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Meloni: "Ribadisco che Italia non intende inviare soldati in Ucraina"

di TMNews mercoledì 17 dicembre 2025
1' di lettura

Roma, 17 dic. (askanews) - "Nella serata di lunedì ho partecipato al vertice di Berlino in un clima costruttivo e unitario che penso valga la pena di sottolineare. La dichiarazione finale sottoscritta dai Paesi europei riprende le priorità che Italia ha sempre sostenuto. Il cammino verso la pace non può prescindere da quattro fattori: lo stretto legame tra gli Usa e l'Ue che non sono competitor, anche se hanno angoli di visuale non sovrapponibili, il rafforzamento della posizione negoziale ucraina che si tiene mantenendo chiaro che non intendiamo abbandonare Kiev, la necessità di non ignorare i rischi se la Russia ne uscisse rafforzata e il mntenimento della pressione sulla Russia ovvero la nostra capacità di costruire deterrenza". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 18-19 dicembre.

"Ribadisco che l'Italia non intende inviare soldati" in Ucraina, nell'ambito della forza multinazionale per la ricostituzione dell'esercito ucraino su cui ci si è accordati a Berlino. Forza guidata dai volenterosi e cui i Paesi possono partecipare "su base volontaria" ha ricordato Meloni, precisando che è necessario il "mantenimento della pressione sulla Russia, ovvero la nostra capacità di costruire deterrenza, di rendere cioè la guerra non vantaggiosa per Mosca".

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Lo spettacolo prodotto da Best Live in coproduzione con il Teatro Stabile d'Abruzzo ha le musiche di Nicola Piovani e come attori protagonisti Anna Galiena e Giuseppe Zeno nel ruolo dei capofamiglia, affiancati da tanti giovani interpreti. Al centro del racconto c'è sempre la famiglia Restuccia, che si riunisce per una festa di compleanno durante la quale scoppiano vecchi rancori e nuove tensioni, ed emergono undici personaggi che offrono uno specchio delle complesse relazioni umane e familiari. "In realtà ho applicato quello che so fare abbastanza bene, cioè coreografie gli attori e costruire la scena. - ha detto Muccino - E' molto complesso, è articolato. E' stato molto molto faticoso per me perché è stato come mettere insieme otto piani sequenza molto complessi. Questa è un'esperienza che mi ha elettrizzato, mi ha spaventato ma credo che abbia anche fatto da collante a tutti gli attori che hanno sulle spalle una grandissima responsabilità".

E' una stagione intensa questa per Muccino, visto che il 29 gennaio uscirà anche il suo nuovo film, "Le cose non dette", con Miriam Leone, Carolina Crescentini, Stefano Accorsi e Claudio Santamaria. E dopo questa prima avventura teatrale che andrà avanti con repliche in tutta Italia fino a fine marzo, il suo sogno è di portare un giorno sul palcoscenico il suo primo grande successo cinematografico, "L'ultimo bacio".

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