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Papa: ''Ferma volontà di proseguire nel cammino del dialogo ecumenico''

domenica 24 marzo 2013

3' di lettura

Città del Vaticano, 30 mar. (Adnkronos) - Un applauso ha accolto l'ingresso nella Sala Clementina in Vaticano di Papa Francesco, che ha risposto con un sorriso. A tributarglielo, tutti in piedi, sono stati i 'delegati fraterni', ovvero i rappresentanti di chiese, comunità ecclesiali e organismi ecumenici internazionali, sia cristiani sia ebraici e musulmani, che il Pontefice ha ricevuto in udienza, dopo aver incontrato nella Sala della Biblioteca privata Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli e il metropolita Hilarion del patriarcato di Mosca. "Desidero assicurare la ferma volontà di proseguire nel cammino del dialogo ecumenico", ha sottolineato papa Francesco, definendo l'ecumenismo ovvero il dialogo con le altre Chiese cristiane, "una nobilissima causa". Il Pontefice ha poi detto rivolgendosi ai 'delegati fraterni': "Sentiamoci tutti intimamente uniti". "E' motivo per me di particolare gioia - ha aggiunto - incontrarmi oggi con voi". Bergoglio ha ricordato che inizia il suo ministero apostolico nell'Anno della Fede "proclamato con intuizione veramente ispirta dal mio venerato predecessore Benedetto XVI"; un anno che segna anche il 50esimo anniversario dell'inizio del Concilio Vaticano II: "Non posso dimenticare - ha osservato - quanto abbia significato per il cammino ecumenico". L'esortazione di Francesco agli altri esponenti di religioni diverse da quella cattolica fa riferimento all'invocazione rivolta da Gesù ai suoi apostoli nell'ultima cena: "Ut unum sint", un chiaro invito all'unità di tutti i cristiani. Il Papa ha richiamato infatti l'importanza del "servizio per la causa di unità dei cristiani, in un mondo - ha sottolineato - ancora segnato da divisioni, contrasti e rivalità. Più saremo fedeli alla volontà del Signore nei pensieri, nelle parole e nelle opere, più cammineremo veramente e sostanzialmente verso l'unità". "La Chiesa cattolica è consapevole dell'importanza che ha la promozione dell'amicizia e del rispetto, fra uomini e donne di diverse tradizioni religiose", ha detto papa Francesco, ripetendo due volte consecutivamente questa frase. Bergoglio ha assicurato di apprezzare molto la presenza dei 'delegati fraterni': "In essa - ha spiegato il Pontefice - vedo un segno tangibile della volontà di crescere nella stima reciproca e nella cooperazione, per il bene comune dell'umanità". E ha definito come "prezioso lavoro" l'operato del Pontificio Consiglio per il dialogo fra le religioni. Papa Francesco ha ricevuto oggi in udienza anche la presidente brasiliana, Dilma Rousseff. "E' un grande Papa, una persona estremamente carismatica e nello stesso tempo animata da un grande impegno in favore dei poveri", ha detto. Secondo quanto riporta la stampa brasiliana, la presidente ha raccontato che nel colloquio, durato circa mezz'ora, i due hanno parlato, tra l'altro, della lotta alla povertà e alla droga. "E' un Papa umile, ha detto che non bisogna essere orgogliosi", ha aggiunto Rousseff. Riguardo al prossimo viaggio pastorale in Brasile di Papa Francesco, che sarà a Rio per la Giornata della Gioventù, dal 23 al 28 luglio, la Rousseff ha spiegato che il Pontefice ha anche in programma una visita visita al santuario di Nostra Signora di Aparecida, nello stato Sao Paolo, dove si sono già recati in pellegrinaggio Giovanni Paolo II, nel 1980, e Benedetto XVI, nel 2007. Come aveva fatto con Cristina Kirchner, la presidente argentina che è stata il primo capo di Stato ricevuto dal Santo Padre, Papa Francesco ha regalato alla Rousseff il libro contenente le conclusioni della Quinta Conferenza Generale del Consiglio Episcopale Latinoamericano che si è svolta nel 2007 in Brasile. "Ha detto così: 'non lo legga tutto perché si annoierà, scorra l'indice e lo legga a poco a poco", ha raccontato ancora la presidente brasiliana, sottolineando che il Papa comprende il portoghese e quindi hanno potuto parlare in portunhol, parlata mista di portoghese e spagnolo in uso in Sudamerica, senza bisogno di interprete. E a chi le chiedeva se il Papa si fosse rivolto a lei con il 'tu' o con il 'lei?, ha risposto: "Non me lo ricordo nemmeno, è un Papa molto normale, non è vero?".

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