Contraria al vaccino al coronavirus (e a tutti i vaccini in generale), Eleonora Brigliadori è finita nella bufera. Tante le critiche piovute sull'attrice dopo queste parole: "Chi oggi gioca a fare Dio, è veramente da fermare: ma io non permetterò a nessuno di incrinare la mia anima e di bloccare la mia evoluzione e sono pronta a morire se qualcuno avrà l’ardire di obbligarmi ad alcunché". La Brigliadori, raggiunta dall'Adnkronos, si considera in buona compagnia: "Ci saranno molte persone che come me preferiranno la morte, perché morire in Cristo vuol dire risorgere, mentre chi per paura venderà la sua anima a Satana non potrà più ascendere ai mondi spirituali, ma solo dare vita a un mondo degenerato”. Per la Brigliadori si tratta del "più profondo attacco che si possa fare alla vita umana, quello che non viene detto da nessun tg, da nessun giornale e da nessuna rivista è che la tecnologia satanica che è stata scoperta pochi anni fa è entrata in questo nuovo vaccino, che modifica profondamente la tecnica dei vaccini precedenti e che distruggerà il genoma umano”.
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Tanti i commenti arrivati sui social: "Possibile - si chiede un utente - che non ci sia un limite a quello che si può pubblicare? La morte di qualcun altro, perché non vaccinarsi può provocare oltre che la nostra morte quella di chi incontriamo". E ancora: "Se dietro al vaccino c'è Satana, chissà chi c'è dietro al Covid".
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Il Ruberti gate? Scene imbarazzanti. Il video rubato in cui il capo di gabinetto del sindaco di Roma Albino Ruberti, dopo una cena, minaccia di morte un commensale che era con lui ha portato alle dimissioni dello stesso braccio operativo del sindaco Gualtieri e al ritiro della candidatura alle politiche di Francesco De Angelis, che era con lui quella sera. Se ci saranno inchieste stabiliranno le colpe, pare che ci sia di mezzo una storia di assicurazioni del Comune di Roma e scambio di favori.
Questa, in ogni caso, è una bellissima cartolina del Pd romano. Nella Capitale si diceva: "Non solo Cesare deve essere immacolato, anche sua moglie". In questo caso la moglie è Ruberti e Cesare è il sindaco Gualtieri, che rischia di perdere credibilità. Due cose: non è che con le dimissioni di Ruberti può tornare tutto come prima, perché c'è un pentolone da scoperchiare. Seconda cosa: qui si prova la nobiltà della magistratura. Sarebbe bello che l'ex capo di gabinetto venisse trattato dai magistrati, e da certa stampa, così come vengono solitamente trattati i politici di centrodestra. Il video-commento del direttore di Libero Pietro Senaldi.