Piacenza, 27 set. - (Adnkronos) - C'erano stati diversi litigi per motivi economici, soprattutto perche' lei faceva pesare a lui il fatto di essere disoccupato e di portare da sola qualche soldo a casa per tirare avanti. C'e' anche questo contesto dietro al femminicidio avvenuto due giorni fa Castelvetro in provincia di Piacenza, dove un uomo di 50 anni ha strangolato e ucciso la convivente 51enne. Secondo quanto riferito dall'uomo, che ha confessato i fatti, la donna sarebbe tornata a casa intorno alle 19.30, quando lui era in soggiorno a riposare sul divano. La 51enne avrebbe cominciato a battere sulla porta per farsi aprire fino a quando non e' caduta la maniglia dell'uscio dal lato della donna. L'uomo si sarebbe alzato, avrebbe aperto e sferrato due pugni che hanno tramortito la compagna. Quindi avrebbe tentato di strangolarla prima con un cuscino, poi con le mani, quindi con il laccio della tapparella gia' smontato che aveva in casa, dopo ancora con un cuscino piu' grande e infine con un sacchetto di plastica. Successivamente, intorno alle 22.30, ha raccontato di essere andato al bar del paese a vedere la partita. Ha consumato qualcosa nel locale ed e' tornato a casa, dove giaceva la donna morta. A questo punto avrebbe tentato di uccidersi prima ingerendo 4-5 pasticche di ansiolitici, quindi mettendo la testa in un sacchetto di plastica. Alle 4,30 circa pero' ha inviato un sms al figlio ventenne chiedendo di presentarsi a casa con i Carabinieri. Sul posto i militari hanno trovato il cadavere e l'omicida che e' stato fermato con l'accusa di omicidio volontario. L'uomo attende ora in carcere l'udienza di convalida del fermo.