti di un foro di partecipazione sociale a Brasilia.

"Spero che il mio amico Macron e la prima ministra dell'Italia Meloni, insomma, si assumano la responsabilità sabato, io andrò a Foz do Iguaçu, per partecipare a una riunione dell'Unasur con la partecipazione dell'Unione Europea, spero che portino la buona notizia che firmeranno l'accordo e che non avranno paura, insomma, di perdere competitività rispetto al popolo brasiliano", ha detto Lula riferendosi alle decisioni che i leader dei paesi dell'Ue devono prendere in merito durante il Consiglio europeo (vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue) in programma domani e venerdì a Bruxelles, cioè se dare o meno mandato alla Commissione europea per firmare l'accordo nel weekend.

La Francia in particolare, insiste per un rinvio della decisione al 2026 e sul fatto che non intende firmare la bozza di accordo Ue-Mercosur così com'è. Macron - riportano i media francesi - ha nuovamente ribadito lunedì sera a Berlino ai leader dell'Ue la sua opposizione, secondo quanto riferito dal suo entourage. "Il presidente (Macron, ndr) è stato molto chiaro con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa sul fatto che, allo stato attuale, le condizioni non sono sufficienti per proteggere gli agricoltori francesi", hanno indicato fonti vicine al capo dell'Eliseo.

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"Oggi abbiamo sentito un altro segnale da Mosca, che si sta preparando a fare del prossimo anno un anno di guerra. E questi segnali non sono solo per noi. È importante che i nostri partner lo capiscano, ed è importante che non solo lo capiscano, ma che reagiscano anche, compresi i nostri partner negli Stati Uniti d'America, che spesso affermano che la Russia vorrebbe porre fine alla guerra. Ma dalla Russia sentiamo una retorica completamente diversa, segnali diversi, compresi ordini ufficiali al loro esercito", ha dichiarato Zelensky nel suo consueto video serale diffuso via Telegram.

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Lo spettacolo prodotto da Best Live in coproduzione con il Teatro Stabile d'Abruzzo ha le musiche di Nicola Piovani e come attori protagonisti Anna Galiena e Giuseppe Zeno nel ruolo dei capofamiglia, affiancati da tanti giovani interpreti. Al centro del racconto c'è sempre la famiglia Restuccia, che si riunisce per una festa di compleanno durante la quale scoppiano vecchi rancori e nuove tensioni, ed emergono undici personaggi che offrono uno specchio delle complesse relazioni umane e familiari. "In realtà ho applicato quello che so fare abbastanza bene, cioè coreografie gli attori e costruire la scena. - ha detto Muccino - E' molto complesso, è articolato. E' stato molto molto faticoso per me perché è stato come mettere insieme otto piani sequenza molto complessi. Questa è un'esperienza che mi ha elettrizzato, mi ha spaventato ma credo che abbia anche fatto da collante a tutti gli attori che hanno sulle spalle una grandissima responsabilità".

E' una stagione intensa questa per Muccino, visto che il 29 gennaio uscirà anche il suo nuovo film, "Le cose non dette", con Miriam Leone, Carolina Crescentini, Stefano Accorsi e Claudio Santamaria. E dopo questa prima avventura teatrale che andrà avanti con repliche in tutta Italia fino a fine marzo, il suo sogno è di portare un giorno sul palcoscenico il suo primo grande successo cinematografico, "L'ultimo bacio".

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"L'emission trading è diventata una carbon tax - ha proseguito Cafiero -. In questo momento è necessario, invece, mantenere le risorse per gli investimenti delle imprese, quindi c'è bisogno di un processo di revisione in particolare per le economie più manifatturiere, quindi Italia e Germania, e per i distretti più innovativi come quello della ceramica".

"Si vuole evitare che succeda come per l'automotive - ha aggiunto il direttore -. L'automotive è sempre stata non solo a livello italiano ma anche a livello europeo un'eccellenza. Adesso invece siamo costretti a rincorrere. Vediamo tanti territori che stanno soffrendo non solo in Italia ma anche in Germania le conseguenze di scelte ideologiche".

"Prima si riesce a correggere rotta, meglio è, fermi restando gli obiettivi di mantenere un percorso forte sulla sostenibilità e decarbonizzazione - ha concluso Cafiero -. Ma per conservare la nostra base industriale che continua a essere la chiave del cambiamento e delle possibilità di mantenere sui nostri territori un'occupazione di qualità".

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