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Ucraina, Meloni: Russia deve pagare, ma serve base legale solida

di TMNews mercoledì 17 dicembre 2025
1' di lettura

Roma, 17 dic. (askanews) - "L'Italia considera sacrosanto il principio secondo cui debba essere prioritariamente la Russia a pagare per la ricostruzione della nazione che ha aggredito, ma questo risultato deve essere raggiunto con una base legale e solida. Intendiamo inoltre chiedere chiarezza rispetto ai possibili rischi connessi alla proposta di utilizzo della liquidità generata dall'immobilizzazione degli asset particolarmente quelli reputazionali, di ritorsione collegati a nuovi pesanti fardelli per i bilanci nazionali. Lo voglio ribadire in un momento in cui il governo è impegnato con serietà e determinazione a portare l'Italia fuori dalla procedura per deficit eccessivo ereditata grazie alle allegre politiche di bilancio dei governi che ci hanno preceduto". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 18-19 dicembre. "Se si decide di andare verso questa direzione" di uso degli asset russi sarebbe "miope, rivolgere le attenzioni su un unico soggetto detentore dei beni sovrani russi congelati, cioè il Belgio, quando anche altre nazioni partner hanno asset immobilizzati nei rispettivi sistemi finanziari", ha sottolineato Meloni.

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"Oggi abbiamo sentito un altro segnale da Mosca, che si sta preparando a fare del prossimo anno un anno di guerra. E questi segnali non sono solo per noi. È importante che i nostri partner lo capiscano, ed è importante che non solo lo capiscano, ma che reagiscano anche, compresi i nostri partner negli Stati Uniti d'America, che spesso affermano che la Russia vorrebbe porre fine alla guerra. Ma dalla Russia sentiamo una retorica completamente diversa, segnali diversi, compresi ordini ufficiali al loro esercito", ha dichiarato Zelensky nel suo consueto video serale diffuso via Telegram.

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Roma, 17 dic. (askanews) - Gabriele Muccino firma la sua prima regia teatrale e dall'8 gennaio porta in scena "A casa tutti bene", adattamento del suo film di grande successo del 2018, da cui è stata tratta anche una serie Sky. Il debutto dello spettacolo sarà in Sicilia, prima a Catania e poi a Palermo, e approderà a Roma dal 4 al 15 febbraio al Teatro Ambra Jovinelli, dove il regista romano ha raccontato questo suo "debutto": "Senza scenografia, senza pareti, con i nastri adesivi per terra, immaginando questa è una cosa, questa è un'altra, questo è un giardino, mi sembrava impossibile che questa cosa diventasse viva. - ha confessato il regista - Invece poi il teatro ha una magia che il cinema in fondo non ha".

Lo spettacolo prodotto da Best Live in coproduzione con il Teatro Stabile d'Abruzzo ha le musiche di Nicola Piovani e come attori protagonisti Anna Galiena e Giuseppe Zeno nel ruolo dei capofamiglia, affiancati da tanti giovani interpreti. Al centro del racconto c'è sempre la famiglia Restuccia, che si riunisce per una festa di compleanno durante la quale scoppiano vecchi rancori e nuove tensioni, ed emergono undici personaggi che offrono uno specchio delle complesse relazioni umane e familiari. "In realtà ho applicato quello che so fare abbastanza bene, cioè coreografie gli attori e costruire la scena. - ha detto Muccino - E' molto complesso, è articolato. E' stato molto molto faticoso per me perché è stato come mettere insieme otto piani sequenza molto complessi. Questa è un'esperienza che mi ha elettrizzato, mi ha spaventato ma credo che abbia anche fatto da collante a tutti gli attori che hanno sulle spalle una grandissima responsabilità".

E' una stagione intensa questa per Muccino, visto che il 29 gennaio uscirà anche il suo nuovo film, "Le cose non dette", con Miriam Leone, Carolina Crescentini, Stefano Accorsi e Claudio Santamaria. E dopo questa prima avventura teatrale che andrà avanti con repliche in tutta Italia fino a fine marzo, il suo sogno è di portare un giorno sul palcoscenico il suo primo grande successo cinematografico, "L'ultimo bacio".

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