Partendo dalla prima pagina di Libero, che propone il ritorno di Matteo Salvini al ministero dell'Interno visto il disastro sbarchi degli ultimi giorni, Myrta Merlino - dallo studio de L'Aria che tira - ha chiesto al direttore del quotidiano, Pietro Senaldi, il motivo di tale richiesta. "Secondo me, se questo deve essere il governo dei migliori, nella lotta all'immigrazione clandestina mi sembra che il migliore sia stato Salvini. Certo non è stato Letta quando era premier, lui è stato un disastro da quel punto di vista".
Il direttore ha spiegato che in tutti gli altri dicasteri si è cercato di mettere i "più bravi". Quindi perché non farlo anche al Viminale? "Alla Giustizia c'è la ex presidente della Corte costituzionale - ha detto Senaldi riferendosi a Marta Cartabia -. All'Economia c'è Mario Draghi con il suo braccio destro Daniele Franco. Non vedo perché non possa esserci anche il miglior ministro dell'Interno degli ultimi tempi". E ancora: "Potremmo mettere Salvini al Viminale anziché processarlo", ha continuato, facendo riferimento al rinvio a giudizio del leader leghista per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Secondo la Procura avrebbe impedito illegittimamente alla nave della Ong catalana Open Arms, con 147 migranti soccorsi in mare, di attraccare a Lampedusa, nel periodo in cui era ministro.
A quel punto, però, la conduttrice ha interrotto Senaldi chiedendogli: "Come la metti con Letta che dice 'l'accoglienza non è negoziabile?'". Il leader del Partito democratico, in effetti, ripete questo concetto sin dal suo insediamento come segretario dem al posto di Nicola Zingaretti. Ironica la risposta del direttore: "Lo mettiamo alle Pari opportunità".
Il Ruberti gate? Scene imbarazzanti. Il video rubato in cui il capo di gabinetto del sindaco di Roma Albino Ruberti, dopo una cena, minaccia di morte un commensale che era con lui ha portato alle dimissioni dello stesso braccio operativo del sindaco Gualtieri e al ritiro della candidatura alle politiche di Francesco De Angelis, che era con lui quella sera. Se ci saranno inchieste stabiliranno le colpe, pare che ci sia di mezzo una storia di assicurazioni del Comune di Roma e scambio di favori.
Questa, in ogni caso, è una bellissima cartolina del Pd romano. Nella Capitale si diceva: "Non solo Cesare deve essere immacolato, anche sua moglie". In questo caso la moglie è Ruberti e Cesare è il sindaco Gualtieri, che rischia di perdere credibilità. Due cose: non è che con le dimissioni di Ruberti può tornare tutto come prima, perché c'è un pentolone da scoperchiare. Seconda cosa: qui si prova la nobiltà della magistratura. Sarebbe bello che l'ex capo di gabinetto venisse trattato dai magistrati, e da certa stampa, così come vengono solitamente trattati i politici di centrodestra. Il video-commento del direttore di Libero Pietro Senaldi.