Giuliano Ferrara, nel suo editoriali sul Foglio, cita l’Economist e lo studio dell’ospedale parigino Pitié-Salpêtrière, sottoscritto dall’Institut Pasteur e dalla Sorbona, con avallo del Cold Spring Harbor Laboratory dello stato di New York. dove pare che solo il 5 per cento di fumatori, tra il 28 febbraio e il 9 aprile, culmine dell’epidemia di coronavirus, sia ricorso alle cure intense e invasive a seguito di contagio.
L'Economist riferisce che più facilmente i tabagisti possono curarsi in casa perché i sintomi non li sviluppano o li sviluppano i forma ridotta. Ferrara osserva come il fumo del tabacco e l’assunzione di nicotina potrebbero aver trasformato i peccatori del XXI secolo “in utili cavie per un grande esperimento epidemiologico a livello mondiale” e spiega che "tutti dovrebbero piegarsi a una dura realtà: detestare il fumo di tabacco e il consumo di nicotina, nella forma del proibizionismo e della condanna sociale come nuova religione, non è probabilmente una grande trovata sul piano igienico-sanitario, di questi tempi".
Il Ruberti gate? Scene imbarazzanti. Il video rubato in cui il capo di gabinetto del sindaco di Roma Albino Ruberti, dopo una cena, minaccia di morte un commensale che era con lui ha portato alle dimissioni dello stesso braccio operativo del sindaco Gualtieri e al ritiro della candidatura alle politiche di Francesco De Angelis, che era con lui quella sera. Se ci saranno inchieste stabiliranno le colpe, pare che ci sia di mezzo una storia di assicurazioni del Comune di Roma e scambio di favori.
Questa, in ogni caso, è una bellissima cartolina del Pd romano. Nella Capitale si diceva: "Non solo Cesare deve essere immacolato, anche sua moglie". In questo caso la moglie è Ruberti e Cesare è il sindaco Gualtieri, che rischia di perdere credibilità. Due cose: non è che con le dimissioni di Ruberti può tornare tutto come prima, perché c'è un pentolone da scoperchiare. Seconda cosa: qui si prova la nobiltà della magistratura. Sarebbe bello che l'ex capo di gabinetto venisse trattato dai magistrati, e da certa stampa, così come vengono solitamente trattati i politici di centrodestra. Il video-commento del direttore di Libero Pietro Senaldi.