Nuoro, 17 ott. - (Adnkronos) - I carabinieri del Ros e della Compagnia di Lanusei, dopo l'arresto di Raffaele Arzu, che era inserito tra i 30 piu' pericolosi d'Italia, avvenuto l'8 dicembre del 2009, hanno proseguito le indagini e individuato la responsabilita' di altre persone che ne hanno favorito la sua permanenza alla macchia. Sono due i filoni dell'inchiesta condotta dal Procuratore capo di Lanusei, Domenico Fiordalisi insieme al pm Daniele Rosa della Dda di Cagliari, che grazie a intercettazioni, pedinamenti, perquisizioni ed acquisizioni di documenti da parte dei carabinieri di Lanusei, hanno portato alla conclusione delle indagini e notificato l'avviso a quattro persone: S.S.C. 30enne, M.S. 35enne, ed S.A., 33enne, attualmente detenuto, per favoreggiamento personale e "procurata inosservanza di pena". I militari hanno accertato che i tre nel periodo tra il 2007 e l'8 dicembre 2009 avevano aiutato Raffaele Arzu "ad eludere le investigazioni finalizzate alla sua cattura", fornendogli "protezione logistica, assistenza morale e mezzi di sostentamento". (segue)