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Antonio Conte si lagna ma tocca a lui svegliare Napoli

martedì 18 febbraio 2025

3' di lettura

Lazio-Napoli finita in parità 2-2 aveva messo momentaneamente a rischio la vetta della squadra di Conte e la qualificazione Champions per quella di Baroni, con Juventus-Inter chiamata a risolvere il rebus in chiusura di giornata (domenica sera). In caso di parità sarebbe restato tutto come prima. Se invece avesse vinto la Juventus ne avrebbe usufruito anche il Napoli che avrebbe potuto aumentare il suo vantaggio (due punti) sull’Inter, mentre la squadra bianconera poteva raggiungere la squadra laziale al quarto posto. Naturalmente tutti i pronostici erano per l’Inter vincente, spinta come era dal pari del Napoli a Roma e dalla possibilità di sopravanzarlo al primo posto. Oltretutto un Napoli, quello visto a Roma, in leggero calo fisico, che i laziali hanno affrontato a viso aperto, giocando in diverse occasioni anche meglio dei partenopei che ci sono sembrati stanchi, specialmente McTominay, uno dei cardini di questa squadra.

D’altra parte i tre pareggi consecutivi in cui i napoletani erano incappatilo stanno a dimostrare: hanno perso punti da situazioni di vantaggio, quando il gioco si faceva meno brillante, specialmente nei finali delle partite. Non potevano ovviamente mancare le lagnanze di Conte a giustificazione del momento: coglieva infatti l’occasione per lamentarsi della cessione di Kvaratskhelia, non sostituito, oltre ad infortunati vari.

All’Allianz pensava poi la Juve a sparigliare tutti i pronostici battendo meritatamente l’Inter, 1-0 con rete di Conçeicao per il terzo successo consecutivo in campionato che sta a dimostrare una crescita collettiva evidente. Ad un primo tempo dominato dall’Inter che, oltre a colpire un palo con Dumfries, sbagliava sotto porta tutto quello che era possibile sbagliare, specialmente con Lautaro addirittura irriconoscibile, faceva riscontro una ripresa dove i bianconeri assaltavano i nerazzurri, sopratutto quando Thiago Motta aggiustava la squadra togliendo dalle grinfie di Dumfries il giovane Savona da quella fascia causa di tanti problemi per i bianconeri nella prima parte della gara. Il cambio con Cambiaso limitava notevolmente le velleità del giocatore nerazzurro e il calo fisico di tutta l’Inter faceva poi il resto. Il successo e l’aver raggiunto la Lazio al quarto posto dovrebbero portare consapevolezza nei propri mezzi, quindi autostima e continuità di rendimento, ma ci sarà ancora da lavorare per Thiago Motta essendo la Juventus giovane ed immatura. A merito del mister l’aver intanto azzeccato la sostituzione di Savona con Cambiaso, magari poteva farla prima, ma farà esperienza anche lui.

A San Siro il Milan batte l’Hellas Verona e, dopo il successo di Empoli, da seguito alla sua rincorsa verso la quarta posizione con una certa continuità. Marcatore di giornata ancora Santiago Gimenez che si ripete dopo essere andato a segno ad Empoli. Il gioco della squadra milanista non è peraltro ancora convincente.

L’Atalanta fa 0-0 al Gewiss con il Cagliari, dopo il ko di Bruges in Champions, dimostrandosi piuttosto stanca e appannata nei riflessi. Non sembra sicuramente in grado di tenere il passo delle prime mancandole la continuità. È comunque chiamata alla rimonta di Champions e in campionato rimane a -5 dalla capolista. In evidenza di giornata Udinese e Como. L’ Udinese travolge l’Empoli ,3-0, così come il Como che va a vincere a Firenze ,0-2, mettendo in mostra qualità che hanno raccolto meno di quanto meritato, due giovani gioielli Assane Diao e Nico Paz che stanno entusiasmando le platee calcistiche oltre ad un allenatore come Fabregas dimostratosi abile nella scelta dei giocatori e nel come disporli in campo. Intanto la Roma, vincendo a Parma (che ha esonerato Pecchia), continua la rincorsa alle posizioni alte di classifica. Da quando è arrivato Ranieri.

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