CATEGORIE

Il tempo del ritorno a sé: racconto di un'alchimia di acque, rituali e respiro

di Orchidea Colonna lunedì 7 luglio 2025

6' di lettura

Tutto comincia dal suono. O meglio, dal silenzio. Quel silenzio che aleggia tra le colline della Maremma all’alba, quando l’aria è leggera e profuma di terra umida e resina. È un respiro lungo quello che si prende prima di lasciare andare tutto: l’urgenza del mondo, le notifiche, le piccole ansie sedimentate nel corpo. Terne di Saturnia Natural SPA & Golf Resort non è un luogo: è un’energia primordiale, fatta d’acqua, vapore e luce.

Il portone del resort si apre su una dimensione parallela. Qui il tempo assume una densità diversa, dilatata, morbida. Il benvenuto non è fatto di parole, ma di attenzioni invisibili: uno sguardo, un tono della voce, una tisana calda al profumo di finocchietto selvatico. Prima ancora di aver posato la valigia, qualcosa cambia.

Terme di Saturnia Natural SPA & Golf Resort è parte del prestigioso gruppo Leading Hotels of the World e incarna un perfetto equilibrio tra eleganza, comfort e un servizio d’eccellenza. Leading Hotels of the World possiede una prestigiosa collezione di oltre 400 hotel di lusso indipendenti in più di 80 paesi. Fondata nel 1928, seleziona strutture esclusive che offrono esperienze autentiche e servizi di altissimo livello. Ogni hotel membro deve rispettare rigorosi standard di qualità per garantire un’ospitalità eccezionale. La collezione include iconici resort, boutique hotel e dimore storiche in destinazioni uniche.

Le eleganti camere e suite di Terme di Saturnia Natural SPA & Golf Resort sono un rifugio sobrio e naturale: legni chiari, tessuti grezzi, luce filtrata dalle tende in lino. I colori rispecchiano quelli della campagna: il celeste, il giallo e le varie sfumature blu e verde acqua. Con affaccio sui prati, sulla Sorgente, sul giardino e la corte.

Ma è là fuori, nel cuore vivo del cratere da cui sgorga da tremila anni l’acqua sulfurea, che avviene la prima vera trasformazione. Immergersi nei 37,5 gradi della sorgente è come tornare nel grembo materno. La pelle pizzica leggermente, l’odore acre del minerale si imprime nella memoria, il corpo si rilassa. Non è un gesto turistico: è un atto di guarigione.

Il percorso inizia ufficialmente con una visita medica. Non c’è nulla di invasivo, solo una lettura profonda dello stato dell’organismo: analisi, bioimpedenziometria, osservazione iridologica. La sensazione è che tutto ciò che si farà dopo sarà davvero su misura. Ogni programma del Terme di Saturnia Method – Slim, Detox, Mind, Skin Anti-Age, Classic, Cool Metabolic Boost non è una formula, ma una via. E ogni via ha i suoi rituali.

La mattina comincia sempre, per chi lo desidera, con una camminata. Un gruppo silenzioso si muove tra i sentieri che circondano il resort. La natura qui è primitiva, fatta di ulivi contorti, cespugli di elicriso e il canto lontano dei fagiani. Si cammina senza fretta, il corpo si scalda, la mente si apre. Ogni tanto si incrocia un capriolo o un cinghiale, e la Maremma si fa selvatica, fiera, bellissima.

Poi viene l’acqua. Non solo quella in cui si nuota, ma anche quella che si beve. L’idropinoterapia avviene in silenzio: una tazzina minuscola, assunta a stomaco vuoto. È un’acqua che lavora dentro, stimola il fegato, regola il metabolismo, leviga la pelle da dentro. Ha un sapore metallico, quasi ancestrale.

E mentre il corpo si purifica, arrivano i trattamenti: il Gommage & Plancton, dove un'esfoliazione delicata si unisce al potere antiossidante del Bioplancton di Saturnia; i fanghi termali detox, caldi o freddi, profumati, stesi con cura su spalle e gambe; la crioterapia, in quella stanza glaciale che dura solo pochi minuti ma rilascia euforia e leggerezza per ore.

Il Rituale Terra e Acqua è qualcosa che va oltre il corpo. Si entra in una sala profumata, si sceglie una fragranza – fiorita, speziata, balsamica – e poi si riceve un massaggio profondo con pindas caldi, accompagnati dal suono dell’acqua e delle mani. Tutto ciò che era tensione si scioglie. I pensieri rallentano. Si entra in uno stato di presenza assoluta.

Chi ha scelto il programma Mind, attraversa anche l’esperienza del Rituale delle Armonie: una combinazione di suoni ancestrali – gong, arpa angelica, monocordo – che riequilibrano le frequenze cerebrali. Un’onda sonora che arriva al cuore, alla pancia, alle viscere. È qui che accade il vero passaggio: quello dal fare all’essere.

