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Marta Fascina, "il giorno in cui ha conquistato la famiglia Berlusconi": indiscreto da Arcore, il segreto svelato

di Gianluca Veneziani martedì 22 febbraio 2022

3' di lettura

Nel suo cognome c'è il destino che le ha consentito di ammaliare Silvio: ha fascino e affascina. Marta Fascina, la fidanzata 32enne di Berlusconi, è l'anima e l'incarnazione della quarta o quinta gioventù del Cav, l'icona e la ragione della sua ennesima rinascita. Calabrese di Melito di Porto Salvo, laureata alla Sapienza di Roma, prima con un ruolo nell'ufficio stampa del Milan e nella Fondazione Milan, già assistente di Licia Ronzulli e ora deputata nella veste di segretario della IV Commissione Difesa, la bionda e avvenente forzista è al fianco di Berlusconi da due anni, rappresentando il segreto del suo rinnovato impegno politico e calcistico. Ci deve essere la sua presenza rassicurante e mai sopra le righe dietro la riacquisita leadership del Cav, che lo ha portato a valutare, con qualche fondamento, anche l'ipotesi di salire al Colle. E c'è indubbiamente il suo ruolo da first lady ad accompagnare il Silvio di nuovo patron e tifoso di una squadra di calcio, quel Monza vedendo giocare e segnare il quale Berlusconi si è abbandonato a un bacio appassionato, presto divenuto virale sui social, lo scorso sabato.

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È come se la sua figura nel privato spieghi il rinnovato entusiasmo pubblico del Cav, e la sua riservatezza faccia da contraltare e complemento ideale all'esuberanza del leader forzista. Del resto, l'ingresso della Fascina nella vita del Cav coincide con l'inizio della fase più difficile nella vita del Paese e del mondo, col tempo della pandemia e dell'isolamento, del contagio e della paura. E invece, grazie a Marta e con lei, pure in questo perodo difficile Berlusconi ha saputo sparigliare le carte, fregandosene dell'età, degli acciacchi, dei tormenti giudiziari e lasciando ancora spazio all'amore. Ché il cuore torna a pulsare più forte, in questi casi, e i sentimenti non invecchiano con l'età, direbbe Battiato. Della Fascina compagna del Cav si è iniziato a parlare tra febbraio e marzo 2020, allorché Berlusconi aveva riparato nel buen retiro di Nizza, all'esplodere dell'emergenza Covid. Quindi, ecco le prime foto nell'agosto 2020, in occasione delle vacanze in Sardegna, coi due mano nella mano a Villa Certosa, lei elegantissima in un vezzoso abito azzurro scollato a balze e capelli raccolti, poco prima di visitare lo yacht di Ennio Doris, il compianto grande amico del Cav. Ed ecco ancora la sua presenza sempre più frequente nelle immagini social di Berlusconi, costantemente al suo fianco nelle foto allo stadio e in famiglia, di cui è diventata parte integrante e ben gradita; e la dedica di pressoché quasi tutti i suoi post Instagram a Silvio, in una forma di amore esclusivo e insieme inclusivo, che riguarda solo lui e comprende tutto il suo mondo. Come dovrebbe accadere in ogni amore.

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Forse stiamo favoleggiando, ma la Fascina, da molti presentata come l'esatto rovescio per stile e temperamento della precedente fidanzata di Berlusconi, Francesca Pascale, corrisponde al desiderio di un uomo che, dopo aver vissuto nella continua esibizione, chiede e cerca una figura discreta, riservata, forte nella sua sobrietà. Che, dopo affrontato mille saliscendi, ora vuole scendere un altro milione di scale dandole il braccio. Per scendere ancora in campo, politico o calcistico che sia. E che, nonostante i tanti scherzi che gli fa il cuore, sa che la miglior cura, tanto per citare ancora Battiato, resta quella di dedicare il proprio cuore a qualcuna, offrendole gli anni migliori della nostra vita. Che possono essere anche quelli dopo gli 85, come Silvio ci insegna. 

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Questa, in ogni caso, è una bellissima cartolina del Pd romano. Nella Capitale si diceva: "Non solo Cesare deve essere immacolato, anche sua moglie". In questo caso la moglie è Ruberti e Cesare è il sindaco Gualtieri, che rischia di perdere credibilità. Due cose: non è che con le dimissioni di Ruberti può tornare tutto come prima, perché c'è un pentolone da scoperchiare. Seconda cosa: qui si prova la nobiltà della magistratura. Sarebbe bello che l'ex capo di gabinetto venisse trattato dai magistrati, e da certa stampa, così come vengono solitamente trattati i politici di centrodestra. Il video-commento del direttore di Libero Pietro Senaldi.