CATEGORIE

Capodanno a teatro con Giobbe Covatta e con il 'biglietto sospeso'

di TMNews sabato 27 dicembre 2025
3' di lettura

Colle di Val d'Elsa, 27 dic. (askanews) - Una notte di San Silvestro per tutti, anche per chi non ha tante disponibilità economiche, o per chi è solo e non ha voglia di festeggiare. Uno spettacolo a teatro che apre le sue porte anche a chi a teatro non c'è mai stato, perché magari non può permetterselo, o perché non ha mai avuto l'occasione giusta. Il Comune di Colle di Val d'Elsa organizza una festa di fine anno anche e soprattutto per i più fragili lanciando l'idea del 'biglietto sospeso' per lo spettacolo del 31 dicembre con Giobbe Covatta "70. Riassunto delle puntate precedenti" alle 22 al Teatro del Popolo. Un'iniziativa inedita, ispirata al celebre 'caffè sospeso' napoletano o più recentemente ai 'giocattoli sospesi' che si sono diffusi in varie città, lanciata dall'assessore Daniele Tozzi che ha assunto nei giorni scorsi la nuova delega al welfare culturale, primo caso in Europa in cui questo ambito viene riconosciuto come delega amministrativa formale e autonoma.

Il 'biglietto sospeso' è un'iniziativa semplice ma dal forte valore sociale, che ribadisce come per l'amministrazione comunale la cultura sia uno strumento di inclusione, cura e costruzione di comunità, anche in una giornata come il 31 dicembre, quando il rischio di solitudine per alcune persone è più alto.

In pratica i cittadini potranno acquistare un ingresso aggiuntivo per lo spettacolo, che verrà messo a disposizione del teatro e destinato a persone in difficoltà economica o in condizioni di isolamento sociale selezionate dai servizi sociali del Comune. In questo modo, anche chi altrimenti non avrebbe la possibilità di partecipare potrà trascorrere la serata di fine anno in compagnia e in un contesto culturale e di condivisione.

"Attraverso il biglietto sospeso - spiega l'assessore Daniele Tozzi - i cittadini possono compiere un gesto semplice ma significativo: non fare beneficienza ma trasformare un evento culturale in un'occasione di accoglienza. L'accesso alla cultura è un diritto fondamentale, soprattutto in un giorno in cui la solitudine pesa di più. È un modo concreto per rendere il teatro un luogo aperto, capace di prendersi cura delle persone e di rafforzare il senso di comunità".

La delega al welfare culturale nasce per dare coerenza e continuità a esperienze già attive a Colle: progetti culturali accessibili, iniziative nei luoghi della cultura rivolte a persone con fragilità, utilizzo di teatri, musei e spazi culturali come luoghi di relazione e non solo di fruizione, ed è al centro della candidatura della città a Capitale italiana della cultura 2028.

"L'obiettivo che ci poniamo anche nel percorso di candidatura - continua Tozzi - è superare la tradizionale separazione tra politiche culturali e politiche sociali, riconoscendo la cultura come un vero e proprio motore sociale, capace di incidere sulla qualità della vita, sulle relazioni e sull'accesso ai diritti. Il welfare culturale mette al centro l'idea che partecipare alla vita culturale non sia un privilegio, ma un diritto di cittadinanza. Significa progettare iniziative, spazi e linguaggi pensando anche a chi, per ragioni economiche, sociali o personali, resta più facilmente ai margini. È una prospettiva che tiene insieme cultura, salute, inclusione, contrasto all'isolamento e costruzione di comunità. La cultura non è un bene opzionale, ma un bene di e per tutti".

tag

Ti potrebbero interessare

"Punizione collettiva": operazione esercito israeliano in Cisgiordania

Qabatiya (Cisgiordania(, 27 dic. (askanews) - Forze di sicurezza israeliane stanno portando avanti un'operazione antiterrorismo su larga scala nella città di Qabatiya, nella Cisgiordania settentrionale, a seguito dell'attentato mortale con speronamento e accoltellamento avvenuto ieri nel nord di Israele. Lo ha riferito l'esercito dello stato ebraico.

Secondo le Idf, nell'area operano unità del commando Duvdevan, la unità di ricognizione dei Paracadutisti, la Polizia di Frontiera e l'unità Metzada del Servizio Penitenziario Israeliano. Durante l'operazione, le truppe hanno arrestato cinque sospetti terroristi e interrogato decine di altre persone sospettate di essere coinvolte in attività terroristiche.

L'esercito ha riferito che le forze di ricognizione dei Paracadutisti hanno sparato colpi di mortaio nella zona di Qabatiya durante la notte. Le truppe hanno inoltre perquisito e mappato l'abitazione dell'aggressore e hanno isolato l'area circostante.

"La città è sottoposta a una punizione collettiva da parte dell'occupazione israeliana", si è lamentato un residente.

