(Adnkronos) - Gli inquirenti hanno accertato che l'organizzazione camorristica capeggiata dai Di Lauro "gestisce una incessante vendita di stupefacenti all'interno del popolare rione dei Fiori, ribattezzato 'rione terzo mondo' a Secondigliano - spiegano alla Dda - e precisamente nelle aree antistanti via Barbiere di Siviglia, in via Miracoli a Miano, destinata allo spaccio di cocaina e in via Praga Magica, dove si spacciano hashish e marijuana". Il sistema architettato dai Di Lauro prevede l'alternarsi di vere e proprie squadrette di spacciatori in grado di assicurare una vendita per 24 ore consecutive. Ogni 'squadretta' fa capo ad un referente il quale ha il compito di provvedere a consegnare il denaro guadagnato dalla vendita della droga agli uomini di fiducia di Marco Di Lauro, designato reggente della cosca dopo l'arresto del fratello Vincenzo. I carabinieri hanno accertato che il clan Di Lauro realizza il capillare controllo del territorio all'interno del rione di Fiori attraverso l'organizzazione di gruppi di affiliati incaricati di svolgere sia il ruolo di sentinelle fisse sia ad effettuare un vero e proprio servizio di pattugliamento a bordo di auto messe a disposizione dalla cosca allo scopo di neutralizzare sia gli interventi delle forze dell'ordine, sia le incursioni armate dei clan avversari.