Vi è una nuova area relax si affaccia sulla piscina, in continuità con il Bagno Romano. Un salotto d’acqua climatizzato dove si respira l’essenziale: chaise longue color corda, tende leggere color sabbia, pouf blu posizionati attorno a un braciere, circondati da candele. È uno spazio pensato per ascoltare il respiro, il proprio e quello della terra.

Ogni elemento, ogni linea architettonica, ogni scelta cromatica sembra rispondere a una sola domanda: cosa desidera davvero chi arriva fin qui? La risposta, a giudicare dal progetto, è una sola: autenticità. Non una bellezza gridata, ma un’eleganza che parla piano. Che conosce il ritmo del silenzio e la forza della semplicità.

Il cibo, naturalmente, è parte della cura. Non solo nei contenuti – legumi, cereali integrali, proteine vegetali, spezie, oli buoni – ma soprattutto nella filosofia: mangiare con consapevolezza, masticare lentamente, riconnettersi con la fame vera. Il pasto diventa un gesto sacro, un esercizio di gratitudine.

Il percorso inizia dal 1919 Restaurant, il ristorante storico dell'hotel, il più antico della Maremma, affacciato sulla piscina termale. Qui lo spazio si trasforma in una scenografia di calma: il colore ecru delle pareti si fonde con lievi tocchi di azzurro, mentre le poltroncine imbottite accolgono gli ospiti come abbracci. Le vetrate scorrevoli si aprono completamente, lasciando che la luce naturale e la brezza entrino come invitate d’onore. I materiali sono tutti naturali: ceramiche vetrificate, lampade in terracotta realizzate a mano, tavoli che sembrano raccogliere l’essenza del paesaggio. Sullo sfondo, una tappezzeria che riproduce i pini marittimi: un effetto ottico che prosegue idealmente il paesaggio delle colline maremmane. È un luogo dove si mangia, sì, ma soprattutto si contempla. Tra i piatti: Tartare di manzo con foglia di cappero e burrata;  Panzanella di mare con gamberi e calamari; Tortelli di patate al burro, salvia e pecorino; Zuppa di fagioli del Purgatorio con funghi.

Nel cuore di Terme di Saturnia, La Stellata- Country Restaurant si conferma una tappa imperdibile per gli amanti della cucina toscana e maremmana. Il menu valorizza ingredienti locali: immancabili i taglieri di salumi e formaggi artigianali, perfetti per aprire il pasto. Tra i primi, spiccano i pici alla buttera, con sugo ricco e corposo, e gli gnudi, delicati gnocchi di ricotta e spinaci.

Tra i piatti di carne grigliata, la tagliata di manzetta e la bistecca alla fiorentina conquistano per succulenza e tradizione. Per i vegetariani, contorni di stagione e zuppe genuina, come la pappa al pomodoro, riscuotono grande consenso. Anche i più golosi troveranno pane per i loro denti: il semifreddo e i cantuccini chiudono in dolcezza il pasto.

Da abbinare il tutto con un calice di Sangiovese rosato o un Morellino riserva, scelti tra le migliori etichette regionali. La location panoramica, con vista sul golf e sulle colline circostanti, rende l’esperienza culinaria ancor più suggestiva.

L'Executive Chef Salvatore Quarto, punta su stagionalità, sostenibilità e filiera corta, in un contesto conviviale e raffinato. La Stellata si conferma così un’eccellenza locale dove la tradizione toscana e il gusto moderno si incontrano.

Il progetto di rinnovamento, affidato a firme come THDP, lastArch, Talenti, Toscot, Livoni e Marazzi, ha ridisegnato spazi e funzioni con attenzione alla sostenibilità, alla filiera corta e a un’estetica radicata nel territorio.

Le serate si chiudono con bagni sotto le stelle e tisane profumate. Il tempo qui diventa circolare, fatto di lentezza e ascolto. Alla fine del soggiorno non si ricorda solo un luogo, ma un’esperienza intima, fatta di respiro, silenzio e autenticità. Perché Saturnia non si visita. Si vive.

Autrice dell'articolo Orchidea Colonna 

Orchideacolonna@yahoo.com

tag

Ti potrebbero interessare

Il Futuro dell’Hôtellerie secondo LHW

Nel mondo dell’hôtellerie di lusso, l’evoluzione non è solo una questione di estetica, ma di so...

"Culture": quando l’hotel diventa eredità vivente

Ci sono luoghi che non si limitano ad accogliere, ma raccontano. Custodiscono e tramandano. Più che semplici edif...

L'arte di viaggiare comodi per un volo perfetto

Viaggiare comodamente in aereo richiede una combinazione di preparazione, attenzione ai dettagli e cura personale. Non s...
Orchidea Colonna

Nutrizione della longevità: il cibo come scudo contro l’invecchiamento 

L’idea che "siamo ciò che mangiamo" oggi acquista un significato ancor più profondo, alla ...