TMNews

Thailandia e Cambogia firmano una tregua di 72 ore

Chanthaburi, 27 dic. (askanews) - Thailandia e Cambogia hanno raggiunto sabato un accordo per un cessate il fuoco di 72 ore, mettendo temporaneamente in pausa tre settimane di scontri mortali lungo il confine tra i due Paesi, riesplosi dopo il fallimento di una precedente intesa mediata dagli Stati Uniti. La tregua ha avuto il suo via alle 7 (ora italiana) di stamani.

Ad annunciarlo è stato Contrammiraglio Surasant Kongsiri portavoce del ministro della Difesa thailandese Natthaphon Narkphanit al termine della sessione finale del Comitato generale per le questioni di confine. "Le due parti hanno concordato di cessare lo scambio di fuoco a partire da mezzogiorno, ora locale, e hanno firmato una dichiarazione congiunta di cessate il fuoco", ha detto.

Thailandia e Cambogia manterranno le attuali posizioni delle truppe senza ulteriori movimenti e ritireranno tutte le armi pesanti dalle aree di confine. Dopo l'entrata in vigore della tregua, un periodo di osservazione di 72 ore sarà condotto dal team di osservatori dell'ASEAN, al termine del quale gli abitanti thailandesi evacuati dall'inizio dei combattimenti, il 7 dicembre, potranno fare ritorno alle loro case. La Cina ospiterà domani e dopodomani i ministri degli Esteri di Thailandia e Cambogia, nell'ambito degli sforzi di mediazione per disinnescare il conflitto tra i due paesi del Sudest asiatico nell'ambito della tregua di 72 ore nei combattimenti di frontiera.

TMNews

"Lo sconosciuto del Grande Arco", Mitterand e la visione di un genio

Roma, 27 dic. (askanews) - Arriva nei cinema italiani l'1 gennaio "Lo sconosciuto del Grande Arco", che racconta la vera storia di come un architetto danese, sconosciuto in Francia, vinse il concorso per la costruzione più ambiziosa del governo Mitterand. Il film di Stéphane Demoustier tratto dal romanzo "La Grande Arche" di Laurence Cosse, dopo essere stato presentato a Cannes ha vinto quest'anno La Foglia d'Oro per il Miglior Film al festival France Odeon.

Siamo nel 1982, il Presidente francese indice un concorso di architettura anonimo senza precedenti per la costruzione di un edificio emblematico nell'asse del Louvre e dell'Arco di Trionfo. Con grande sorpresa di tutti, a vincere è un architetto danese di 53 anni, sconosciuto in Francia. Da un giorno all'altro, Johan Otto von Spreckelsen viene catapultato alla guida del più grande cantiere dell'epoca, quello dell'Arco della Défense. E visto che intende costruire il suo Grande Arche così come lo ha immaginato, le sue idee si scontreranno ben presto con la complessità della realtà e le incognite della politica.

Il film racconta un mondo che sembra lontanissimo, dove il genio di un uomo sconosciuto poteva emergere all'improvviso, anche in un Paese straniero. E racconta sopratutto l'incontro fra due uomini che hanno una visione: l'architetto interpretato da Claes Bang lotta per la realizzazione del suo "Cubo", contro ogni ostacolo e difficoltà, mentre Mitterand, interpretato da Michel Fau, ha il progetto ambizioso di dare un'impronta nuova e moderna a Parigi, con l'immenso cantiere della Défense. L'Arco fu inaugurato il 14 luglio 1989, nel bicentenario della Rivoluzione francese, ma quella creazione segnerà in maniera diversa i due protagonisti.

TMNews

Libia, a Misurata i funerali del capo di stato maggiore

Misurata, 27 dic. (askanews) - Il comandante supremo dell'Esercito libico, Mohamed Al-Menfi, e il primo ministro Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh hanno partecipato a Tripoli alla cerimonia funebre dei cosiddetti "martiri della nazione", il capo di stato maggiore Muhammad Al-Haddad e gli altri membri della delegazione libica morta in una sciagura aerea in Turchia.

Al-Menfi ha affermato che onorare il loro sacrificio significa lavorare alla costruzione di un'istituzione militare unificata e leale alla Libia, impegnandosi a rendere omaggio ai caduti e a prendersi cura delle loro famiglie in riconoscimento delle loro rinunce.

In precedenza, all'aeroporto internazionale di Tripoli era atterrato l'aereo con a bordo le salme del capo di stato maggiore, il tenente generale Muhammad Al-Haddad, e i suoi accompagnatori.

Il comune di Misurata ha dichiarato per domenica una giornata di festa ufficiale per consentire ai cittadini di partecipare al corteo funebre del maresciallo Al-Haddad e dei suoi compagni, con l'esclusione dei settori essenziali della sicurezza e dei servizi.

La scatola aerea del Falcon 50 con equipaggio francese è stata inviata a un centro specializzato in Gran Bretagna che l'analizzerà.

Oltre ai cinque membri della delegazione libica, sono morti anche i tre membri dell'equipaggio.

TMNews