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Perugia: cavalli salvati da macello per recupero ludopatici, progetto in Parlamento

domenica 15 settembre 2013

2' di lettura

Perugia, 14 set.- (Adnkronos) - "Il progetto di recupero dei malati di gioco attraverso i cavalli strappati al macello, alle corse clandestine e maltrattamenti approdera' in Parlamento grazie ai deputati, Anna Ascani, Walter Verini (Pd) e Catia Polidori (Pdl) e dunque il governo verra' sensibilizzato ulteriormente su quella che da tutti ormai e' definita come una vera e propria piaga sociale che rischia sempre piu' di incrinare la stablita' e serenita' di tante famiglie". E' quanto dichiarato questa mattina dal presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, subito dopo il taglio del nastro della 47° edizione della Mostra Nazionale del Cavallo in corso a Citta' di Castello direttamente nel proprio stand organizzato e gestito dallo Sportello a 4 zampe. 'Qua la briglia', questo e' il nome del progetto pilota, primo Italia, che si sta avviando, su iniziativa della Provincia di Perugia, Adoc Umbria e Scuderia dell'Unicorno, per il sostegno delle persone vittime di ludopatia, stalking, mobbing, e altri disagi sociali attraverso cavalli provenienti da situazioni critiche di abbandono, maltrattamento, salvati dal macello o dalle corse clandestine, accolti e opportunamente riabilitati con ausilio di esperti e tecnici specializzati. Cavalli sottratti ad un triste destino, dunque, a cui, come sottolineato da Catia Brozzi, responsabile della scuderia Unicorno, nonche' madrina di Varenne nelle uscite alla Mostra del Cavallo di Citta' di Castello e all'Ippodromo San Paolo di Montegiorgio, si da' una seconda possibilita', affidandogli un'importante mission, quella appunto di restituire dignita' e motivazioni a persone portatrici di un grave disagio. Nello specifico, come illustrato dall'esperta di equitazione integrata qualificata Equitabile Luisa Belletti, si vuole proporre un percorso in chiave equestre finalizzato al mantenimento delle capacita' e alla motivazione "nel fare", fruendo della chiave empatica sociale del cavallo. In un ambiente tranquillo e deistituzionalizzato, si intende contrastare il rischio di emarginazione e di isolamento sociale, ma si vuole anche aumentare o ritrovare la propria autostima con attivita' stimolanti e di socializzazione, accompagnati nel percorso da tecnici di equitazione integrata e con il supporto di volontari. (segue)

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