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L'abbraccio di Napoli a Clementino, grande live al Palapartenope

di TMNews martedì 30 dicembre 2025
2' di lettura

Napoli, 30 dic. (askanews) - Grande successo ed entusiasmo per la seconda data del Live Tour 2025, dove Clementino ha portato in scena uno show senza precedenti in chiusura di un anno importante e si prepara a festeggiare vent'anni di carriera nel 2026. La serata del 28 dicembre al Palapartenope di Napoli è stata un tripudio di energia, ricordi, ospiti ed esibizioni: un vero viaggio tra rap, cantautorato e spettacolo che ha confermato ancora una volta l'energia e il carisma inconfondibile di Clementino. Davanti a un pubblico caldissimo, l'artista ha trasformato il Palapartenope in un'esplosione di voci, colori e vibrazioni, accompagnato da una band che ha reinterpretato il suo repertorio con arrangiamenti potenti e sorprendenti.

Il rapper ha attraversato l'intera sua carriera artistica, portando dal vivo i brani di "Grande Anima" (Epic Records Italy/Sony Music Italy), il suo ultimo progetto discografico, il più intimo e cantautorale, nato da un percorso che fonde spiritualità, parola e performance.

A rendere ancora più speciale l'appuntamento di Napoli sono stati gli ospiti: Gigi D'Alessio, Rocco Hunt, Negrita, Settembre e Ugo Crepa, che hanno condiviso il palco dando vita a momenti unici e collaborazioni attesissime dai fan.

Clementino è salito sul palco della sua città, tra la sua gente, davanti a chi lo segue e lo sostiene da sempre. Un'occasione speciale che porta al compimento del Grande Anima Live Tour proprio a casa, a Napoli, dove tutto è iniziato, a chiusura di un anno speciale tra musica, album e televisione.

La "Iena White" ha portato sul palco uno show completo, energico e curato nei dettagli, capace di fondere rap, musica dal vivo, teatro e intrattenimento in uno stile che ormai è marchio distintivo del "Rapper Showman" più completo d'Italia.

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L'esame nel merito si è tenuto quest'anno al Senato, sollevando le proteste dell'opposizione per il passaggio solo formale alla Camera. Il percorso a Palazzo Madama è stato non privo di inciampi. L'esame in Commissione ha cambiato profondamente il testo approvato in Consiglio dei ministri con al centro la riduzione dal 35% al 33% del terzo scaglione Irpef per i redditi fino 50mila euro, il rifinanziamento del fondo sanitario, il prelievo dal settore bancario e la nuova pace fiscale in 54 rate.

Non sono mancati i momenti di tensione in maggioranza culminati con lo stop della Lega alle misure sulle pensioni in materia di riscatto della laurea e di finestre pensionistiche poi ritirate dal governo.

La manovra prevede un incremento del livello di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, ma anche l'aumento progressivo (negli anni 2026-2028) dell'importo minimo fisso delle accise su sigarette e la modifica delle aliquote dell'accisa sulla benzina e sul gasolio. La segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i giornalisti dopo l'approvazione della legge di bilancio alla Camera, ha tuonato:

"Le prime preoccupazioni degli italiani sono il carovita e le liste d'attesa per la sanità. Una manovra che su questo peggiora le cose va nella direzione sbagliata. Tagli alla sanità pubblica, alla scuola, ai trasporti e anche sulle pensioni hanno allungato l'età pensionabile".

"Noi abbiamo detto di no e abbiamo fatto altre proposte per un'altra visione del futuro del Paese: salario minimo, congedo paritario, più soldi nelle tasche degli italiani e no all'allungamento dell'età pensionabile", ha concluso Schlein.

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GO! 2025, Back to Peace? La guerra vista dai grandi fotografi Magnum

Gorizia, 30 dic. (askanews) - Fino al 3 maggio 2026, Palazzo Attems Petzenstein a Gorizia ospita una nuova e grande mostra del cartellone di eventi di GO! 2025, Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della Cultura: Back to Peace? La guerra vista dai grandi fotografi Magnum, un progetto espositivo di eccezionale valore simbolico e storico. Una mostra-evento unica nel suo genere, in esclusiva per l'Italia, che racconta il secolo della guerra e della pace attraverso gli sguardi dei più grandi maestri della fotografia mondiale.

Organizzata da Erpac - Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, prodotta da Suazes in collaborazione con Magnum Photos, la mostra è curata da Andrea Holzherr e Marco Minuz. Per la prima volta viene presentata la più ampia raccolta di fotografie dei grandi autori della storica agenzia Magnum Photos dedicate ai reportage realizzati durante la Seconda guerra mondiale e nei primi anni del dopoguerra.

Oltre 200 fotografie, accompagnate da installazioni video e paesaggi sonori, conducono il visitatore in un percorso emozionante che attraversa i fronti, le città distrutte, i volti dei sopravvissuti e la difficile ricostruzione della pace. Un itinerario che acquista un significato ancora più profondo nella città di Gorizia, simbolo dei confini e delle ferite del Novecento, oggi cuore del progetto GO! 2025 Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura.

Il percorso espositivo si apre con le celebri immagini di Robert Capa, tra cui le famose fotografie dello sbarco in Normandia (D-Day), e con gli scatti di George Rodger che documentano la liberazione dei campi di concentramento che verranno per l'occasione messi in dialogo con i celebri disegni di Zoran Mu ic sui campi di concentramento di Dachau. Segue il toccante reportage di Wayne Miller sugli effetti delle bombe atomiche in Giappone, accanto al film Le Retour di Henri Cartier-Bresson, che racconta il ritorno dei prigionieri di guerra in Francia.

La mostra prosegue con le fotografie di Werner Bischof, testimone della devastazione in Europa tra Olanda, Italia, Romania, Grecia, Francia, Germania, Slovacchia, Polonia e Finlandia; e con gli scatti di David Seymour (Chim) dedicati ai bambini vittime della guerra, in un progetto realizzato con il sostegno dell'UNICEF. Tra le sezioni più suggestive, le immagini di Herbert List sulle macerie del dopoguerra, e il progetto Generazione X, Lavoro commissionato da una rivista tedesca per raccontare le speranze e la ricostruzione della gioventù europea. Il percorso si conclude con le fotografie dedicate alla costruzione del Muro di Berlino, simbolo delle nuove divisioni che ancora segnavano l'Europa un tema che trova in Gorizia un'eco potente e attuale.

Back to Peace? non è solo una mostra fotografica: è una riflessione collettiva sulla memoria, sulla fragilità dell'uomo e sulla ricerca della pace. Realizzarla a Gorizia, città che ha vissuto in prima persona le lacerazioni del Novecento, significa restituire voce e immagine a un passato che ancora ci interroga, e al tempo stesso lanciare un messaggio di speranza per il futuro.

La mostra sarà accompagnata da installazioni multimediali che permetteranno al visitatore di entrare emotivamente nella storia di questi reportage.

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