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Matteo Salvini, lo sfregio a Roberto Saviano: cita i suoi nemici, per mister Gomorra nessuna citazione

di Davide Locano sabato 30 giugno 2018
1' di lettura

Ci sono molti modi per attaccare un avversario, compreso non nominarlo. Un'umiliazione, per Roberto Saviano, il quale si sta dedicando anima e corpo ad attaccare ed infangare Matteo Salvini. Ma tant'è, nel corso di un comizio a Caravaggio, provincia di Bergamo, il leader della Lega e ministro dell'Interno si è tolto lo sfizio di ignorare mister Gomorra. Citando una serie di personaggi che lo hanno colpito in ogni modo da che è al Viminale, Salvini ha affermato: "Sono stato attaccato e minacciato da chiunque: Balotelli, Renzi, Santoro, la Boldrini". E Saviano? Per lui - quello che più di tutti lo ha attaccato - nemmeno una parole. Lo schiaffo è servito. Leggi anche: Non solo Saviano, suicidio Pd: chi è l'altro papabile leader Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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Mattarella: Spese per la difesa mai così necessarie, anche se poco popolari

(Agenzia Vista) Roma, 19 dicembre 2025 "La spesa per dotarsi di efficaci strumenti che garantiscano la sicurezza collettiva è sempre stata comprensibilmente poco popolare. Anche quando, come in questo caso, si perseguono finalità di tutela della sicurezza e della pace, nel quadro di una politica rispettosa del diritto internazionale". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione degli auguri alle Alte cariche dello Stato al Quirinale. Quirinale Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Mattarella: Grazie ai giornalisti, lavorano per pluralismo

(Agenzia Vista) Roma, 19 dicembre 2025 "Grazie, quindi, a chi lavora nelle pubbliche amministrazioni al servizio dei nostri concittadini. Ai medici, agli infermieri, ai ricercatori che con passione e dedizione si prendono cura di chi soffre a causa di una malattia. A chi, con il lavoro di giornalista, garantisce libertà e pluralismo dell’informazione. Ai nostri militari che si impegnano con professionalità e sacrificio, in patria e all’estero, per assicurare pace e sicurezza Alle forze dell’ordine che tutelano la nostra serena convivenza. Buon Natale e buon 2026.". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione degli auguri alle Alte cariche dello Stato al Quirinale. Quirinale Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Mattarella: Una democrazia di astenuti, assenti e rassegnati è più fragile

(Agenzia Vista) Roma, 19 dicembre 2025 "Partecipazione sembra parola desueta in un tempo caratterizzato da una crescente astensione elettorale. Non ci si può stancare di ripeterlo: una democrazia di astenuti, di assenti, di rassegnati è una democrazia più fragile e a subirne danno sono i cittadini". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale per lo scambio degli auguri di fine anno con i Rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze politiche e della Società civile. Quirinale Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Mattarella cita Roosevelt: Coltiviamo ogni spiraglio di pace permanente

(Agenzia Vista) Roma, 19 dicembre 2025 "Abbiamo il dovere di coltivare e consolidare ogni piccolo spiraglio che si apra rispetto ai conflitti in corso, in Ucraina come in Medio Oriente. Con l’obiettivo di costruire quella ‘pace permanente’, come la definì il presidente Franklin Roosevelt che affermava: ‘Più che una fine della guerra vogliamo una fine dei principi di tutte le guerre’. Pace, quindi, come affermazione del diritto sulla forza delle armi. Pace come condizione di libertà e sviluppo". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella cerimonia per gli auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev